Leopolda, oltre 500 persone alla cena di solidarietà

Cronaca
PISA e Provincia
Venerdì, 15 Marzo 2019

In tantissimi dicono no alla conversione della Leopolda da spazio associazionistico a mercato al coperto. La cena di solidarietà è stata un successo

Una grande fetta della Pisa inclusiva, legata al mondo delle associazioni ha raccolto l’appello della casa della Città Leopolda. Erano oltre 500 (e molti altri sono intervenuti successivamente) le persone che ieri sera hanno partecipato alla cena di sostegno per mantenere in vita questo spazio vitale per le associazioni. È stata una dimostrazione di concreta e sincera partecipazione alla campagna di raccolta fondi lanciata dalla Casa della Città Leopolda per rispondere all’ultimatum del Comune di Pisa che ha chiesto di saldare entro il 15 marzo il canone concessorio 2018 di 103.594,13 Euro. Il debito è dovuto al mancato stanziamento del contributo comunale del 2013, che ha determinato un ritardo di un anno nel pagamento dei successivi affitti.

«Il messaggio emerso dalla campagna di questo mese è chiaro: la città non vuole perdere la Leopolda e quello che rappresenta, dicono dalla Casa della Città Leopolda. Tantissimi cittadini hanno offerto sostegno, sottoscritto la petizione on line e cartacea, donato preziosi contributi e partecipato all’evento conclusivo di mercoledì 13 marzo, rendendo possibile ottenere un risultato straordinario, su cui in pochi avrebbero puntato alla vigilia. La cifra richiesta dal Comune è stata raggiunta: raccogliere un importo così alta in un mese, senza alcuna attività preparatoria, rappresenta un risultato prezioso, che mette in risalato le potenzialità aggregative della Leopolda e l’importanza del lavoro svolto dalle realtà associative».

Le associazioni della Casa della Città Leopolda si augurano che il Comune di Pisa possa ora rispondere positivamente alla richiesta di dialogo in modo da poter approfondire la conoscenza delle funzioni svolte dall’antica stazione ferroviaria ottocentesca e riflettere sulle sue possibilità di valorizzazione e potenziamento.

Anche la consigliera regionale Alessandra Nardini non ha fatto mancare il proprio sostegno: «Tra le sciagure che la giunta Conti abbatte quotidianamente su Pisa, scrive Nardini, c'è l'idea di trasformare la Leopolda, uno spazio di socialità, cultura e aggregazione, riconquistato dalla città dopo una battaglia civile straordinaria, in un mercato coperto.
Il Comune, strumentalizzando una morosità modesta, negando il sostegno al programma di attività che il bando prevedeva e senza cercare alcuna mediazione, vuole rescindere l'accordo in essere.
Negli anni hanno trovato spazio in quell'area decine di realtà e di iniziative. Continuerò a sostenere con ogni sforzo la difesa della funzione della Leopolda.
Ieri sera eravamo in tantissime e tantissimi alla cena di sostegno. Insieme a tutta la città, al mondo della Cultura, alle associazioni, alle forze politiche e sociali continueremo a ribadire la nostra posizione: "Basta agguati a chi promuove la Cultura. Non vi faremo desertificare Pisa».

 

massimo.corsini