Bientina, l'opposizione sui conti del Comune

Politica
Bientina
Lunedì, 13 Marzo 2017

Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa da parte di Renzo Bonicoli, consigliere e capogruppo di minoranza in consiglio comunale a Bientina.

"La Corte dei conti scopre che il bilancio 2014 che per il comune di Bientina terminava con un attivo di 303556,18 euro presentava invece una perdita di 1.186644,54 euro.

Un debito che la corte dei conti stabilisce che venga pagato in 29 anni con rate annuali. Si aspetta che il procedimento porti alla conoscenza delle responsabilità giuridiche di questa irregolarità mntre quelle politiche ci sono già e spettano al Sindaco Guidi e al segretario del PD di Bientina Carmassi nonchè capogruppo di maggioranza in consiglio comunale e candidato sindaco alle prossime elezioni amministrative. L'ultima deliberazione della corte dei conti si esprimeva così:

Da quanto desunto dal prospetto acquisto in istruttoria e da quanto dichiarato dal revisore, in sede di riaccertamento straordinario, la Sezione Regionale di Controllo della Corte dei Conti per la Toscana in relazione ai dati forniti dal Comune di Bientina, relativi al questionario del bilancio di previsione 2015, ha quantificato il FCDE per un importo pari ad Euro 1.228.965,21; Considerato che dal prospetto inviato alla la Sezione Regionale di Controllo della Corte dei Conti per la Toscana al 01 gennaio 2015 risultano residui per TARSU, TIA e TARI, pari ad Euro 1.218.448,90 e preso atto che nel quinquennio 2010/2014 si è avuto una capacità di riscossione media dei residui pari del 18,37%, il Comune di Bientina, come specificato nella Pronuncia Specifica n.251/2016 del 29/11/2016, in relazione alla TARI avrebbe dovuto accantonare a F.C.D.E. un importo pari ad 994.619,84. Allo stesso modo, in considerazione della media capacità di riscossione dei residui sopra evidenziata, il Comune di Bientina avrebbe dovuto accantonare al F.C.D.E. risorse per recupero evasione ICI/IMU – TARSU/TIA/TARES – COSAP/TOSAP e altri tributi una valore pari ad Euro 185.746,21; Visto quindi che in conseguenza di una non corretta quantificazione del risultato di amministrazione al 01/01/2015, effettuata in sede di riaccertamento straordinario dei residui effettuato ai sensi del D.Lgs.118/2011, quindi è stata rilevata una non corretta quantificazione del disavanzo, maggiore per Euro 993.061,44 rispetto a quello in precedenza predeterminato dal Comune di Bientina e pari ad Euro 193.583,10, per un valore complessivo di extra deficit pari ad Euro 1.186.644,54;                             Rilevato che, per quanto sopra specificato, occorre definire un piano di tale maggiore risultato negativo pari a complessivi Euro 1.186.644,54, a fronte di €.193.583,10 con una differenza di Euro 993.061,44, secondo le tempistiche dell’art.4 del D.M. del 02/04/2015 e in attuazione da quanto previsto dall’art.3, comma 16 del D. Lgs.118/2011 così come deliberato e previsto dalla Sezione Regionale di Controllo della Corte dei Conti per la Toscana nella Pronuncia Specifica n.251/2016 del29/11/2016                                                                                                                                               Ritenuto a tal fine di adottare una tempistica di rientro pari a n.29 esercizi, in considerazione che nel corso dell’esercizio 2016 era stata detratta una quota di disavanzo pari ad Euro 6.452,77, che detratta dall’importo di Euro 1.186.644,54, determina un importo netto da finanziare risulta Euro 1.180.191,77;

Questo documento scopre il grande bluff rappresentato dal comune di Bientina. Per anni si è mostrata una Bientinba con  una facciata bella, con le sue feste dei commercianti, con i suoi mercati, il suo palio , il suo carnevale, ma questo e' servito solo a nascondere la sua parte peggiore rappresentata dalle condizioni economiche gravi in cui riversano i cittadini e le aziende, La Corte dei Conti ci dice che nel periodo che va dal 2010 a l 2014 solo il 18,37% sono le tasse rientrate nelle casse del comune. Certo che a Bientina per recuperare gli introiti mancanti dagli oneri di urbanizzazione del paese che si è triplicato, ma che ora non può più espandersi, sono state portate tutte le tasse ai massimi livelli con  la conseguenza che i cittadini e le imprese preferiscono pagare il conto dell'acqua, della luce e del gas perchè se non lo facessero staccherebbero loro la fornitura, preferendo non pagare le tasse".

 

massimo.corsini
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