Luminaria, via i tavolini dei bar dalle 17, il no di Confesercenti

Cronaca
PISA e Provincia
Giovedì, 13 Giugno 2019

Confesercenti critica sull'orario di rimozione  dei tavolini per la luminaria

Anche quest’anno il Comitato dell’ordine pubblico ha imposto alle attività di somministrazione la rimozione dei tavolini e delle sedie se si trovano in quelle arterie che sono indicate come vie di fuga e tra queste l’asse commerciale Corso Italia-Borgo.

In queste ore le attività di somministrazione situate nella “zona rossa” hanno ricevuto la lettera della Sepi che comunica l’obbligo di rimozione solo di tavoli, sedie ed eventuali ombrelloni dalle 17 di domenica 16 alle 5 di lunedì 17.

«Ancora una volta decisioni che riguardano le attività commercialispiega  Francesco Mezzolla, nuovo responsabile del centro storico di Confesercenti Toscana Nordsono state prese dal Comitato dell’ordine pubblico senza coinvolgere o quanto meno ascoltare le associazioni di categoria. Purtroppo questa è una regola: basta citare l’ultimo esempio di Canapisa. L’ultimo incontro con la nostra presenza risale al 2017 in un momento delicato a seguito dei fatti di Torino. La situazione attuale, anche alla luce della nuova circolare del ministero che distingue tra le manifestazioni statiche e itineranti, si poteva alleggerire alcune prescrizioni. Non mettiamo assolutamente in discussione le questioni legate alla sicurezza – precisa ancora Mezzolla -, ma chiediamo che siano applicate con buon senso. Togliere i tavolini ad un pubblico esercizio in questo periodo è un evidente danno economico come ci hanno evidenziato i colleghi che si sono immediatamente rivolti alla nostra associazione una volta ricevuta la lettera della Sepi. Ci chiediamo perché la restrizione debba scattare alle 17, quando poteva benissimo essere posticipata alle 20 visto che la Luminara si svolge di sera”. La conclusione del responsabile centro storico: “Secondo noi ci potrebbero essere margini anche per modificare questa decisione in vista di domenica. E comunque chiediamo ufficialmente, e per l’ennesima volta, che la prefettura quando prende decisioni le cui conseguenze ricadono sulle attività commerciali ascolti anche le associazioni di categoria».

redazione.cascinanotizie