Il Gioco del Ponte non sia ostaggio della politica

Cronaca
PISA e Provincia
Giovedì, 21 Febbraio 2019

Olivia Picchi e Luca Ravagni rinnovano la loro preoccupazione sullo svolgimento del Gioco del Ponte ed invitano il sindaco a recarsi nelle magistrature

48 ore dopo la pubblicazione della lettera con la quale Olivia Picchi e Luca Ravagni denunciano alcune irregolarità del consiglio degli anziani, gli stessi precisano le motivazioni che li hanno portati a tale denuncia sottolineando come si sia trattato di un atto dovuto per salvare la manifestazione e non una strumentalizzazione politica di una manifestazione che appartiene a tutta la città indipendentemente dalle idee politiche.

«Abbiamo visto sulla stampa la discussione che verte sul Gioco del Ponte con la pubblicazione della lettera che abbiamo mandato al Consiglio degli Anziani denunciando alcune irregolarità ma soprattutto esprimendo preoccupazione per come è stata gestita fino ad esso tutta la partita della nomina dei nuovi Comandi e dei nuovi Magistrati, scrivono Picchi e Ravagni. Non vogliamo essere allarmisti, ma chiunque viva gli ambienti del Gioco, sa benissimo quale sia il clima all'interno delle due Nobili Parti in modo particolare per la Nobile Parte di Mezzogiorno. Al contrario dell'Assessore Bedini non ne facciamo una questione di appartenenza politica. Le sue parole ci preoccupano, non tanto per le accuse alla vecchia Giunta, ma perchè dimostra piuttosto di ignorare un malessere che è sotto gli occhi di tutti e allo stesso tempo di non aver intenzione di affrontarlo».

«Azzerare il Comando della parte vincente senza alcuna ragione reale ha portato ad una forte protesta di 4 magistrature su 6 della Nobile Parte australe, accusano i due consiglieri anziani. Le forzature e le violazioni che il nuovo Comando di Mezzogiorno ha perpetrato sulle Magistrature e sui Magistrati uscenti dalla sua nomina fino ad oggi non hanno avuto altro risultato che quello di aumentare difficoltà e divisioni. Ad oggi abbiamo ancora molte palestre chiuse o forse sarebbe più corretto dire "vuote". Se l'assessore o il Sindaco conoscessero il Gioco del Ponte saprebbero che la Magistratura è un luogo di incontro e condivisione di impegno civico per il quartiere e che la scelta del Magistrato, anche da regolamento del Gioco, è sempre e naturalmente lasciata alla comunità stessa, che legittimamente si sceglie appunto i propri rappresentanti. Mai la scelta del Magistrato è stata legata a tessere di partito o a altri interessi».

«Per questo nella nostra lettera, precisano Picchi e Ravagni, invitiamo il Sindaco in qualità di Anziano Rettore a prendere atto delle firme ricevute a supporto di alcuni nomi per la carica di Magistrato sia per la Nobile Parte di Mezzogiorno che per la Nobile Parte di Tramontana, nel rispetto della comunità che essi rappresentano prima ancora che per rispetto regolamentare.  Abbiamo denunciato al Consiglio degli Anziani sia le irregolarità nell'atteggiamento del nuovo Comando di Mezzogiorno, sia il fatto (ancor più grave) che le lettere di proposta alla carica di Magistrato sia state tenute nascoste al Consiglio. Lo abbiamo fatto per rispetto del Consiglio stesso, del ruolo che siamo chiamati a ricoprire e per rispetto delle regole e della trasparenza».

«Invitiamo il Sindaco a conoscere e amare il Gioco del Ponte, è l’appello conclusivo rivolto al primo cittadino, a venire con noi nelle Magistrature e capire che preservare e rispettare quelle comunità dovrebbe essere il suo primo interesse. Ma soprattutto che l'impegno delle tante persone non ha e non può avere tessere di partito. A pochi mesi dal Gioco ora abbiamo una prima urgenza: appianare le tensioni e permettere alle Magistrature di riprendere la propria attività. Il Gioco non è né del Sindaco, né dei Generali e neppure dei Magistrati o del Consiglio degli Anziani. Il Gioco è dei pisani e questo è un monito che non dobbiamo mai dimenticare».

massimo.corsini