Aristofane alla Città del Teatro di Cascina con la Compagnia Straligut

Cultura
Cascina
Mercoledì, 21 Novembre 2018

La distribuzione della ricchezza è un problema  attuale, forse è il caso di dire senza tempo. La compagnia  dei senesi  Straligut  ha scelto Aristofane  e l’Atene classica del V secolo per parlarne nella commedia   Gli Onesti , liberamente tratta dal Pluto aristofanesco e da altre commedie, in scena in anteprima  il 23 novembre alle ore 21 alla Città del Teatro di Cascina.
Il comico fiorisce in seno al tragico, il comico è d’altronde il tragico visto di spalle, e  per questa radice conserva il suo aspetto destabilizzante come recitano le note di regia di Francesco Pennacchia.  Come nella commedia latina, nata con Plauto, che a sua volta attinse proprio dai greci, in Aristofane serpeggiano continuamente le angosce dettate dall’istinto di sopravvivenza e la paura della morte viene esorcizzata giocando con la morte stessa. Le ambientazioni surreali di molte sue commedie delineano una distanza, ci portano in un altrove da cui guardare meglio la realtà.
Siamo nell’anno 399 a.C., Tiche, la Dea della Fortuna, è stata accecata da Zeus. Stessa sorte è toccata a suo figlio, il Dio della Ricchezza Pluto. Che per giunta è scomparso. Tiche accecata finisce nelle mani di un povero contadino e il suo schiavo. I due le propongono di aiutarla a riacquistare la vista e a cercare suo figlio, ma in cambio le chiedono di favorire le sorti degli onesti. Essi si ritengono tali. E lo sono davvero. Si, ma fino a un certo punto. Vogliono che solo gli onesti siano fortunati. Ma chi distingue gli onesti dai disonesti? Chi decide? La Dea da cieca cammina sola, da vedente cammina solo se scortata.
E il fulmine governa ogni cosa.

Lo spettacolo di Straligut prende le mosse da questa domanda per discutere  attraverso le maschere comiche  dei personaggi  la democrazia, l’onestà , la Sorte e la ricchezza.
Così la società ateniese del V secolo a.C. e le sue contraddizioni legate  a una democrazia  a  volte incapace di tollerare il dissenso e la libera circolazione delle idee, come testimoniato dalla condanna a morte di Socrate, flagellata dalla guerra con Sparta e dalle Peste, diventa un poco la nostra società contemporanea con le sue molte zone d’ombra e di conflitto sociale.

Gli onesti
Regia e drammaturgia Francesco Pennacchia
Drammaturgia originale ispirata alle commedie di Aristofane
Con Anna Amato, Maurizio Patella, Francesco Pennacchia
Musiche partitura musicale-rumoristica eseguita dagli attori
Realizzazione maschere Claudia Chianucci
Luci Massimiliano Ferrari

INFO E BIGLIETTI: intero 13 euro, ridotto 10 euro,  carta Studente della Toscana 8 euro
biglietteria@lacittadelteatro.it  tel. 3458212494

La mattina del 23 novembre  alle ore 10 ( in versione matinée)  sempre a La Città del Teatro un altro appuntamento con Aristofane, presentato dal Gruppo Teatrale della Scuola Normale di Pisa, in scena con Le Nuvole,  commedia ferocemente morale. Sotto una parvenza ridicola, le Nuvole presentano un dilemma etico fondamentale: che cos’è la conoscenza? Un patrimonio di valori condivisi oppure uno strumento privo di contenuti, da utilizzare in qualsiasi occasione e per qualsiasi finalità? Il Gruppo Teatrale della Normale, per la prima volta alle prese con una commedia, parte proprio da qui: anche oggi, in un mondo ormai lontano dalla polemica intellettuale dell’Atene del V secolo a.C., siamo costantemente alle prese con l’uso – e forse con l’abuso – di un altro strumento apparentemente del tutto neutro, ma pervasivo come la nuova educazione dei sofisti, e altrettanto capace di catalizzare il dibattito intellettuale: la tecnologia e la rete. Può la tecnologia essere davvero uno strumento neutro? E se sì, può dunque essere utilizzata per fondare un privilegio ingiusto?
INFO: Biglietto unico 5 euro, prenotazioni scrivendo a promozione@lacittadelteatro.it

luca.doni