Il borsino di Pisa-Triestina

Sport
Lunedì, 30 Luglio 2018

Il Pisa prosegue nella tradizione vincente in Coppa italia e per il terzo anno consecutivo passa il primo turno guadagnandosi la chance di sfidare una formazione di serie B, nel caso specifico la Cremonese, già affrontata la settimana scorsa nel ritiro di Storo.
Un Pisa fortemente sperimentale con una età media di 25 anni e che ha visto il debutto di ben due Millennials come Campani e Bechini ha piegato la Triestina arrivata all’Arena con una squadra ben più esperta e assai simile a quella che sarà protagonista in campionato.

COSA FUNZIONA È un Pisa che mostra una mentalità diversa rispetto a quello della passata stagione. A dispetto di una condizione fisica ancora da ricercare e con una difesa completamente reinventata con l’unico difensore di ruolo, Bechini, un giovane classe 2001, i nerazzurri riescono a trovare la forza per rimontare l’avversario. Bene quindi il profilo caratteriale, encomiabile sotto questo aspetto De Vitis nell’interpretare un ruolo non suo, molto bene sotto quello della lucidità, non era semplice dopo una battaglia di 120’, diventati 130’ con i vari recuperi, andare sul dischetto e piazzarne cinque su cinque, ma molto bene anche sotto l’aspetto tattico. Il centrocampo a cinque funziona bene tanto che la Triestina solo raramente è riuscita ad alzare il baricentro. Gucher e compagni finalmente possono lottare ad armi pari contro gli avversari e non ritrovarsi in inferiorità numerica come sovente capitava nella scorsa stagione. E poi c’è il valore aggiunto Moscardelli. Leader in campo, porta la fascia di capitano con grande personalità, tocca tre palloni in area di rigore e segna due reti, sfiorandone una terza da posizione impossibile. Goal ma non solo, perché l’ex Arezzo spesso è protagonista sia in fase difensiva sia in fase di impostazione, tanto da ricordare il Çani fondamentale nella promozione di tre stagioni fa. Ed è quel lavoro di aiuto ai compagni che  nello scorso campionato è spesso venuto meno per la mancanza di spirito di sacrificio di chi interpretava il ruolo di punta centrale. Apprezzabile anche che l’allenatore insista con questo modulo nonostante la carenza di uomini nel reparto arretrato, mostra chiarezza di idee e quella convinzione mancata nella passata stagione quando Petrone, in una sorta di vorrei ma non posso, rinunciò alla difesa a tre lamentando la carenza di difensori centrali. A volte invece a fare di necessità virtù si ottengono risultati migliori rispetto a rinunciare in partenza alla proprio idee.

COSA NON FUNZIONA Quello che non funziona oggi in questo Pisa è soprattutto fuori dal campo. Troppe situazioni da chiarire con giocatori da cedere ma che, per resistenze personali o per mancanza di richieste, fanno ancora parte di una rosa troppo ampia e che ha bisogno di essere sfoltita ma che necessita anche di essere riequilibrata: a fronte di portieri e centrocampisti in abbondanza, mancano palesemente i difensori ed anche in attacco alcune ambiguità vanno risolte più in fretta possibile. Al netto del caso Eusepi, con il quale ormai è rottura totale, ci sono le posizioni di Negro e Masucci da definire.

DA RIVEDERE È comunque un Pisa work in progress che deve essere gioco forza giudicato con le molle, vuoi perché si tratta pur sempre di calcio d’estate, vuoi perché potrebbe cambiare nella suo fisionomia in modo piuttosto radicale da qui alla chiusura del mercato. Verna è dato ormai in partenza, si attende soltanto l’ufficialità del ripescaggio del Novara che sarà la destinazione per la mezzala lo scorso anno in prestito al Carpi, Gucher resta in bilico con diverse squadre di B che lo hanno messo nel proprio radar, e poi Ingrosso, ieri assente sembra per un problema muscolare, pure ricercato dal alcuni club di B potrebbe partire lasciando così ulteriormente scoperta la difesa. Ai saluti sembra essere pure Voltolini, escluso a sorpresa dalla lista di Pisa-Triestina, così come Cardelli e Petkovic escluso per la seconda settimana consecutiva. Insomma un Pisa che potrebbe cambiare 4-5 dei suoi undicesimi e che rischia di ritrovarsi alla vigilia del campionato e dover trovare, in poco tempo l’amalgama per affrontare al meglio l’avvio di stagione.

massimo.corsini