"Le Artiviste in mostra" presso Il Circolo La Staffetta di Calci

Eventi e Tempo libero
Calci
Venerdì, 11 Marzo 2022

Artisti e artiste calcesane che riflettono sull'8 marzo, con le loro opere in esposizione dal 12 marzo, inaugurazione alle ore 18:00, presso il circolo la Staffetta a Calci

Siamo un gruppo di donne e uomini che vive a Calci, accomunate dall’interesse per l’arte e per la difesa dei diritti delle donne.
Per questo 8 marzo 2022 vogliamo proporre una riflessione collettiva su come ci toccano, quotidianamente, gli stereotipi di genere nell'essere donna, nell'essere uomo, nell’essere una persona. Siamo andatə a ricercare quei pensieri personali e frasi appiccicate da altrə, che tuttə abbiamo subito. Questa ricerca rappresenta il luogo di incontro nel quale ci siamo ri-trovatə e confrontatə nella creazione artistica.
Sabato 12 marzo 2022 vogliamo invitarvi alla mostra delle opere realizzate in questo ultimo anno presso il birrificio di Calci La Staffetta, vernissage con aperitivo.
Come ti senti, in quanto donna, quando ti viene detto: “lascia stare, sono cose da maschi!”; quando senti dire: “a chi l’avrà data per essere arrivata fino a lì?”; quando capisci di piacere soltanto quando “sei carina e accomodante”?
Come ti senti, in quanto uomo, quando qualcuno ti dice che devi mostrarti sempre forte, che un uomo non piange e non può mostrare emozioni, né prendersi cura dell’altro?
Come ti senti, in quanto queer, quando qualcuno ti dice che sei sbagliatə perchè non rientri nel binarismo e ti viene detto come invece dovresti essere, come dovresti comportarti, nonostante tu non ti riconoscə in nessuna categoria di genere?
Per il modo in cui viene costruito, lo stereotipo finisce con il cristallizzare l’immagine di molteplici realtà che sono, invece, in continuo movimento.
Per questo motivo non possiamo sentirci rappresentatə dagli stereotipi di genere; al contrario, lo stereotipo, ci fa sentire dentro una gabbia, dentro una categoria definita dalla cultura in cui viviamo e che non lascia spazio all’autenticità di ognuno, condizionandone l’espressione.
“Il problema degli stereotipi non è tanto che sono falsi, ma che sono incompleti. Trasformano una storia in un’unica storia”. (Chimamanda Ngozi Adichie)
Questo unico racconto ci cade addosso, impone regole comportamentali e aspettative sociali che mortificano e destabilizzano, incrementando le disuguaglianze di genere.
Le parole possono essere affilate, umilianti, e costringere in precisi ruoli, oppure essere inclusive e costruttive.
Abbiamo intagliato queste frasi affilate su lastre radiografiche anonime. La radiografia è una tecnica che permette di avere una visione della struttura ossea di un individuo, una visione avulsa da componenti esterne e da caratterizzazioni di genere. Queste lastre, che fanno da supporto all’opera, mostrano corpi indefiniti, ai quali è impossibile attribuire categorie di appartenenza.
Così come vorremmo essere considerat*: individui con le proprie peculiarità, ma non definibili da categorie prestabilite.
Le frasi incise sulle radiografie sono trasferite, per mezzo di gesso, su strada.
La strada, come luogo che collega diversi spazi. La strada come attraversamento, come percorso, come passaggio, come trasformazione. Come punto d’incontro tra le persone.
Il gesso è un materiale effimero, che dopo essere stato calpestato pian piano sparisce, cosi come speriamo succederà per gli stereotipi.

redazione.cascinanotizie