Ordinanze malamovida a Pisa simbolo dell'ossessione per il pugno di ferro

Cronaca
PISA e Provincia
Lunedì, 8 Ottobre 2018

Entrano in vigore oggi le tre ordinanze "malamovida" firmate dal sindaco Michele Conti (leggi qui). Articolo Uno mostra tutte le sue perplessità al riguardo: «L’ossessione di questa amministrazione nel voler dimostrare ai cittadini il pugno di ferro  a tutela del decoro urbano e della sicurezza è tale da farle ignorare che le condotte che generano degrado e disagio per i cittadini del centro storico sono già punite da leggi dello stato: disturbare con schiamazzi la quiete ed il riposo notturno delle persone è reato, così come abbandonare rifiuti per strada o urinare nei vicoli costituisce illecito amministrativo.

Ma veramente si vuole far credere che aggiungere a questi divieti anche quello di sedersi a mangiare un gelato sui gradini della statua di Garibaldi o a fare due chiacchiere sugli scalini delle logge di Banchi farà sentire tutti i cittadini più sicuri e renderà Pisa una città più vivibile e decorosa?

Le ordinanze “antidegrado” sono animate da una volontà unicamente repressiva, che avrà invero come unico obiettivo quello di nascondere l’incapacità del sindaco e della giunta di porre in essere misure reali di riqualificazione sia del centro che delle periferie

La prevenzione è l’unico strumento realmente efficace per rendere le città più vivibili e più vive, ma per fare prevenzione ci vuole prima di tutto la capacità di progettare, partendo dai reali bisogni dei territori e delle persone che li abitano, ascoltando i cittadini, investendo risorse.

Sarebbe bastato anche poco: perché anziché “vietare” non si è pensato di migliorare l’illuminazione pubblica in alcuni vicoli, intensificare la pulizia delle strade e delle piazze del centro, installare più panchine e nuovi bagni pubblici, migliorare in alcune zone l’arredo urbano?

Si sa, gli spot e la propaganda non costano niente, né soldi né fatica: sono solo una pennellata di vernice sulla facciata di una amministrazione che non ascolta, non costruisce, non progetta, semplicemente vieta.

p.s. Mentre le istituzioni universitarie si sono immediatamente pronunciate in merito al vergognoso episodio di violenza di qualche sera fa subito dalla coppia di ragazzi in centro storico, abbiamo dovuto aspettare più di 48 ore per leggere le parole del Sindaco. Apprezziamo lo sforzo, ma questa reticenza, confrontata con altre roboanti prese di posizione in merito ad episodi di micro criminalità, rischia di assumere il significato di voler utilizzare due pesi e due misure di fronte ad un gesto gravissimo di omofobia. Leggendo il comunicato poi traspare una certa difficoltà da parte del Sindaco: si insinua una polemica sulla visibilità avuta dalla vicenda sui giornali e si precisa che questa Amministrazione tutela tutti, anche coloro che contestano le sue scelte. Dobbiamo quindi dedurre che due persone dello stesso sesso che si amano contrastano le scelte dell’Amministrazione?» 

redazione.cascinanotizie