Buscemi-Betti, botta e risposta

Politica
Cascina
Martedì, 31 Gennaio 2017

Botta e risposta fra il nuovo direttore artistico della Città del Teatro Andrea Buscemi ed il vecchio Presidente Michelangelo Betti.

Buscemi tramite il proprio profilo facebook ha sferrato un attacco tanto violento quanto politicamente strumentale sull'assenza del centrosinistra alla commemorazione del Giorno della Memoria alla Città del Teatro dove andava in scena uno spettacolo di Alberto Severi (giornalista di Rai Tre ed ospite di lunga data nel salotto de “L'Impallato” condotto dallo stesso Buscemi).

"ALLA CITTA' DEL TEATRO DI CASCINA (e poi a Firenze) abbiamo raccontato la strage di Sant'anna di Stazzema, scrive Buscemi, in occasione della Giornata della Memoria. Pubblico commosso e coinvolto (il tg di Raitre domenica ci ha recensito parlandone di "spettacolo terribile e imperdibile, vero teatro civile"). A Cascina mi ha stupito molto che fossero presenti (pienamente partecipi, compostissimi e plaudenti) solo i consiglieri del centrodestra. Del tutto assenti quelli del centrosinistra, e per la verità non mi sembra di aver visto fra il pubblico - a onorare una data così importante nel nostro assetto democratico - nessuno di quelli che, col cambio di guardia al teatro, parlano di "imbarbarimento". C'è di che riflettere: se questi censori dal palato fino non onorano neppure la Giornata della Memoria (come invece fa il centrodestra), come fanno ancora a sostenere le loro bislacche tesi?"

Non si è fatta attendere la risposta di Michelangelo Betti, già presidente della Fondazione Sipario Toscana che replica così all’attuale direttore artistico:

“Gentile direttore Andrea Buscemi,

fortunatamente la Città del Teatro non è l'unico spazio in cui viene commemorata la Giornata della Memoria.

Purtroppo nell'ultimo periodo il teatro di Cascina non è stato uno spazio di confronto e integrazione, andando a ospitare iniziative pseudo-culturali che dividono. Iniziative che, peraltro, hanno preso di mira una parte di quelli che sono stati caricati sui treni per i campi di sterminio.

Le sue affermazioni, che tornano a connotarsi come quelle di un cantore della destra, riescono a essere divisive anche per una giornata come questa. Lo spazio è quindi meno credibile che in passato. E lei ha notevolmente contribuito a renderlo tale.

Cordiali saluti”

massimo.corsini