Filarmonica Mugnone-Comune, tutta la verità

Cronaca
Politica
Casciavola
Lunedì, 2 Maggio 2016

La Filarmonica Lepoldo Mugnone ha creato, in questi giorni, una pagina facebbok “NO sfratto  della Filarmonica Mugnone” o come alcuni la conoscono “Spazio Lepoldo”, con tanto di video appassionati e diretti contro quella che smbra essere la volontà dell’Amministrazione Comunale di Cascina. Di contraltare arriva un post del Sindaco Alessio Antonelli che replica punto per punto alle critiche e a quelle che reputa “falsità”. Come si suol dire, la verità do ve risiede, dall’una o dall’altra parte? Oppure non c’è un bianco e un nero, ma anche una zona d’ombra, un grigio da svelare?. Cerchiamo di ricostruire una vicenda alquanto ingarbugliata e fitta di date che possono, forse, dare una chiave di lettura a quanti ne vogliano sapere qualcosa in più. 

Lo stabile di proprietà comunale, oggetto del contenzioso tra Comune e Filarmonica Mugnone, si trova a Casciavola, in Via Guelfi al n. 54. Alcuni locali del piano terra dell’edificio furono dati in concessione alla Filarmonica il 20 aprile 2000, in cambio avrebbero dovuto realizzare alcuni lavori di ristrutturazione  stabiliti con uno specifico progetto approvato dalla stessa Amministrazione per un importo di 270 milioni di lire dell’epoca ( pari a 139.443,36 euro).  La concessione aveva durata di 12 anni. In pratica è come se avessero pagato 11.620,00 euro di canone annuo.

Lavori eseguiti regolarmente. Nell’aprile 2012 la Filarmonica Mugnone chiede il rinnovo della concessione  allegando anche un progetto di valorizzazione dello stesso edificio chiamandolo “Spazio Leopoldo”, diventando quindi non solo la sede della stessa Filarmonica ma anche una sede di iniziative varie. Per poter attuare questa idea veniva richiesto anche l’uso dei locali posti al piano primo dello stabile, in pratica la disponibilità di tutto l’immobile. La Giunta discute di questa “nuova progettualità” nello stesso Aprile 2012 dando parere politico favorevole, ma rimandando all’Ufficio Patrimonio una seria valutazione tecnica e normativa della questione. L’Ufficio chiede ulteriori chiarimenti in quanto nella richiesta fatta dalla Filarmonica mancava la documentazione per poter dare una corretta valutazione della proposta. Nel maggio 2012 la documentazione viene integrata ma al tempo stesso dall’Ufficio Comunale vengono posti alcuni problemi: il primo riguardava il canone di locazione che sulla base dei prezzi di mercato si collocava su circa 38.000,00 euro all’anno e se anche fosse stato applicato tale valore, considerato il più basso del mercato ( mercato che prevede di poter chiedere sino a 68.000,00 euro) l’importo indicato nel progetto della Filarmonica, vale a dire un importo di 101.825 euro in totale, non sarebbe stato utile neppure a coprire un periodo di concessione di due anni e mezzo. Inoltre i lavori di intervento sull’immobile, secondo sempre quanto rilevato dall’Ufficio Comunale, non risultavano sufficienti a garantire lo svolgimento delle attività proposte non prevedendo ad esempio adeguamenti igienico sanitari e comprendenti lavori non di interesse a valorizzare lo stesso immobile ma solo strettamente legati alle attività dell’associazione.

Da questa documentazione risulta che una valutazione su come poter rinnovare la concessione, un riferimento dell’ammontare di una possibile locazione vengono poste in evidenza ai membri dell’Associazione Mugnone. Nessuna risposta in merito da parte della Filarmonica che chiede sempre nuovi incontri.

Tutto poi si arresta in quanto la stessa Filarmonica prende parte al bando del “Bilancio Partecipativo 2012” dove presenta lo stesso progetto già inviato all’Amministrazione Comunale per il rinnovo della concessione. Nel progetto presentato al bando però la somma indicata per la realizzazione dello “Spazio Leopoldo” da 101.000,00 euro passa a 450.000,00 euro.

Terminata la trafila “partecipativa” che non vede tra i vincitori il progetto della Mugnone, gli Assessorati competenti riprendono, a metà 2013, i contatti con la nuova Presidente della Filarmonica, Lara Panicucci. Contatti e incontri che si succedono per un lungo periodo, sino ad una informativa dell’Ufficio Patrimonio alla Giunta Comunale del gennaio 2015. Informativa in cui si elencano le possibilità emerse per poter stipulare il rinnovo della concessione, sulla base delle valutazioni tecniche ma soprattutto economiche già emerse in precedenza, valutazioni che devono anche giustificare da un punto di vista normativo l’applicazione di un canone di locazione pari al valore minimo di mercato.

Perché bisogna ricordare che da una parte ci può essere la volontà politica o meno di rinnovare una concessione, ma tutto deve essere sempre ricondotto all’interno di una valutazione che tenga conto delle normative vigenti, a meno di incorrere in un possibile “danno erariale”. 

A gennaio 2015 sono state tre le scelte date alla Filarmonica Leopoldo Mugnone per poter arrivare ad un accordo tra le parti: la stipula di un regolare contratto di locazione con canone da compensare attraverso lavori di ristrutturazione.  Qui l’importo sarebbe stato calcolato sulla base dei valori minimi di mercato per un importo annuo di 20.000,00 euro. Seconda possibilità la rinuncia alla concessione del piano superiore con conseguenti riduzione notevole dell’importo del canone di locazione. Terza possibilità procedere ad un bando ad evidenza pubblica per una concessione di valorizzazione dell’immobile con l’idea di farne un centro attrattivo per la collettività con la possibilità anche di effettuare attività di tipo economico utili a raggiungere l’equilibrio economico e la compensazione del canone di concessione d’uso con gli investimenti necessari.

Tutto questo, con anche cifre dichiarate (ricordiamo circa 20.000,00 euro all’anno) avviene nel gennaio 2015.

A queste proposte la Filarmonica risponde negativamente. Dice che per le sue attività è necessario l’uso dell’intero immobile, è disponibile a fare lavori di ristrutturazione ma l’importo è molto inferiore a quanto previsto dai canoni minimi indicati dall’Ufficio Patrimonio del Comune di Cascina, inoltre senza un programma calendarizzato dei medesimi e senza l’intervento di ditte specializzate ma utilizzando in forma lavorativa soci e simpatizzanti e quindi, scriviamo noi, difficilmente quantificabili. Infine non intende rendersi disponibile ad aderire ad una procedura di evidenza pubblica, il già citato bando.

Siamo all’inizio del 2015 e l’ufficio Patrimonio scrive alla Giunta che la Filarmonica Mugnone occupa un immobile di proprietà comunale senza nessun titolo  e che vista l’indisponibilità della stessa Associazione di arrivare ad un possibile accordo ritengono che sia giunto il momento di comunicare alla Mugnone un termine ultimo, di non più di 30 giorni, per lasciare l’immobile, anche per non incorrere in possibili problemi di tipo legale erariale tenendo conto della normativa sulla materia.

Arriviamo così ai nostri giorni, dopo anche un ulteriore passaggio in Consiglio Comunale, giunto dopo che alla Filarmonica era pervenuta la lettera in cui si chiedeva di aderire ad una dell proposte fatte o di lasciare l’immobile.

La Filarmonica Leopoldo Mugnone quindi sapeva, male che vada, sin dal 2013, quanto avrebbe dovuto pagare per una possibile nuova concessione dell’suo dell’immobile o in alternativa quali altre possibilità aveva. Non solo dalla lettera protocollata in data 23 marzo 2016 e ritirata, secondo quanto ci ha riferito la Presidente, il 28 aprile 2016.

Passano comunque circa ulteriori 9 mesi, sino al Marzo di quest’anno, periodo in cui l’Amministrazione Comunale non dà avvio a nessuna procedura di sfratto. Infatti in data 23 marzo 2016 una nuova lettera protocollata ( data che riportiamo nel file allegato) viene inviata, tramite posta tracciabile, alla Filarmonica Mugnone che la ritira oltre trenta giorni dalla data di invio. Lettera in cui si comunica nuovamente che o aderiscono al pagamento di un canone di locazione di 20.000,00 euro all’anno, secondo le possibilità già comunicate nel 2015, oppure entro 30 giorni dovranno lasciare l’immobile.

Una vicenda alquanto intricata, ma speriamo, con questo nostro riassunto, di aver dato un contributo ai nostri lettori per valutare la vicenda nel suo complesso. Per non cadere, come purtroppo sempre più spesso accade, nella trappola del sentito dire o visto scritto sui social network o sulla base di chiacchiere sentite da una sola parte in causa.

La Filarmonica Leopoldo Mugnone sapeva o no sin dal 2013 quali fossero le decisioni, anche economiche, stabilite dall’Amministrazione Comunale? Il non aver accettato nessuna delle proposte fatte presupponeva o no la possibilità di dover lasciare i locali di Via Guelfa?  

Inoltre vogliamo anche ricordare che l’immobile, per altro vincolato dalla Soprintendenza, fa parte del patrimonio del Comune di Cascina che sarà alienato (venduto) entro il 2018. 

 

in allegato due file corrispondenti all'informativa fatta alla Giunta Comunale nel 2015 e intestazione dell'ultima lettera inviata alla Filarmonica Mugnone

luca.doni