L'allarme dei commercianti per il ponte di Cascina-Lugnano, finisce sugli schermi della Rai

Cronaca
Vicopisano
Venerdì, 12 Aprile 2019

La chiusura del ponte che unisce Cascina a Lugnano e la conseguente protesta dei commercianti sbarca davanti alle telecamere della Rai regionale

La vicenda del Ponte di Lugnano ha acceso le telecamere della televisione di stato. Il Tg regionale della Rai ha effettuato due collegamenti in diretta dal ponte che collega Cascina e Vicopisano con l'inviata Rai Cristina Benedetti e un ampio servizio nel TgR serale sono andati in onda nella giornata di oggi per documentare una vicenda che continua a far discutere.

Soprattutto i commercianti e gli imprenditori della zona, estremamente preoccupati dalle conseguenze di una chiusura totale di quella che di fatto è una infrastruttura strategica. Il prefetto ha voluto che i lavori iniziassero prima rispetto al cronoprogramma previsto a suo tempo dalla provincia, che per questo ha anticipato al 26 maggio la chiusura a senso alternato del ponte. Ponte che da metà giugno sarà off limits al traffico veicolare (già da molto tempo lo è per i mezzi pesanti) per un periodo di tempo non inferiore alle 14 settimane. Tanta la preoccupazione dei commercianti, così bene espressa dalle imprenditrici intervistate nel corso della trasmissione mattutina Buongiorno Toscana, Veronica Franchi e Martina Del Moro: «Abbiamo fatto investimenti importanti e assunto nuove persone, la chiusura del ponte ci mette in una condizione di estrema difficoltà», ha detto la prima, mentre la seconda «ha rivendicato la necessità di poter continuare a lavorare per mantenere la clientela e non rischiare di chiudere dopo oltre 50 anni».

Davanti alla telecamera del TgR il presidente dei commercianti di Lugnano Luigi Cecchi ha snocciolato alcuni numeri impietosi: «rappresentiamo uno degli insediamenti produttivi più importanti, con un giro d'affari superiore ai 210 milioni di euro e più di mille persone impiegate. Se non verrà accolta la nostra proposta di ponte alternativo, si perderanno affari per oltre 70 milioni di euro e 300 posti di lavoro».

“Una catastrofe economica” la sottolineatura a telecamere accese del funzionario di Confcommercio Luca Favilli, mentre anche Rachele Moretti ha voluto ribadire che «i soldi e i tempi per realizzare il ponte alternativo ci sono». Inequivocabili le parole del direttore di ConfcommercioPisa Federico Pieragnoli: «Respingendo il nostro concreto e fattibile progetto di ponte alternativo, provincia di Pisa e prefetto si assumono in pieno la responsabilità di una scelta che avrà conseguenze disastrose sul piano economico, colpendo sia le aziende che i tanti lavoratori di questo territorio».

redazione.cascinanotizie