Acque agitate in casa AVR. I lavoratori scrivono al Prefetto
L’USB di Pisa ha proclamato lo stato di agitazione dei lavoratori AVR Spa sede di Navacchio.
Con una lettera inviata al Prefetto della Provincia di Pisa lunedì 10 dicembre (allegata in calce all'articolo), l’Unione Sindacale di Base chiede la “convocazione delle parti per esprimere la procedura obbligatoria di conciliazione” relativamente alla “vertenza in corso”.
Tra i motivi dello stato di agitazione proclamato da USB, di cui sono stati messi a conoscenza anche la Commissione di Garanzia e Geofor Spa, le diverse criticità riscontrate nella gestione della sede AVR Spa di Navacchio, nel comune di Cascina.
Come riportato nel documento a firma USB Pisa, prima di arrivare alla vertenza, i rappresentanti dei lavoratori del deposito AVR di Navacchio avevano già incontrato “numerose” volte l’azienda circa il “mancato assolvimento di debiti dei lavoratori verso terzi”; lo “svolgimento illegale di turni lavorativi fino a dodici ore giornaliere”; la “mancata consegna dei DPI (dispositivi di protezione individuale ndr) ed organizzazione del loro lavaggio”; la “dotazione di bracciali che effettuano controllo a distanza del dipendente”; la “poca sensibilità in materia di sicurezza sul lavoro”.
Già da mesi, comunque, le difficoltà dei lavoratori AVR Spa si erano palesate.
A Livorno, nel luglio scorso AVR Spa salì alle cronache (vedi Il Tirreno qui) per l’avvio del servizio di svuotamento cestini supportato dall’utilizzo di un braccialetto elettronico da far indossare ai propri dipendenti impegnati sul campo.
Di qualche settimana fa, invece, la conferma alla nostra redazione da parte di fonti terze, di un’altra delle criticità al centro della protesta e relativa a dei dipendenti AVR Spa che avrebbero contratto prestiti, finanziamenti o mutui, a fronte della cessione del quinto dello stipendio da parte dell’azienda.
Nel documento USB, poi, sono riportati problemi connessi agli orari di lavoro (turni lavorativi fino a dodici ore giornaliere) e alla mancata fornitura (e lavaggio) dei normali dispositivi di protezione individuale ai dipendenti.
In ultima analisi, poi, USB Pisa richiama AVR Spa ad una maggiore “sensibilità in materia di sicurezza sul lavoro”. Problematica resa attuale dall’ultimo incidente avvenuto presso il deposito AVR di Navacchio lo scorso 22 novembre. In quell’occasione, due operai (un 50enne di Cascina e un 32enne di Collesalvetti leggi qui) furono travolti da un mezzo in manutenzione caduto da un cavalletto e trasportati in ospedale in codice giallo per lo schiacciamento degli arti inferiori e alcuni traumi minori.
Lo stato di agitazione dei lavoratori AVR Spa sede di Navacchio proclamato da USB Pisa e le diverse criticità sopracitate, fanno sorgere alcune domande.
Il deposito AVR di Navacchio è a norma? Le condizioni di sicurezza dei lavoratori sono garantite? I lavoratori sono tutelati e messi in condizione di operare al meglio delle proprie possibilità? AVR Spa ha formato e intende formare il proprio personale dipendente? Come?