Il PD di Cascina chiede un confronto pubblico sul teatro

Politica
Cascina
Martedì, 6 Dicembre 2016

Si continua a parlare e discutere de la Città del teatro di Cascina. Sull’argomento il partito democratico fa un passo avanti e chiede un confronto pubblico sulla situazione debitoria della Fondazione Sipario Toscana. Proposta lanciata durante una conferenza stampa dove erano presenti il Segretario del PD di Cascina, Cristina Conti, il Consigliere Comunale Lorenzo Ragaglia e l’ex presidente della Fondazione, Michelangelo Betti. «Parliamo ancora del teatro - spiega Cristina Conti - perché i toni raggiunti sono inaccettabili. Il debito della Fondazione era un dato consolidato, l’entità dell’ammanco, però, non è quella riferita dall’amministrazione». Cristina Conti sposta l’attenzione sulla relazione commissionata dall’amministrazione Ceccardi circa la situazione debitoria della Fondazione. «Intanto - premette la segretaria Pd - questo lavoro è stato pagato con soldi pubblici, poi, la relazione è stata scritta da un’azienda privata, che riporta al massimo tutte le criticità riscontrate proprio per tutelare chi si è trovato a sostituire il vecchio gestore dell’ente». Continuando l’analisi del rapporto, Cristina Conti sottolinea quel che l’azienda relatrice ha specificato in una nota. «L’azienda - prosegue Conti – dice che si è limitata alle procedure di verifica concordate con il committente. Poi, spiega che le limitate procedure svolte su richiesta dell’amministrazione, non costituiscono una revisione contabile del rendiconto della Fondazione. Forse, sarebbe meglio che l’amministrazione dicesse chiaramente qual è la situazione contabile del teatro, senza peggiorarla con lo scopo di dare addosso a chi l’ha preceduta.” Al termine della conferenza stampa hanno anche chiesto un chiarimento sulla prima nomina del consiglio di amministrazione della Fondazione Sipario Toscana e chiede il confronto. «A quanto riporta lo statuto - conclude Cristina Conti - per la nomina del nuovo Cda è stato utilizzato un procedimento errato. Come al solito l’amministrazione si è arroccata e non ha voluto dare spiegazioni in merito. Cascina ha bisogno di crescere e di essere governata. Forse è il caso di sederci a un tavolo tutti insieme e cercare di capire la reale situazione debitoria del teatro».

luca.doni