Canapisa 2019 tutto pronto per sabato 18 maggio. Appello e info utili

Cronaca
PISA e Provincia
Domenica, 28 Aprile 2019

Ritrovo dalle 16 in centro a Pisa con migliaia di partecipanti e decine di soundsystem. L'appello degli organizzatori, le info utili, come arrivare

Tutto è pronto per l'edizione 2019 del Canapisa, la street parade antiproibizionista (ma nache antipsichiatrica, antifascista, antisessista e antirazzista) organizzata dall'Osservatorio Antiproibizionista – Canapisa Crew, che sabato 18 maggio, dalle 16 in poi, tornerà ad invadere con migliaia di partecipanti e la musica di decine di soundsystem il centro di Pisa.

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Ad oggi, ancora, non si conoscono il percorso, il punto di ritrovo e la lista dei soundsystem che parteciperanno alla streetparade del 18 maggio, ma da parte degli organizzatori, nelle scorse settimane è stato divulgato un appello, che pubblichiamo integralmente qua sotto.

 

APPELLO dell'Osservatorio Antiproibizionista – Canapisa Crew

Il proibizionismo è una scelta politica e ideologica che lede la nostra libertà di autodeterminazione. È il presupposto di uno Stato autoritario e repressivo, che pretende di intervenire sulle nostre vite e sui nostri corpi. Ha dato forma a un sistema di controllo che legittima la paura e la stigmatizzazione nei confronti di chi assume sostanze definite “proibite”, alimentando intolleranza e marginalità.

La guerra alla droga è iniziata negli anni ’30, in America, imponendo il suo modello a livello globale, scatenando la repressione nei confronti dei consumatori. Questa guerra ha creato l’opportunità di sviluppo di grosse organizzazioni criminali: tutt’oggi interi paesi sono nelle mani di narcomafie e cartelli della droga, i cui profitti vengono raggiunti con la vendita di sostanze di scarsa qualità e altamente pericolose.
In Italia un azienda in particolare ha aumentato il suo fatturato e il suo potere: la mafia.

Il proibizionismo non solo ha fallito nel ridurre la disponibilità di sostanze illecite, bensì ha creato una cultura distorta e ignorante e il fenomeno droga si è trasformato in abuso e consumo inconsapevole, con ulteriore incremento dei profitti illeciti per narcostati e malavita organizzata. Il risultato sono i milioni di persone che riempiono le carceri in tutto il mondo, la diffusione massiccia di nuove droghe, guerre per il controllo delle zone di produzione.
Il carcere diventa una discarica umana dove imprigionare persone scomode e/o non funzionali al sistema economico e sociale prestabilito. Gli istituti di pena italiani sono sovraffollati: 60.000 detenuti su una capienza di 45.000, aumentano anche i suicidi (67 nel 2018) e le nuove leggi securitarie non fanno che aumentare questo trend.
In Italia più del 30% dei detenuti è condannato per la legge sulle droghe. Dal 1990 più di un milione di persone sono state segnalate per possesso di sostanze stupefacenti ad uso personale, le segnalazioni sono aumentante quasi del 40% nel 2017; la repressione colpisce per quasi l’80% i consumatori di cannabis e costa allo Stato 2,5 miliardi l’anno.

Per i consumatori di sostanze illegali oltre alla persecuzione penale si aggiunge spesso anche quella psichiatrica. Ci preoccupa il sempre più frequente utilizzo del Trattamento Sanitario Obbligatorio in cui si impone l’assunzione forzata di “droghe legali”: psicofarmaci, neurolettici, benzodioazepine, ecc…
La psichiatria diventa cosi strumento per ostacolare l’autodeterminazione degli individui, medicalizzandone i comportamenti e inventandosi nuove diagnosi per tutti.
L’alleanza economica con le potenti aziende farmaceutiche rende l’istituzione psichiatrica particolarmente perniciosa.
Il consumo di sostanze illegali rientra quindi nei disagi da trattare con cure psichiatriche, trasformando un fenomeno sociale e culturale dai mille risvolti, in una questione meramente sanitaria.

Il proibizionismo è solo uno dei tanti volti di questo sistema, uno dei tanti aspetti del capitalismo che siamo costretti a subire, ma niente affatto secondario per l’enorme movimento di capitali che smuove, secondo solo al mercato delle armi, per i milioni di morti e di carcerati che la “War on Drug” ha sparso per il pianeta e per i disastri ambientali che sta causando.
Non è con le operazioni antridroga, con i cani nelle scuole a terrorizzare gli studenti che si ostacola la diffusione di sostanze illegali. Ci saranno sempre nuove droghe o addirittura, come accade in molti paesi ultraproibizionisti, chi vuole “sballare” utilizza alcol, psicofarmaci, colla, trielina, benzina!
Al contrario ci sono ottimi esempi di buone pratiche che limitano i rischi, diminuiscono i danni collaterali e riducono i consumi: la depenalizzazione dell’utilizzo di tutte le sostanze e le politiche di prevenzione e riduzione del danno sono già realtà in Portogallo, Olanda, Repubblica Ceca e molte altre hanno già legalizzato completamente la canapa.

In Italia sembra di tornare al medioevo e la Lega propone leggi per inasprire le pene ed eliminare il concetto di modica quantità.
La pratica del “Drug checking” (analisi rapida delle sostanze), ad esempio, proposto nei rave party, salva vite umane e individua nuove sostanze a volte molto pericolose, ma il suo utilizzo avviene in condizioni semiclandestine ed è completamente trascurato dai servizi sanitari istituzionali.

Riconosciamo a pieno l’importanza dei servizi di prevenzione dei rischi e ne sosteniamo la diffusione e la messa in campo.
Nel 2012 è nata dal basso la Rete Nazionale Antiproibizionista “La fine del mondo proibizionista”, di cui ne è parte attiva anche l’Osservatorio Antiproibizionista – Canapisa Crew, con l’obiettivo di superare le politiche proibizioniste e repressive, sensibilizzare attraverso svariate iniziative l’opinione pubblica su questi temi e mettendo in atto pratiche che l’evidenza scientifica suggerisce essere valide per contrastare il fenomeno dell’abuso delle sostanze.

Le richieste della rete sono:
– depenalizzazione dell’uso personale di tutte le sostanze;
– costruzione di politiche di prevenzione serie;
– riconoscimento della riduzione del danno come forma di intervento nel contenimento
dei danni derivanti dal consumo:
– depenalizzazione all’autoproduzione di cannabis a uso personale;
– valorizzazione e promozione dell’uso di sostanze a scopo terapeutico e promozione di
un paradigma della cura non giudicante, improntato alla relazione paritaria medico paziente.

C’è bisogno di partecipazione diretta per la costruzione di una cultura consapevole per andare contro le logiche del consumismo e della mercificazione. La droga e i drogati non esistono! Esistono diverse sostanze, diversi effetti, diversi rischi, e usi, e diversi stili di vita!
Siamo stanchi di essere sorvegliati e puniti, non abbiamo bisogno di essere rieducati a modelli che non ci appartengono. Proibire, controllare e punire sono le regole messe in atto, da decenni, in questa persecuzione di massa.
Da quasi 20 anni manifestiamo gioiosamente illegali nelle strade della città, e anche quest’anno non ci fermeremo nel rivendicare le nostre libertà, fino alla fine del proibizionismo omicida. Scendi in piazza contro il proibizionismo.

 

INFO STREET dell'Osservatorio Antiproibizionista – Canapisa Crew

Canapisa è una manifestazione politica antiproibizionista, che fa scendere in strada il dissenso attraverso la musica e varie espressioni artistiche. Una chiara e forte critica all’attuale regime proibizionista, che massimizza i danni, personali e sociali, aumentando invece i profitti di narcomafie e case farmaceutiche. Un tema scottante e di interesse collettivo, sul quale bisogna abbandonare l’approccio ideologico a favore di politiche pragmatiche, per creare una cultura del consumo critico e consapevole. L’inversione di rotta passa per la depenalizzazione del possesso e dell’uso di sostanze, per l’autoproduzione e per la diffusione di politiche e pratiche di riduzione del danno e del rischio

Chiediamo quindi a tutt* di manifestare gioiosamente e festosamente, nel rispetto di alcune regole fondamentali:

– Solo i furgoni concordati in assemblea potranno partecipare alla street e accedere all’area di arrivo (per gli stand del mercatino, che ci hanno contattato all’indirizzo canapisa@inventati.org comunicando anche il numero di targa, l’appuntamento all’area dell’arrivo è alle ore 14)

– No vetro – no business – no pushers – no fasci

– Aiutaci a tenere pulita la strada, utilizza i cestini della spazzatura!

– L‘acqua sarà distribuita gratuitamente da ogni furgone

– Riduci il danno !!!… evita di bere superalcolici o fare mix pericolosi !!!

Lungo il percorso della street saranno presenti 2 SERVIZI DI RIDUZIONE DEL DANNO, con OPERATORI E MEDICI ai quali rivolgersi per eventuali malori o info

Durante la street verrà distribuito un numero di cellulare di riferimento per eventuali malori/emergenze. Segnatevelo!

– Lasciate i cani a casa… stanno meglio lì !!! Ma se non avete alternative, occupatevi di loro, FATELI BERE e TENETELI LONTANO DAL CAOS!

La manifestazione terminerà alle ore 24: chiediamo di rispettare l’orario concordato e collaborare nel liberare e ripulire l’area di arrivo
Canapisa è una manifestazione antifascista, antisessista e antirazzista!!!

PARTECIPA IN MODO CONSAPEVOLE: RISPETTA TE STESSO, GLI ALTRI, LA CITTÀ E CIÒ CHE TI CIRCONDA, DIFENDI I TUOI DIRITTI E TIENI LONTANO CHI NON RISPETTA TUTTI QUESTI PRINCIPI, SFRUTTANDO LA SITUAZIONE E METTENDO A RISCHIO LA STREET !!!

 

COME ARRIVARE Osservatorio Antiproibizionista – Canapisa Crew

Meglio un treno o un mezzo pubblico, partiamo da una piazza a pochi metri dalla stazione !

Se venite in auto o in camper, è bene sapere che nell’area dell’arrivo possono accedere solo i mezzi che partecipano alla street !

Per ripartire, l’ultimo treno per Firenze è alle 1:12, per Roma alle 1:38, per Milano e Torino alle 4:25

Non mettetevi alla guida in nottata, prima riposatevi !!!

A breve pubblicheremo la mappa del percorso!

 

Canapisa 2018 spot

redazione.cascinanotizie