No del Comune alla moschea: "Spazi di culto e convivenza civile", comunicato Psi

Politica
PISA e Provincia
Sabato, 26 Gennaio 2019

Il Partito Socialista Italiano è convinto che la comunità musulmana pisana, al pari delle altre comunità religiose, abbia diritto a dotarsi di un proprio spazio di culto, come previsto dalla Costituzione repubblicana

A Pisa il luogo ove realizzare tale spazio per la comunità islamica era stato individuato dalla precedente Giunta, in un’area contigua alla via del Brennero, nel quartiere di porta a Lucca, che, acquistata dalla comunità islamica, è stata oggetto di un progetto edilizio che avendosuperato gli esami di conformità, risulta sia stato in condizioni di ricevere il permesso di costruire già prima delle elezioni del marzo 2018.

La Giunta comunale, scaturita dalle ultime elezioni, ha fatto dell’impedimento alla realizzazione di una struttura per il culto islamico (moschea) una ripicca, giustificata dietro il debole paravento d’improvvisi problemi di carattere ambientale e urbanistico che riguarderebbero l’intero quartiere di Porta a Lucca, ma in realtà a discriminare ora una religione.

I socialisti pisani ritengono che un atteggiamento di chiusura e di scontro con la comunità islamica pisana e non solo, sia un atto politico irresponsabile, semplicistico e culturalmente “aggressivo”, oltre che, in questa situazione, contrario al diritto tende a indebolire leposizioni più responsabili di quella comunità, a vantaggio degli orientamenti più radicali.

I socialisti pisani che non ritenevano e non ritengono il sito di via del Brennero adatto all’insediamento di un centro di culto e culturale, quale che sia la confessione religiosa ospitata, per la posizione prossima a una viabilità di collegamento con la città, la vicinanza al mercato bisettimanale e la forma disorganica dell’area, credono che sia opportuna la ricerca di una diversa soluzione, condivisa, che consenta la realizzazione di quanto richiesto dalla comunità islamica pisana in una nuova localizzazione urbana e che non determini costi aggiuntivi a carico né di quella comunità né della cittadinanza pisana.

In ogni caso i socialisti ritengono che una rinnovata intesa sulla realizzazione del centro di culto islamico debbaessere accompagnato da un impegno formale di quella comunità al rispetto della Costituzione e delle leggi dello Stato italiano, in modo da eliminare la percezione di dubbi sulle fonti di finanziamento e di pericolo o d’insicurezza che si è diffusa in ampia parte della popolazione.

Il segretario provinciale,
Carlo Sorrente

redazione.cascinanotizie