A Natale le Acli di Pisa e Lucca "studiano" le povertà

Cronaca
PISA e Provincia
Mercoledì, 27 Dicembre 2023

Il tradizionale scambio di auguri delle Acli provinciali di Pisa e Lucca quest’anno si è trasformato anche e soprattutto in un momento di riflessione

A partire dal “Report sul disagio economico e sociale nel territorio pisano”, curato dall’Istituto di Management della Scuola Sant’Anna per conto della Fondazione Pisa. Lunedì scorso, nell’auditorium di Palazzo Blu, prima la presentazione dello studio da parte del gruppo di ricercatori, coordinato dal professor Andrea Piccaluga. Poi la divisione in sei gruppi di lavoro, animati dagli stessi ricercatori, che hanno messo al centro la fragilità minorile e la povertà occupazionale. “Gli obiettivi? Erano molteplici – spiega il presidente Andrea Valente -: in primo luogo prendere consapevolezza della complessità della povertà, sempre più cronica e plurale. Poi puntare con forza e convinzione, sulla logica dell’animazione più che sull’assistenzialismo, e sul lavoro di rete perché – continua – c’è sempre più bisogno di creare comunità e far sentire le persone parte di una comunità capace di accompagnare i più fragili e perché, per fare questo, è fondamentale rifuggire da ogni pretesa di autoreferenzialità collaborando con tutti gli altri attori che operano in modo complementare nel territorio”.

Dopo la visita degli aclisti pisani a “Le Avanguardie”, la mostra in corso a Palazzo Blu fino al 7 aprile. Quindi il brindisi con la consegna della strenna natalizia a tutti i dipendenti e collaboratori. Doni dal contenuto etico e veicolo di un messaggio: dalla shopper natalizia realizzata dalla sartoria sociale “Punto e a capo”, progetto ideato da Acli, insieme ad Aforisma e Arnera negli spazi Ikea di Pisa per dare un lavoro dignitoso a soggetti fragili, al puzzle che il Commissariato di Terrasanta della Toscana, insieme a Clementoni, ha voluto realizzare per celebrare gli ottocento anni del presepe di Greccio, realizzato da San Francesco, il cui ricavato andrà a sostegno di alcune realtà caritative di Betlemme, passando per “La principessa IA”, la favola scritta da una cliente del patronato Acli, nei periodi più acuti della chemioterapia, per far vivere ai nipoti la sua malattia in modo più sereno e il cui ricavato è stato devoluto alla Fondazione Arco che sostiene le attività di ricerca e formazione del Polo oncologico dell’Azenda Ospedaliera Pisana, fino ai prodotti di pasticceria artigianale “pizzo free”, acquistati presso l’associazione “Chiodofisso” di Perignano a sostegno dei negozi e delle imprese che hanno detto “no” al pizzo.
 

redazione.cascinanotizie