Caos AVR, stipendi in ritardo e corteo spontaneo

Cronaca
PISA e Provincia
Giovedì, 18 Luglio 2019

I lavoratori di AVR denunciano ancora una volta le gravi mancanze da parte dell'azienda e sfilano sotto il Comune

Mancato pagamento degli stipendi di giugno (che l'azienda AVR ha dichiarato di pagare entro il 10 di ogni mese); TFR e cessioni del quinto non versati; impegni presi davanti al Prefetto non rispettati; mancanza di mezzi adeguati alla lavorazione; raccolta di materiale pericoloso (siringhe, bottiglie rotte) senza gli appositi dispositivi di protezione individuale; abbigliamento estivo scarso, queste sono le gravi lacune che il sindacato Cobas denuncia a carico di AVR e sono anche gli argomenti più urgenti discussi nell'assemblea svoltasi stamattina dalle ore 5 alle ore 7 presso il cantiere di AVR a Ospedaletto, Pisa.

Dall'assemblea è scaturita una singolare protesta: un minicorteo dei mezzi AVR che dal cantiere ha attraversato la città passando sotto il Comune mentre i lavoratori raggiungevano il proprio posto di servizio.

Il problema che ha suscitato la necessità di questa mobilitazione è il mancato pagamento, al momento, della mensilità del mese di giugno più la quattordicesima, che da accordi assunti dalla azienda con i lavoratori dovrebbe essere pagata entro il dieci di ogni mese.

Il sindacato Cobas sottolinea che ripetutamente sono stati rilevati dai lavoratori disservizi rispetto ai pagamenti, non solo degli stipendi, ma anche del TFR e delle cessioni del quinto richieste da alcuni lavoratori, mai ricevute. La situazione di questo mese è così arrivata al culmine: i continui rinvii creano enormi problemi a chi ha da pagare bollette, fatture, mutui in scadenza, creando un disagio insostenibile per i lavoratori.

«Le mancanze sempre più frequenti da parte di AVR vengono scaricate sui lavoratori, prosegue il sindacato, che effettuano il servizio spesso in condizioni non accettabili, per i ritardi nelle retribuzioni e per la inadeguatezza dei mezzi, del vestiario e delle attrezzature di lavoro e per la sicurezza: occorre un intervento da parte del committente, il Comune, che richiami ai suoi doveri l'azienda e non attribuisca ai lavoratori stessi la responsabilità di un servizio di pulizia che non può essere effettuato adeguatamente per le inadempienze dell'AVR, non certo per una presunta inefficacia del lavoro svolto dagli addetti».

Come RSU viene chiesto  che vengano immediatamente pagati gli stipendi di giugno e le quattordicesime, e che siano effettuati regolarmente i versamenti del TFR presso il Fondo Tesoreria dell'INPS e le regolari cessioni dei quinti degli stipendi dei lavoratori interessati.

«Sollecitiamo inoltre con forza, conclude la nota dei Cobas, che siano rispettate le condizioni di lavoro e l'adeguamento da parte di AVR dei mezzi e dei dispositivi di abbigliamento e di protezione che abbiamo elencato».

massimo.corsini