Cascina, alloggi popolari e la rivincita del sindaco Betti: "Non abbiamo vinto per fare come i leghisti"

Politica
Cascina
Domenica, 10 Gennaio 2021

La Lega attacca la nuova amministrazione comunale sugli alloggi popolari, ma per il primo cittadino del Partito Democratico l'era del "fallimentare modello Cascina" pensato da Ceccardi è finito da un pezzo

L'annuncio del Comune di Cascina di voler smantellare i requisiti anti-stranieri di accesso alle domande per gli alloggi popolari voluti dalla Lega (leggi QUI), ha fatto infuriare diversi esponenti del Carroccio, compresa l'ex sindaca Susanna Ceccardi, passata in poche ore dal sostegno ai delinquenti entrati con la forza nel congresso americano (leggi QUI), all'invettiva contro la nuova amministrazione cascinese guidata da Michelangelo Betti.

Scrive Susanna Ceccardi: "Prima gli italiani? Non più. La giunta di sinistra a Cascina getta la maschera. Cancellando i nostri regolamenti sulle assegnazioni delle case popolari che avevano fatto scuola in tutta Italia e sono poi stati adottati da molti comuni di centrodestra vedremo tornare nelle graduatorie delle case popolari il 70% di stranieri contro un 30% di italiani.
È pazzesco che si dica che il comune farà successivamente controlli sulla veridicità delle domande perché è impossibile. L'unico modo per fare controlli seri è chiedere allo straniero la certificazione patrimoniale in originale dello stato di provenienza in fase preventiva all'assegnazione. Se hai la casa all'estero non hai diritto ad avere una casa qua. È un criterio sacrosanto di giustizia ed equità.
La sinistra non è giusta, è ideologica. Vorrei proprio sapere che cosa diranno a quegli italiani che dopo anni finalmente sono entrati in graduatoria grazie ai nostri regolamenti e ora si vedranno scavalcati da stranieri grazie al regolamento della sinistra.
Vergogna PD, VERGOGNA!!!
".

In tarda serata arriva la risposta di Michelangelo Betti, che con una nota dal titolo "Non abbiamo vinto per fare come i leghisti", rivendica il proprio mandato da nuovo sindaco di Cascina, un mandato forte, sostenuto dal 60% dei voti ottenuti alle ultime elezioni e che andrà a scardinare il "Modello Cascina" imposto dalla breve e "fallimentare" esperienza leghista.

"Ravvedo un encomiabile coraggio nei leghisti, a Cascina e in Europa. Son passati circa tre mesi da una sconfitta che ha spazzato via l’idea che esistesse un “Modello Cascina” di marca ceccardiana, gli elettori hanno cancellato un’esperienza amministrativa che hanno ritenuto fallimentare e Susanna Ceccardi, protagonista di quella stagione, torna inaspettatamente a dedicarsi a Cascina. A chiacchiere, come al solito, e senza approfondire, come al solito.

Vorrei solo introdurre due quesiti per l’eurodeputata. Si mostra scandalizzata per le previsioni di modifica dei regolamenti, ma ritiene pensabile che il centrosinistra, che ha sfiorato il 60% al voto di ottobre, si metta alla guida dell’amministrazione di Cascina per proseguire le politiche della Lega? Sostiene di aver fatto scuola in tutta Italia, ma non si è accorta di quanto questa “scuola” sia stata smontata dalla legge?

Viene comunque il dubbio che dopo la batosta elettorale regionale sia soprattutto in cerca di nuove battaglie per una visibilità in declino. In questo caso però non pare aver neppure approfondito la lettura della notizia. Nell’arco del 2021 l’amministrazione comunale cascinese prevede di modificare i regolamenti in materia di assegnazione di alloggi di edilizia residenziale pubblica, da un lato seguendo la legge e cercando di evitare ricorsi, dall’altro cercando di eliminare la disparità di trattamento tra cittadini in stato di bisogno.

Al momento non abbiamo ancora redatto il regolamento, ma la linea operativa è presente nel programma di mandato del centrosinistra. Riteniamo che sulle case popolari l’amministrazione di destra abbia fomentato ad arte una guerra tra poveri con lo slogan “Prima gli italiani”. La legge della Regione Toscana dice invece “prima chi ha diritto” e dà tutti gli strumenti per controllare che gli assegnatari delle case popolari non abbiano altri immobili di proprietà e che rientrino nei limiti di reddito previsti: vale per tutti.

Si tratta di lavorare per amministrare il Comune, un aspetto che non è parso il punto di forza dei tre anni da sindaca di Ceccardi. In ogni caso spero che queste informazioni arrivino anche alla senatrice aretina Tiziana Nisini, che pare molto interessata all’amministrazione cascinese".

redazione.cascinanotizie