Il buco nell'acqua della crociata dell'Onorevole Legnaioli

Cronaca
Cascina
Giovedì, 27 Dicembre 2018

Da sempre Don Armando Zappolini, parroco di Perignano, durante il periodo natalizio, intende rappresentare la natività inserendola nel contesto sociale che stiamo vivendo. La sacralità riportata ai giorni nostri per dare un segnale forte alla comunità, un segnale che, soprattutto “gli integralisti del crocifisso” percepiscono come un insulto. E allora giù fiumi di polemiche con i leghisti in prima linea ad accusare Don Armando di eresia oltre che di essere nemico degli italiani.

Ad ergersi paladina della crociata del XXI secolo, l’onorevole Donatella Legnaioli che lancia in resta è partita in direzione della diocesi di San Miniato per invitare il vescovo Monsignor Andrea Migliavacca alla reprimenda contro Don Armando Zappolini. Le cose però non sono andate come l’onorevole e assessora a Cascina auspicava tanto che sul proprio profilo facebook ha scritto (in caso di mancata visualizzazione del post, aprire la foto alla sinistra di questo articolo):

Partire per suonare e finire per essere suonati, certo non è piacevole, lo è ancor meno se la ricostruzione data in pasto ai social dopo poche ore viene smentita direttamente dalla diocesi di San Miniato che ha ritenuto necessario correggere la versione di Donatella Legnaioli con un comunicato stampa dove ricostruisce l’incontro:

Inevitabilmente la bagarre diventa terreno di scontro politico nel quale interviene il Partito Democratico di Cascina: «Donatella Legnaioli usa la vigilia di Natale nel tentativo di riscrivere i valori cristiani. Da assessora e deputata dovrebbe interessarsi ai cittadini che l'hanno votata, anziché cercare visibilità in materie che dimostra di conoscere poco. Da assessora alla polizia municipale del Comune di Cascina non è capace di risolvere il contenzioso tra amministrazione e corpo dei vigili».

«Da deputata, proseguono i Dem, ritiene che lavorare per il territorio voglia dire imbarcarsi in dispute teologiche, senza aver ruolo e competenze per farlo. In tutto il suo post ci sono solo tre righe condivisibili: gli auguri finali. Peccato che tutto quel che scrive prima sia lontano dai valori e dal senso del Natale».

«Solo una domanda ci sentiamo di porle: da quale passo del Vangelo ha estratto "Prima gli italiani"? Forse dalle parole del discorso della montagna come "Beati gli operatori di pace" o "Beati i misericordiosi"?» conclude la nota del Partito Democratico cascinese.

massimo.corsini