"Caso Ceccardi". Storie di ordinaria amministrazione leghista. Cronaca di una spy story in salsa cascinese

Cronaca
Politica
Cascina
Domenica, 25 Marzo 2018

Come in un film, meglio, come in una spy story all’americana. La Giunta Ceccardi si risveglia in crisi, a rischio tenuta, meno salda e sicura di qualche mese fa.

I guai della Giunta Ceccardi erano iniziati con l’invio di una lettera al Comune di Cascina. Una missiva, corredata di foto, che riportava in forma anonima la notizia di un presunto abuso edilizio nel giardino della sindaca a Zambra (Leggi anche: Cascina, lettera anonima mette in crisi la Giunta Ceccardi).

La lettera, arrivata direttamente ai collaboratori più stretti della Ceccardi e protocollata solo in una seconda fase, però, sarebbe diventata presto motivo della spaccatura tra l’assessore ai lavori pubblici Gino Logli e la Giunta cascinese a trazione leghista (soprattutto per il percorso irregolare avuto dalla lettera spedita in Comune ndr).

La rottura, a questo punto sembrerebbe insanabile e l’assessore Gino Logli (Forza Italia), intimato dalla Ceccardi (come scriveva La nazione sabato 24 marzo ndr) a “occuparsi delle tante criticità dell’edilizia privata e dell’urbanistica che ci sono a Cascina piuttosto che dei miei garage”, sarebbe invece deciso ad andare avanti per la propria strada e a portare l’intera storia in tribunale.

Dalle colonne del Tirreno di domenica 25 marzo, Logli appare tutt’altro che convinto della buona fede della Ceccardi, che nelle ore successive all’esplosione del caso, aveva subito dichiarato ai media: “Sono tranquilla e ho agito con trasparenza, ho ereditato questa abitazione dai miei nonni, ora defunti, una decina di anni fa e quando ho scoperto che la tettoia sotto la quale posteggiavo la mia auto, perché di questo si tratta, era abusiva l’ho demolita e ho presentato la richiesta di autorizzazione per realizzare un gazebo”.

Le foto aeree entrate in possesso dell’assessore all’urbanistica Logli, invece, sembrerebbero raccontare qualcosa di diverso. Con la tettoia apparsa nell’agosto del 2015 e non presente nelle foto aeree di google earth nel novembre 2013, quando Susanna Ceccardi era già proprietaria dell’immobile di Zambra ereditato dai nonni (vedi la dichiarazione patrimoniale 2013 di Susanna Ceccardi allegata in pdf e pubblicata sul sito ufficiale del Comune di Cascina).

La bufera scatenata dalla denuncia anonima del presunto abuso edilizio nel giardino della sindaca a Zambra, comunque, è già diventata un vero e proprio caso politico nazionale.

Nelle scorse ore anche il Partito Democratico è intervenuto sul “caso Ceccardi” con un comunicato a firma congiunta Mazzeo, Nardini e Pieroni.

I tre esponenti del Pd regionale, nel testo che pubblichiamo integralmente qua sotto, pongono 10 domande alla sindaca della Lega Nord, 10 interrogativi posti alla Ceccardi e alla Giunta leghista di Cascina, circa il presunto abuso edilizio e la condotta avuta in merito dalla sindaca e dal Comune cascinese.

 

Qua sotto il comunicato integrale del Pd

Cascina. Mazzeo, Nardini e Pieroni sul “caso Ceccardi”

Cascina (PI), 24 marzo 2018 - Domande rivolte a Ceccardi:

1. Da quando la sindaca, a seguito della eredità di cui parla, è proprietaria dell’immobile di cui si discute nonché dell’area sulla quale sarebbero stati realizzati gli abusi denunciati nell’esposto?

2. La sindaca era proprietaria dell’immobile nel lasso temporale compreso tra il 2013 e il 2015, durante il quale, a quanto risulta dalle foto aeree pubblicate, sarebbero stati realizzati gli abusi denunciati nell’esposto?

3. Chi avrebbe realizzato gli abusi denunciati nell’esposto?

4. Quando la sindaca ha ritenuto di demolire gli abusi? La sindaca ha copia del conferimento dell’incarico all’impresa che ha demolito gli abusi e la relativa fattura?

5. La sindaca sapeva che per demolire un abuso, anche realizzato in ipotesi da altri, era richiesto uno specifico titolo edilizio? La sindaca ha richiesto al Comune il titolo edilizio per la demolizione?

6. Quando la sindaca ha inviato al Comune o acquisito dal Comune il titolo edilizio con cui ha dichiarato di realizzare, al posto del manufatto demolito, una pavimentazione e un gazebo?

7. La pavimentazione è stata davvero realizzata dopo l’acquisizione del titolo edilizio? La sindaca ha copia del conferimento dell’incarico all’impresa che ha realizzato la pavimentazione e la relativa fattura, che provino che la data di realizzazione della pavimentazione è successiva all’acquisizione del titolo edilizio?

Domande rivolte all’amministrazione comunale:

1. Si chiede di conoscere la data di ricezione da parte del Comune del suddetto esposto/segnalazione nonché la data di protocollazione dello stesso.

2. La denuncia esposto è stata immediatamente protocollata?

3. Chi avrebbe dovuto protocollare l’esposto?

carlo.palotti
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