Il male del Pisa? La “pareggite”…

Sport
Mercoledì, 31 Gennaio 2018

Continua il “mal di pareggio” della squadra neroazzurra, ed in particolare il mal dello “zero-a-zero”.

Il Pisa finora ha diviso la posta con le avversarie per ben 10 volte (su 22 partite disputate), numero di gran lunga maggiore di tutte le avversarie (Pistoiese 8, Lucchese 7, Alessandria, Cuneo, Giana Erminio, Monza, Pontedera, Pro Piacenza 6, e via via tutte le altre).

Situazioni curiose quelle di Alessandria che ha pareggiato solo fuori casa (6 volte) e di Pontedera ed Olbia che hanno pareggiato solo in casa (rispettivamente 6 e 4 volte).

Se si scende poi nell’analisi del risultato numerico vero e proprio, saltano decisamente all’occhio le SETTE volte che il Pisa ha terminato la sua partita sullo 0-0; su 14 volte che si è verificato questo risultato nell'arco di tutto il campionato, la metà delle volte ne è stata protagonista proprio la squadra neroazzurra. Sempre in questa analisi è curioso notare anche che, nelle 6 volte che il Cuneo ha pareggiato, il risultato è sempre stato lo stesso: 1-1.

Di seguito l’analisi completa dei pareggi dopo la 23ª giornata:

Non a caso nel titolo abbiamo scritto che la “pareggite” è un male. Se fino a qualche anno fa (quando la vittoria valeva DUE punti) il pareggio era un risultato semipositivo, in quanto la media di un punto a partita, proiettava la squadra ad una posizione centrale di classifica al termine del campionato, adesso (con la vittoria che vale TRE punti) il pareggio diventa un risultato seminegativo, in quanto la media di un punto a partita proietta la squadra ad una posizione bassissima di classifica al termine del campionato (retrocessione diretta o, quando va bene, playout).

Un’ulteriore riprova è l’attuale differenza di classifica tra Pisa e Livorno: a parità di sconfitte (due ciascuna) i cinque pareggi in più della squadra neroazzurra (a fronte di altrettante vittorie amaranto) la relegano ad un’abissale distanza di 10 punti.

A buon intenditor…

luca.barboni