Il borsino di Pistoiese-Pisa

Sport
Mercoledì, 21 Marzo 2018

Sono passati 42 anni, si telefonava componendo il numero su un disco girevole, i telefoni cellulari non c’erano, internet non sapevamo neanche cosa era, il presidente del consiglio era Aldo Moro, quello della Repubblica Giovanni Leone, nei cinema italiani uscivano Amici Miei e Fantozzi mentre si ascoltava Mina, la colonna sonora di Profondo Rosso e Domenica Modugno con il suo piange il telefono, il paese si spostava con la FIAT500, e quella grigio topo (leggi qui) fu protagonista dell’ultima vittoria del Pisa a Pistoia. Il tabù è stato sfatato ieri sera, quando Daniele Mannini ha trasformato il calcio di rigore che ha deciso la partita completando il lavoro avviato da Matteo Voltolini che nel primo tempo un rigore lo aveva neutralizzato a De Cenco impedendo alla Pistoiese di portarsi in vantaggio.

COSA FUNZIONA Certamente il risultato, tornare alla vittoria dopo oltre un mese potrebbe essere il migliore dei toccasana. Un risultato arrivato grazie anche ad episodi che per una volta hanno girato tutti dalla parte dei nerazzurri e non è un caso che quando sul campo i giocatori ci mettono un pizzico di grintà e agonismo la dea bendata si ricordi di loro. Fortuna e sfortuna spesso decidono le sorti di una partita ma saperla indirizzare dalla propria parte è una qualità importante ed imprescindibile per ottenere risultati positivi. Il Pisa ha corso, giocato e non si è tirato indietro nella bagarre finale, dimostrando ancora una volta di sapersi ben adattare all’avversario, auguriamoci che, di fronte a squadre che cercano di addormentare la partita per accontentarsi del risultato minimo, sappiano finalmente fare quel salto di qualità atteso da tanto tempo. Bene anche il rientro dal primo minuto di Mannini, non abbiamo mai fatto parte del partito di questo o quello, ma il fatto che il ritorno in campo dal primo minuto e in contemporanea del capitano e di Lisuzzo abbia coinciso con la miglior prestazione, almeno dal punto di vista caratteriale, degli ultimi due mesi, potrebbe non essere una coincidenza.

COSA NON FUNZIONA Il goal arrivato su calcio di rigore, difficilmente sarebbe arrivato con una azione manovrata. Il 433 messo in campo dal Pisa ha ancora bisogno di essere affinato soprattutto nello sviluppo della manovra negli ultimi 30 metri di campo. Certo, quella schierata ieri è sembrata la miglior formazione possibile con questo modulo, resta sempre però, con questa occupazione degli spazi, la sensazione di perdere due giocatori importanti come Negro e Masucci (ieri assente) che nella posizione di esterni di attacco non rendono come fanno invece da punta centrale e seconda punta. E a proposito di punta centrale ieri male sia Eusepi che Ferrante. Il primo è stato impalpabile, il secondo ha corso tanto quanto lo ha fatto a vuoto. Il risultato è stato che nessuno dei tanti cross, anche ben calibrati, sia stato trasformato in occasione da goal.

DA RIVEDERE La partita di sabato prossimo contro la Carrarese ci dirà se quello di Pistoia è stato un brodino o se davvero la squadra è sulla via della guarigione. Servirà dare continuità ai risultati, ma servirà anche un ulteriore salto di qualità sotto l’aspetto del gioco perché è pur vero che l’importante è portare a casa i tre punti, ma non è da Pisa farlo con l’atteggiamento degli ultimi 20’ nei quali non si è praticamente mai giocato. La primavera, a dispetto del calendario, non è ancora arrivata, non sarà certo una rondine, arrivata proprio nella città dello zoo, a farla sbocciare. Auguriamoci che arrivi presto quella continuità di risultati necessaria per approcciare nel miglior modo gli spareggi promozione ormai assai vicini.

massimo.corsini