"Io non la pago la vostra misera faida". Comune di Cascina al lavoro per Clet

Cronaca
Cascina
Martedì, 18 Ottobre 2022

Dopo lo sfogo social dello street artist che dovrebbe pagare più di 5 mila euro di multa, l'amministrazione cerca una soluzione al caso

Giovedì scorso Clet Abraham, artista francese conosciuto al pubblico come Clet, autore di incursioni ed interventi urbani, si era sfogato e con un lungo post aveva riportato l'incredibile vicende che lo lega a Cascina.

Città che durante l'amministrazione di Alessio Antonelli (era il 2015) lo aveva invitato a lavorare per le strade cittadine e che oggi, lo multa di oltre 5 mila euro per avere "imbrattato" con le sue opere diversi cartelli stradali (25 per la precisione).

Sulle tasche e la dignità artistica di Clet, nel 2022, pesano ben 25 raccomandate che con aggiunta di more per non avere saldato il dovuto, ad ora ammontano a 2.646,24 euro di ammende, raddoppiate proprio nei giorni scorsi sempre per il passare del tempo.

Dal 2015 sono però passate due amministrazioni, quella Ceccardi-Rollo e da ottobre 2020, quella guidata da Michelangelo Betti, che oggi cerca di correre ai ripari (anche se al momento deve ancora da capire cosa possa fare in concreto).

"Solo venerdì scorso - spiega Michelangelo Betti - abbiamo scoperto che questa vicenda era ancora aperta. Sono passati oltre sette anni e stiamo cercando di ricostruire i vari passaggi, sin dall'inizio".

"Non si tratta di una ricomposizione semplice - continua il primo cittadino di Cascina - ma vogliamo vedere cosa possiamo fare e, in effetti, se possiamo fare qualcosa. Probabilmente, appena chiarito il quadro, incontreremo anche Clet o un suo delegato".

Da parte del Comune di Cascina, quindi, l'impegno a prendere in mano la situazione e ad incontrare Clet, che a nostro avviso, forse, si guarderà bene da rimettere piede in città. Una città, Cascina, che a suo parere (e giustamente aggiungiamo noi) lo ha messo letteralmente "in trappola".

 


Scriveva Clet giovedì 13 ottobre

Sette anni fa esatti (26 settembre 2015) sono stato invitato dal comune di Cascina, provincia di Pisa, a lavorare per le strade della cittadina insieme a diversi colleghi nell'ambito di un festival dedicato alla street art. Qualche tempo dopo ho ricevuto 25 raccomandate per 25 multe separate, una per ogni cartello su cui avevo lavorato, da parte della Polizia Municipale locale.

Come è facile immaginare sono rimasto piuttosto sbalordito, vengo invitato per poi essere multato? Cos'è una specie di trappola?!

Parlando però con l'amministrazione comunale del tempo sono stato espressamente rassicurato che si trattava di un incidente "diplomatico" fra l'amministrazione e il comando della Municipale ed io, in ogni caso, avevo avuto un'autorizzazione, il comune avrebbe risolto la faccenda.

Quindi mi sono tenuto le multe ricevute così come un ricordo di un amorevolissima lite burocratica della quale ero temporaneamente diventato capretto sacrificale (ma chi sa quale lotta al potere si nascondeva dietro a questa manipolazione ?!!).

Sorpresa, sorpresa qualche settimana fa ricevo un'ingiunzione di pagamento, con mora e tutto, 2646.24 euro, che raddoppierà domani se non pagherò per i famigerati 25 cartelli su cui ho lavorato.

Oggi dallo studio abbiamo contattato la Muncipale di Cascina ed il Comune, sono stati tutti molto cortesi, va detto, e sono in attesa di nuove da parte loro. Gli avvocati mi dicono che nel frattempo dovrei pagare almeno in attesa dell'evolversi della situazione, perchè a quanto pare legalmente non sono così tutelato come ci si potrebbe immaginare.

Io ci credo nella giustizia ma non in quella su carta bollata, io credo nella giustizia e per questo sono qui a scrivere, ancor prima di una nuova discussione con chi di dovere, perchè non ci sto a rimanere in attesa con una responsabilità sulle spalle che non è mia.
Di una cosa potete stare sicuri:

Io non la pago la vostra misera faida.

carlo.palotti