La replica di Taverniti a Freggia

Sport
Lunedì, 1 Agosto 2016

Di seguito la replica dell'avvocato Taverniti che risponde alla lettera aperta che il vicepresidente Freggia ha pubblicato ieri sera sul proprio profilo facebook.

Caro Giancarlo,

come sai, non ho partecipato all'incontro di Gallarate di cui Tu sei stato, su indicazione di Gattuso, il promotore. Tuttavia rispetto ai punti da Te sollevati, ritengo necessario precisare quanto segue:

-    Il nuovo Consiglio di Amministrazione, frutto dell'incontro di Gallarate, è stato designato venerdì 8 luglio e si è riunito a Pisa il lunedì successivo con l'obiettivo di affidare ad ogni Consigliere delle deleghe specifiche che, su proposta del Presidente, avrebbero dovuto essere le seguenti:

·         Freggia: Vicepresidente e delegato a tutti i rapporti locali e regionali;

·         Minghetti: legale e marketing;

·         Tambone: settore giovanile e settore sportivo unicamente per le verifiche contrattuali e quale supporto al Direttore Lucchesi che, insieme all'allenatore Gattuso, aveva carta bianca, nei limiti del budget imposto dalla Lega B, per tutto quanto riguarda la prima squadra ed il relativo staff tecnico;

·         Taverniti: questioni interne societarie e non sportive.

Rispetto a queste ipotesi, l'unica voce dissonante è stata la Tua che hai richiesto per Te la delega per la prima squadra destando unanimi perplessità non solo tra i consiglieri e riscuotendo anche il diniego dello stesso allenatore.

Confermo che è stata una scelta della Società affidare al Dr. Tambone,      giovane dirigente stimato a livello nazionale, la gestione del settore giovanile e con questa sfida si misurerà e se ne valuteranno i risultati.

Per quanto mi riguarda, ho unicamente mantenuto l'incarico che ho sempre avuto, quello di firmare in caso di assenza del Presidente. Ogni mia decisione in questa fase è stata assunta coordinandomi con i membri del C.d.A. competenti per materia, per le urgenze con Sabatini, Tomei, Baffa e Belli e soprattutto con il Direttore generale Lucchesi con il quale oggi siamo fuori Pisa nell’intento di garantire una qualificata guida tecnica alla squadra già, se possibile, dal prossimo 3 agosto.

-    La scorsa settimana era stata programmata una riunione, slittata a mercoledì 3 agosto per indisponibilità degli interessati, con il Dr. Chiarioni, qualificato commercialista di Bologna conosciuto grazie a Lucchesi, con il Dr. Fogliamanzillo, che ha dato un contributo essenziale per evidenziare in sede Covisoc l'enorme lavoro di ripianamento compiuto e con il Revisore Unico, Dr. Moretti, che in questi complessi mesi non ha mai fatto mancare il proprio supporto. Riunione finalizzata all’affidamento proprio al Dr. Chiarioni del compito fondamentale di redigere il budget 30 giugno 2016/30 giugno 2017.

Questo è un atto primario che deve tener conto di alcuni vincoli imposti dalla Lega B ed in primis quello di non poter spendere come società per il parco giocatori un importo superiore al contributo che verrà erogato dalla stessa Lega B. Quindi se l'A.C. Pisa 1909 dovesse spendere più di 3.750 anche i contributi della Lega B verranno ridotti per l'eccedenza di spesa effettuata. Compito del dottor Chiarioni, che ci auguriamo voglia portare avanti, è quello di redigere con tutti noi un budget che, tenendo conto dei ricavi stimati, faccia chiudere per la prima volta non in negativo il conto economico della Società.

La puntualità dei pagamenti relativi al settore sportivo come quelli relativi agli adempimenti fiscali e previdenziali, è stata ed è garantita dalle fideiussioni presentate e se è vero che non tutti i pagamenti a fornitori ed al personale non sportivo sono puntuali è altrettanto vero che, rispetto al recente passato, si sono fatti passi da gigante e che soprattutto alla squadra sono stati garantiti comfort e prestazioni accessorie da categoria superiore. Ciò grazie allo straordinario contributo dato dal Direttore con il nostro pieno sostegno. 

      Oggi abbiamo superato le criticità finanziarie e consolidato una Società che      non vive più nell'emergenza. L'obiettivo a cui miriamo insieme al revisore unico ed ai consulenti citati è quello di fare in modo che al termine di quest'anno sia stato acquisito un metodo di programmazione che consenta di      evitare shock come quello comunemente condiviso per la rincorsa alla     fideiussione quando quella bulgara è sembrata inidonea.

Caro Giancarlo, manifesto la mia coerenza considerandomi un semplice   marinaio di questo vascello che forse, proprio per il vissuto così sofferto, amiamo sempre di più. Impegnerò, come vedo fare a tanti altri di noi, ogni       mia energia non solo perché il vascello navighi in acque sicure ma perché abbia un grande successo. Cerchiamo di farlo insieme

      Vincenzo Taverniti

massimo.corsini