Ponsacco contro Cascina: dopo lo sgombero dei rom da Navacchio il Pd dichiara guerra alla Lega

Cronaca
Politica
Ponsacco
Giovedì, 27 Dicembre 2018

Feste natalizie di fuoco tra Ponsacco e Cascina

Dopo lo sgombero del campo nomadi di via del Nugolaio a Navacchio, (leggi anche: 20 mila euro per la ruspe leghiste, sgomberati adulti e bambini del campo nomadi) alcune famiglie allocate fino a pochi giorni fa nell'area attrezzata cascinese, sembrerebbero decise a cercare casa nel comune ponsacchino.

Francesca Brogi, sindaca di Ponsacco in quota Partito Democratico, negli scorsi giorni aveva pubblicato una lettera (leggi anche: I rom di Cascina arrivano Ponsacco: Brogi denuncia le politiche leghiste) in cui metteva a conoscenza della situazione i suoi cittadini.

Nel testo, la sindaca di Ponsacco contestava le modalità di sgombero del campo nomadi di via del Nugolaio, attaccava l'operato dell'amministrazione leghista di Cascina e chiedeva un intervento immediato della Prefettura di Pisa.

Stamani, giovedì 27 dicembre, Francesca Brogi è tornata a farsi sentire con una conferenza stampa e Punto Radio, l'ha intervistata all'interno dello spazio mattutino Primo Piano (ascolta la trasmissione qua sotto).

Presenti alla conferenza stampa in Comune a Ponsacco, alcuni esponenti del Partito Democratico (le deputate Lucia Ciampi e Susanna Cenni, i due consiglieri regionali Alessandra Nardini e Andrea Pieroni).

"Oggi martedì 27 dicembre - scrive l'ufficio stampa del Comune di Ponsacco - il sindaco di Ponsacco Francesca Brogi ha indetto una conferenza stampa per dire no alle politiche di ghettizzazione, accompagnata dalle parlamentari Susanna Cenni e Lucia Ciampi e dai consiglieri regionali Alessandra Nardini e Andrea Pieroni, assenti giustificati il parlamentare Stefano Ceccanti e il consigliere regionale Antonio Mazzeo.

“Le politiche leghiste della ruspa sono solo una scaricabarile da una comune a un altro”, afferma Brogi, “non risolvono i problemi ma li spostano soltanto più in là”. Brogi ha poi dichiarato di essere stata avvertita del possibile trasferimento a Ponsacco di alcune famiglie del campo di Navacchio soltanto da una telefonata informale del comando dei Carabinieri e ha giudicato grave che tutto ciò avvenga senza il minimo coinvolgimento delle istituzioni locali. Già nel 2016 la sindaca di Ponsacco aveva scritto alla Prefettura per sollevare il problema del trasferimento delle famiglie provenienti allora dal campo di Oratoio di Pisa sempre nello stesso stabile di oggi in via Rospicciano, segnalando il rischio di creare un ghetto sul territorio, fonte di possibili tensioni sociali. Oggi la sindaca si rivolge di nuovo al Prefetto, appena nominato dal Ministro Matteo Salvini, affinché metta mano a questa operazione scellerata e chiede che venga istituita una cabina di regia che coinvolga i sindaci e tutte le istituzioni. “Prima di sgomberare un campo rom bisogna pensare alla ricollocazione e al futuro di queste persone, perché altrimenti il rischio è soltanto quello di spostare un ghetto da un territorio a un altro, per giunta con l’utilizzo di soldi pubblici, che verrebbero investiti in una soluzione irresponsabile e non risolutiva”.

I parlamentari Lucia Ciampi e Susanna Cenni hanno confermato il loro sostegno alla sindaca, affermando che questi problemi non possono essere gestiti da un Comune solo e che è necessario un coordinamento: “Politicamente non si può pensare che alcune forze affrontino problemi in maniera unilaterale. Dovrebbero farsi più carico dei problemi veri”. Inoltre Cenni e Ciampi hanno annunciato che presenteranno una interrogazione parlamentare sulla gestione dell’immobile di proprietà privata della Futura Immobiliare. Società oggi fallita e che deve al comune di Ponsacco oltre 400 mila euro per Ici e Imu non pagati, mentre gli appartamenti continuano ad essere gestiti da un’altra società di nome SFH.

Pieno sostegno arriva anche dal parlamentare Stefano Ceccanti e dal consigliere Antonio Mazzeo, che dichiara: “Chi esercita seriamente il ruolo di amministratore non può pensare che la soluzione a un problema sia semplicemente spostarlo oltre il suo confine comunale. Che a farlo sia poi una sindaca che è anche stretta collaboratrice del ministro dell'Interno fa capire bene quale sia l'obiettivo politico della Lega: fingere di garantire l'ordine pubblico sul proprio territorio ma, al contempo, alimentare altrove le tensioni sociali. Su questi temi, però, non vige l'anarchia istituzionale ma tutti i territori devono assumersi le proprie responsabilità in raccordo con il prefetto. Nessuno, magari confidando sul proprio ruolo nazionale pro tempore, può pensare di poter agire in autonomia e ritenersi esentato dal rispetto istituzionale che si deve a tutti i sindaci e tutti i territori a partire proprio da Ponsacco e da Francesca Brogi".

Alessandra Nardini ribadisce che: "La politica della ruspa di Ceccardi e soci è solo uno slogan da campagna elettorale, ma aggrava le criticità spostando persone e problemi di gestione da un Comune all'altro. La Sindaca si è fatta fotografare a cavallo della ruspa, tra l'altro la vigilia di Natale, e non si è posta minimamente il problema di dove ricollocare quelle persone, minorenni inclusi. La nostra idea di società in Toscana è profondamente diversa: diciamo no ai ghetti e alle conseguenti tensioni sociali perché pensiamo si debba lavorare a un'integrazione vera attraverso un'accoglienza programmata, condivisa e diffusa. Ceccardi, che si vuole candidare a guidare la Toscana, pensa di gestire queste criticità facendo un ping pong di persone tra un Comune e l'altro ad oltranza? Questa è la bacchetta magica che promette nella sua permanente campagna elettorale?".

"La politica della ruspa di Ceccardi e soci - dice Alessandra Nardini - è solo uno slogan da campagna elettorale, ma aggrava le criticità spostando persone e problemi di gestione da un Comune all'altro. La Sindaca si è fatta fotografare a cavallo della ruspa, tra l'altro la vigilia di Natale, e non si è posta minimamente il problema di dove ricollocare quelle persone, minorenni inclusi. La nostra idea di società in Toscana è profondamente diversa: diciamo no ai ghetti e alle conseguenti tensioni sociali perché pensiamo si debba lavorare a un'integrazione vera attraverso un'accoglienza programmata, condivisa e diffusa. Ceccardi, che si vuole candidare a guidare la Toscana, pensa di gestire queste criticità facendo un ping pong di persone tra un Comune e l'altro ad oltranza? Questa è la bacchetta magica che promette nella sua permanente campagna elettorale?".

Nel pomeriggio, anche la segretaria regionale del Pd Simona Bonafè, ha poi denunciato la politica del "consenso" a tutti i costi adottata dall'amministrazione leghista di Cascina.

"Una foto su una ruspa - scrive Simona Bonafè - una dichiarazione con il pollice in alto e il consenso è servito.  Ma sono bastati pochi giorni per svelare la verità. E bene ha fatto oggi la sindaca di Ponsacco Francesca Brogi a denunciare di nuovo pubblicamente la situazione. La sindaca di Cascina Susanna Ceccardi ha sgomberato un campo rom del suo comune ben sapendo che le famiglie rimaste senza alloggio e senza prospettiva si sarebbero spostate nei comuni limitrofi. Con la consapevolezza che le amministrazioni di questi comuni, oltretutto, sono politicamente avversarie della Lega. Anche stavolta i leghisti hanno scattato tante foto ad uso dei social, ma non hanno risolto nessun problema: hanno solo fatto propaganda nella loro rincorsa allo scontro sociale, che non si preoccupa di persone e molti bambini, per i quali il problema è l’alloggio, ma anche l’inserimento in un percorso scolastico ed educativo. La sindaca Ceccardi dove pensava che sarebbero andate le famiglie rom con 500 euro in tasca? E cosa hanno da dire, di concreto, i leghisti dei comuni di approdo di queste famiglie, oltre alle battute propagandistiche?”.

Qua di seguito il LIVE registrato lunedì 17 dicembre durante lo sgombero, con le immagini da via del Nugolaio e le dichiarazioni degli amministratori leghisti.

carlo.palotti