Il sogno di Delmas: dalla pista di atletica alla Nazionale di bob, vista Olimpiadi

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PISA e Provincia
Martedì, 2 Novembre 2021

Sangiulianese, 30 anni appena compiuti, nel 2013 e nel 2014 si era laureato campione italiano nei 100 metri. Poi la lenta discesa nei risultati, il reintegro in servizio nella Guardia di Finanza e la chiamata inattesa della Nazionale Italiana di bob. Un sogno ad occhi aperti: "Sono felicissimo. Voglio giocarmi al meglio questa grande opportunità"

Una storia vera, degna di un film o di un romanzo a lieto fine.

Da San Giuliano Terme, dopo i grandi risultati sulle piste di atletica leggera, Jose Delmas Obou, a 30 anni compiuti, vede per la prima volta all’orizzonte un traguardo prestigioso: i Giochi Olimpici Invernali di Pechino 2022.

Atleta della Fiamme Gialle, nel 2013 Delmas Obou aveva toccato il suo apice con il 10’’26 registrato nei 100 metri piani, con tanto di titolo italiano assoluto di specialità (conquistato anche nel 2014) e quello nei 60 metri indoor ottenuto nel 2015.

Pian piano, però, le prestazioni erano calate e complice anche l’età, il suo impegno in pista era diminuito fino alla cessazione dell’attività agonistica e al suo reintegro in servizio nella Guardia di Finanza nel 2018, colme finanziere.

Lo scorso inverno, invece, era arrivata inattesa la chiamata della Nazionale di bob, l’approccio con il mezzo, le selezioni superate, l’impegno sulle piste ghiacciate e l’integrazione nella squadra Azzurra per l’inizio della stagione agonistica e delle gare di qualificazione all’Olimpiade cinese.

Un sogno ad occhi aperti per Delmas Obou, lanciatissimo in questa nuova avventura da protagonista.

“Sono in ritiro con la Nazionale Italiana di bob – spiega - siamo partiti il 27 ottobre e resteremo qua fino a domenica 7 novembre. A metà mese inizieranno anche le prime gare ufficiali. Mi alleno e spingo sia il bob a 4 che quello a 2 posti. Per me è la prima stagione in questa disciplina, comprese le qualifiche e le Coppe. Al termine della passata, invece, avevo già fatto qualche discesa con il bob a 2”.

Da sempre atleta delle Fiamme Gialle, per Delmas Obou la velocità è sempre stata una cosa seria. Campione italiano nei 100 metri nel 2013 e nel 2014 (nel 2015 si era poi ripetuto nei 60 metri indoor ndr), sempre nel 2013, con il 10’’26 corso a Rieti, aveva anche ottenuto il suo miglior tempo in pista.
“È il motivo – prosegue - per cui mi hanno selezionato per il bob e per cui ho proseguito con tutte le candidature successive. La selezione della squadra Nazionale è stata fatta sulla capacità di “spinta” degli atleti. Siamo stati selezionati a Cesana Torinese (vicino al Sestriere), dove la Nazionale ha una pista da allenamento utile proprio a questo scopo. Lì c’è il “nerone”, un bob da allenamento che è usato in singolo per testare le spinte degli atleti”.

La squadra italiana di bob può ora contare su 12/14 atleti.
“Sì – conferma - tra questi ci sono sia i titolari che le riserve. Comunque ci muoveremo sempre tutti insieme per le diverse competizioni, questo per garantire gli eventuali ricambi”.

L’obiettivo della Nazionale Italiana di bob sono i Giochi Olimpici Invernali di Pechino 2022 in programma da venerdì 4 a domenica 20 febbraio.
“Con l’inizio della stagione ufficiale affronteremo tutte trasferte europee, questo per raggiungere il prima possibile la qualificazione a punteggio per le Olimpiadi cinesi. Una volta stilata la classifica, saranno poi selezioni gli equipaggi che andranno in Cina”.

In Europa saranno selezionate per i Giochi Olimpici Invernali 20 squadre nazionali, per un totale di 30 bob.
“L’Italia punta ad arrivare tre le prime 12 nazioni europee, per poi essere competitiva in Cina”.

Pisano, da sempre impegnato sulle piste di atletica leggera nella velocità pura, qual è stato l’impatto di Delmas Obou con il freddo e il ghiaccio delle piste da bob?
“È una disciplina che deve ancora entrare totalmente nelle mie corde. Ecco, per me non è un’attività naturale come la corsa. Però, credo che una volta dentro potrò davvero divertirmi. In questo sport anche il fattore adrenalinico è molto importante. Devo ammettere che alla mia prima discesa in pista ad Innsbruck, in Austria, mi sono esaltato. Qua si raggiungono i 150 chilometri orari. Sono stati bravi quelli della Nazionale Italiana. Mi hanno fatto scendere per due giorni di fila senza lasciarmi il tempo di ricredermi. Poi è subentrato l’agonismo e non mi ha più fermato nessuno”.

Delmas Obou sarà l’ultimo dei 4 atleti a montare sul bob, l’ultimo a spingere prima dell’inizio della discesa vera e propria.
“Per ora la mia posizione nel bob a quattro è quella del frenatore: l’ultimo a montare e quello deputato a rallentare una volta passato il traguardo”.

30 compiuti lo scorso 25 ottobre, Delmas Obou è da considerarsi un atleta nel pieno delle forze oppure no?
“Onestamente, più che vecchio, pensavo di essere stanco. Ed invece, grazie a questa nuova sfida, ho riscoperto tante nuove energie. Sono stato stimolato nel modo giusto. Da tre anni, dal 2018, ero fermo. Non praticavo più atletica leggera a livello professionistico e mi allenavo più da amatore che da altro”.

Sangiulianese, da tre anni Delmas Obou si era infatti trasferito a Verona per prestare servizio come finanziere. Poi, un po’ a sorpresa è arrivata la chiamata della Nazionale di bob.
“Sono stato ripescato – scherza -. Mi hanno chiamato per più motivi: la mia età, sono ancora giovane, e i buoni test fatti circa tre anni fa, quando ottenni dei bei tempi in velocità. È un investimento della Nazionale di bob su atleti che partivano dalla base di atletica, in previsione sia delle Olimpiadi cinesi che dei Giochi Invernali di Milano e Cortina del 2026”.

Delmas Obou, dopo tanto impegno nella velocità e tre anni dopo l’addio all’atletica leggera professionistica, potrebbe quindi gareggiare alle sue prime Olimpiadi. Una storia incredibile, lontanissima dai suoi pensieri fino a pochi mesi fa.
“Fino alla chiamata della Nazionale di bob – conclude - mai avrei pensato di potermi trovare ad affrontare questo percorso. Qua nell’ambiente sono stati molto bravi a stuzzicarmi. Prima mi hanno avvicinato, poi ricontattato altre tre volte, insomma, alla fine sono stato coinvolto nel progetto ed ora sono davvero contento di trovarmi qua. Come detto, puntiamo alle olimpiadi di Pechino e ad arrivare tra i primi dieci/dodici equipaggi nazionali. Un pensiero al podio, comunque, resta. Vogliamo raggiungere l’appuntamento olimpico belli competitivi, pronti. Vogliamo giocarci al meglio questa grande opportunità”.

carlo.palotti