Auletta: "Sulla Tramvia ritardi e e nessun documento"

Politica
PISA e Provincia
Mercoledì, 6 Marzo 2024

"Tramvia: poche risposte e molti ritardi. Manca partecipazione e un sistema integrato per questa infrastruttura strategica", è la denuncia del consigliere Auletta dopo l'audizione dell'assessore Dringoli in Commissione Consiliare

Questo il comunicato integrale

Dopo tanti annunci sui giornali da parte della giunta Conti senza che mai accadesse nulla abbiamo voluto capire quale fosse lo stato dell'arte della progettazione della tramvia da parte dell'amministrazione comunale. Abbiamo quindi chiesto già a novembre una riunione della Prima commissione consiliare, che abbiamo ottenuto per oggi 5 marzo, alla presenza dell’assessore Dringoli, degli uffici tecnici e di Pisamo.

Tante le domande che abbiamo posto a fronte del tempo passato senza alcun atto concreto e perdendo precedenti occasioni e risorse: qual è lo stato di progettazione della tramvia? Quali sono i volumi di traffico previsti? Quali sono i costi? Il Governo mette a disposizione le risorse necessarie per questi interventi oppure, come sembra essere sempre più probabile, verranno “mangiate” da quella grande speculazione su cui il Ministro Salvini sta dirottando tutto che si chiama Ponte sullo Stretto?

Ricordiamo che il nuovo bando del MIT su cui il Comune deve presentare il progetto prevede una graduatoria tra progetti in base a criteri di significatività che saranno definiti entro il 31 marzo, mentre la progettazione per la richiesta dei finanziamenti dovrà essere chiusa entro il 31 ottobre.

Si tratta di tempi strettissimi per rispondere ai quali occorre che l'amministrazione abbia una chiara strategia in mente, e che invece ad oggi manca.

Ad oggi, in base a quanto emerso in commissione, non esiste alcuno studio compiuto: ci sono state fornite informazioni basate solo in parte su studi preliminari in base ai quali si parla una potenzialità di 8 milioni di passeggeri all'anno per un costo complessivo di 250 milioni di euro, e non ci è stata fornita documentazione a supporto.

Inoltre, ancora una volta, non è emersa da parte della Giunta una previsione vera di integrazione col sistema di trasporto treno e autobus mentre, in linea con le scelte di sempre, l’amministrazione continua a rilanciare un sistema di parcheggi scambiatori connessi alla tramvia. Si rischia così di creare un'infrastruttura avulsa dal territorio anche se in teoria con grandi potenzialità: quello che serve è invece assumere come presupposto la non centralità dell’auto privata come mezzo di spostamento.

E' fondamentale, come ribadiamo da tempo, avere un tavolo di confronto di livello regionale anche con Autolinee toscane e con le ferrovie, occorrono una strategia di area vasta con i comuni limitrofi e i centri attrattori come Livorno e Lucca, un collegamento su ferro per il litorale.

Per essere efficace la tramvia deve nascere come struttura intermodale, cioè deve collegarsi a tutto il sistema di trasporto pubblico sia su gomma sia su treno, deve favorire l'uso di mezzi alternativi come la bicicletta e la scelta di muoversi a piedi, non solo a livello locale ma in un quadro di mobilità che coinvolge area pisana, e province di Lucca e Livorno. Ma non solo: serve sempre lavorare sul coinvolgimento di chi poi le infrastrutture le dovrà usare, e anche questo allo stato attuale non c'è: nessun coinvolgimento della cittadinanza, nessuna forma di partecipazione

I tempi sono stretti e l’amministrazione non ha attivato per tempo tutte le azioni necessarie per farsi trovare pronta: occorre recuperare questi ritardi sia di metodo sia di merito per definire un progetto che è cruciale per la nostra città. Sinora la Giunta ha costantemente confermato che era tutto pronto: oggi abbiamo capito che così non è. 

Noi siamo da sempre a favore della tramvia, ma occorre investire tempo e risorse, affrontando i nodi che si pongono con Ministero, Regione, ferrovie e autolinee toscane, lavorando ad un vero percorso trasparente e partecipato, che parta col fornire quelle informazioni complete che anche oggi non sono arrivate in commissione. 

Nulla, infine, è stato chiarito sulla questione dei reali finanziamenti che potrebbero essere stanziati con questo bando: anche questo è responsabilità della destra visto che governa a livello locale e nazionale, e del Ministro Salvini che sceglie ancora una volta come priorità il Ponte sullo Stretto di Messina, per eccellenza il genere di vergognosa speculazione a vantaggio di privati, con fortissimi impatti ambientali, nessun vantaggio per la comunità e ad altissimo rischio di infiltrazione criminale per la realizzazione delle opere. 
 

redazione.cascinanotizie