Partito Democratico e Partito Comunista all'attacco della giunta Leghista
Anche il Partito Democratico si schiera contro la sfilata militare predisposta in Corso Matteotti a Cascina. "Cinquanta sfumature di inadeguatezza, scrivono dal PD. In poco meno di due anni l'amministrazione comunale cascinese ha inanellato una già lunga serie di episodi imbarazzanti. A tutti i livelli. La sfilata dei mezzi nazisti nei giorni della celebrazione della Liberazione dell'Italia è solo l'ultimo della serie. Il vero problema è che la destra cascinese non sembra in grado di fare i conti con la storia. In ogni ricorrenza gli amministratori comunali trovano spazio e modo per iniziative e affermazioni divisive. Si tratta di una strategia insensata, che punta a una lettura degli eventi. Una lettura che mina le basi della democrazia del paese".
"L'inadeguatezza, prosegue la nota, sul piano valoriale si affianca comunque ad un'altrettanto marcata inadeguatezza sul piano del governo e dell'amministrazione del territorio. I mezzi delle SS sfileranno in un comune che ha perso la capacità di lettura del futuro, dato che nessun progetto a lungo termine è stato attivato da questi amministratori. Vedremo quale sarà la situazione delle scuole negli anni a venire".
Gli interventi avviati, concludono i Dem, paiono abbandonati come il nuovo distretto sanitario di Sant'Anna, consegnato al Comune a settembre 2016 e ancora chiuso. Anche il tanto decantato "decoro" è del tutto svanito dall'agenda degli amministratori. O forse per dare maggior concretezza alla rievocazione storica gli amministratori hanno voluto trasformare il verde urbano in macchia selvatica, in modo da poter avere uno spazio scenografico per far svolgere i rastrellamenti ai nazifascisti.
Non solo PD, anche i l'ala giovanile, i Giovani Democratici hanno preso posizione: “Come Giovani Democratici condanniamo con forza l’iniziativa del Comune di Cascina organizzata dall’associazione “Ultimo fronte 1945” dal titolo “1944. Quando passò il fronte…” prevista per il 27 aprile. È impensabile far passare per una rievocazione storica quella che è, nei fatti, una parata militare che prevede l’esposizione di simboli delle SS con caratteri gotici a sfondo nero. Iniziative del genere segnano un contrasto stridente con le celebrazioni tenute in questi giorni in tutta la provincia di Pisa, per ricordare il valore e l’importanza storica della Resistenza e della Liberazione dal nazifascismo. Per questo, appoggiamo la richiesta fatta alla Prefettura di Pisa di vietare lo svolgimento di una manifestazione apologetica che offende la dignità e la storia politica di tutti coloro che hanno combattuto in passato per garantire la libertà alle generazioni future”
Molto dura anche una nota stampa della Federazione di Pisa del Partito Comunista: "Lo show che la sindaca Ceccardi e l’amministrazione leghista di Cascina hanno permesso di attuare nella settimana della Festa della Liberazione è un atto vergognoso, anticostituzionale, irrispettoso verso chi ha lottato ed è morto per liberare il nostro paese dal nazifascismo. Le spiegazioni fornite da Ceccardi in seguito alle giuste critiche ricevute sono inconsistenti e del tutto inaccettabili. Basti visitare gli spazi web dell’associazione invitata a sfilare a Cascina per capire come l’unico obiettivo di queste sedicenti rievocazioni sia quello di “normalizzare” il carnefice e ripulire l’immagine dell’esercito del terzo Reich, che invece ha portato in questi territori solo distruzione e morte.
Invece di cercare continuamente la polemica e la visibilità mediatica, la “sindaca dei selfie con Salvini” farebbe bene a rileggersi la storia della Resistenza e a considerare che il suo ruolo le impone il rispetto della Costituzione antifascista. Come Partito Comunista pensiamo che ormai sia giunta al capolinea la prima giunta leghista della Toscana e che la Ceccardi debba dare le dimissioni come sindaco per il rispetto di tutti i morti per mano dei nazifascisti in quegli anni".