"Ora basta o finiamo ancora su Striscia la Notizia", Giancarlo Freggia della Paim contro Ceccardi e Rollo

Cronaca
Cascina
Mercoledì, 11 Dicembre 2019

Una lunga e decisa lettera di Giancarlo Freggia della Paim, torna a mettere in luce la vicenda, a quanto pare mai risolta, dell'asilo "Il Caramello" a Navacchio di Cascina. Un "ORA BASTA" rivolto sia all'ex sindaca Ceccardi che all'attuale sindaco reggente Rollo ed un altro fronte si apre per la maggioranza leghista di centro destra.

SONO PASSATI 3 ANNI E MEZZO, ORA BASTA!!!
L’ho detto ma lo ripeto onde evitare che qualcuno in comune dica che non ero stato chiaro:
Se entro la fine del mese non trovate una soluzione seria per il nido “il caramello” finiamo tutti nuovamente su striscia la notizia!!!
È dal giorno dopo il suo insediamento (2016) che fa di tutto per far chiudere questo asilo e Chi a suo tempo non si adeguò agli ordini, come il suo assessore alla cultura, fu costretto a dimettersi per non essere complice di un atto così assurdo.
Oggi, il suo degno erede continua ad ignorare il problema. Da diversi anni siamo in balia del loro celeberrimo pressappochismo, e nonostante Paim paghi 3.790 euro al mese a titolo di “Indennità di occupazione” non risultiamo ancora contrattualmente e legalmente in regola.
All’inizio dell’assurda vicenda, mi dissero che dovevo andarmene da lì, solo perché, secondo loro, chi era al governo del comune prima della Lega, mi aveva fatto un “regalo” assegnandomi lo spazio “gratuitamente”.
NIENTE DI PIÙ FALSO!!!
Chi c’era prima di loro mi chiese, semplicemente, se potevo farmi carico dei dipendenti della piccola società che stava gestendo all’epoca quella struttura, perché per problemi economici a breve avrebbe chiuso.
Nonostante tutta l’operazione fosse palesemente antieconomica accettai ugualmente. Subentrai nell’attività, garantendo, ai dipendenti il posto di lavoro, e alle poche famiglie che usufruivano già del servizio, la possibilità di continuare a mandare i propri figli a scuola.
Il rilevare l’attività comportò però anche l’adeguamento strutturale dell’immobile perché allora l’asilo era completamente fuori norma, e Paim e solo ed ESCLUSIVAMENTE Paim, senza nessun contributo da parte della pubblica Proprietà, fece un investimento di oltre 200 mila euro per adeguarlo alle normative vigenti (quindi alla grazia del “gratuito” cara mia sindaca).
Dopo essersi resi conto, loro malgrado, che non c’erano gli estremi per farmi chiudere, mi dissero che potevo continuare a svolgere l’attività, ma avrei dovuto pagare un affitto... e io di buon grado accettai! (in fondo era la proposta che gli feci pubblicamente e che loro allora respinsero).
Dopo qualche mese però ci ripensarono e, cambiando le carte in tavola, mi dissero che non avrei più dovuto pagare l’affitto ma che insieme ai loro tecnici avrei dovuto individuare un terreno di proprietà del comune nel quale la paim si sarebbe dovuta far carico di costruire un nuovo asilo, e tutto questo perché improvvisamente “qualcuno” in comune si era reso conto che quell’immobile serviva urgentemente al comune per svolgere altre attività molto più importanti di un nido. Nonostante iniziassi davvero a pensare che mi stessero prendendo in giro, accettai anche quella ennesima proposta pur di arrivare alla fine di quella sceneggiata! Quindi uscito dal comune dissi tra me e me: vabbè, vada per la realizzazione di una nuova struttura!
I giorni a seguire parlai con le banche, con i costruttori con gli architetti, mesi di studio del territorio per l’individuazione dell’area, ma... improvvisamente, come in un film già visto e rivisto, per l’ennesima volta ci ripensarono. Mi convocarono per dirmi che forse sarebbe stato meglio tornare all’ipotesi di un affitto perché nel frattempo si erano resi conto che l’immobile non serviva più al comune. Sembrava tutto una barzelletta ma in realtà era un vero dramma!!! Oramai mi avevano messo alle corde, da una parte la voglia di mandarli tutti affa... dall’altra la responsabilità di dover tutelare 15 dipendenti e 75 bambini. Decisi di accettare nuovamente il loro cambio marcia, nonostante avessi le scatole veramente piene di tutta questa pantomima; anzi in realtà per cercare di porre fine a questa assurda vicenda gli feci una nuova proposta: proposi l’acquisizione dell’immobile a 800 mila euro. (Ad oggi Sono ancora in attesa della loro risposta!)
Ricademmo quindi nella solita sorta di “sonno temporale” E Dopo i soliti mesi di silenzio assordante, un giorno mi fu comunicato che c’era un nuovo cambio di rotta, non più affitto diretto alla Paim, ma un bando pubblico di gara per L’assegnazione dell’immobile.
A quel punto dissi: “fate un po’ come cavolo vi pare!!!” gli feci però notare che nessuno avrebbe partecipato alla gara, neppure Paim, per il semplice fatto che l’immobile è si di proprietà del comune, ma l’accreditamento del nido è esclusiva di paim, quindi non poteva essere d’interesse per nessuno! comunque presi atto del loro ennesimo “stravagante” ripensamento, e decisi di non assecondarli più! decisi, in accordo con il mio consiglio di amministrazione, di non partecipare alla gara!
Non fummo i soli a fare quella scelta; la gara andò completamente deserta (È brutto dirlo ma ve l’avevo detto)
Ma secondo Voi che state leggendo, Dopo che il bando andò deserto, si arresero all’evidenza di aver sbagliato? Assolutamente no!
Con l’arroganza Tipica di chi si sente “Unto dal Signore” anziché fare un passo indietro fu dato ordine di indire una nuova gara di appalto, poi un’altra ancora, ma tutte andarono completamente deserte!!!
Oggi a distanza di oltre 3 anni e mezzo,15 dipendenti e 75 bambini Vivono in un clima di continua precarietà, in una situazione di caos generale e questo solo perché, come accaduto per La Cooperativa "Chez nous... le cirque” nessuno dei due sindaci (quella uscente e quello entrante) vuole ammettere di aver fatto a suo tempo una enorme cazz..a, e quindi nessuno dei due cerca di porvi rimedio.
ORA PERÒ BASTA! dopo 3 anni e mezzo ( non uno o due mesi) di prese in giro, dopo 3 anni e mezzo di continue angherie, mi sento leggermente autorizzato a dire:
cara ex sindaco e caro sindaco reggente, ci avete rotto!!!
E siccome tutto quello che ho appena scritto può essere da me ampiamente documentato, (ho solo omesso qualche ulteriore e imbarazzante situazione, che vedremo di affrontare nelle sedi opportune) Se entro la fine di questo anno non avete ancora trovato una soluzione LEGALE a questa paradossale e assurda vicenda, finiamo nuovamente tutti su striscia la notizia.
ORA BASTA!

luca.doni