Publiredazionale. Implantologia dentale nei fumatori: perché può essere controindicata e come intervenire

Cronaca
Sabato, 4 Marzo 2017

I numeri relativi agli interventi di implantologia dentale in Italia continuano a crescere: già alcuni anni fa, la SIO (Società Italiana di Implantologia Osteointegrata) segnalava che gli impianti dentali realizzati annualmente sul territorio nazionale avevano superato il milione di unità. Stando agli ultimi rilevamenti dell'Istat in materia di salute dentale, in Italia le persone che soffrono di edentulismo completo, ovvero della mancanza di tutti i denti naturali, sono pari al 10,8% della popolazione. Questo dato, che risulta ancora più elevato nelle regioni del nord del paese, si spiega anche tenendo conto del progresso delle terapie implantologiche, che spesso rendono preferibile rimuovere del tutto gli elementi dentari danneggiati e sostituirli con una protesi completa delle arcate dentarie. Nonostante i costi onerosi e, purtroppo, spesso interamente a carico del cittadino, gli interventi di implantologia offrono una soluzione definitiva ai problemi estetici e funzionali delle arcate dentarie, restituendo sin da subito al paziente il suo sorriso. Tuttavia, esistono condizioni patologiche, stili di vita e, più semplicemente, cattive abitudini che comportano un aumento del rischio di complicazioni e possono pregiudicare la buona riuscita dell'intervento. Tra queste, la più comune è probabilmente rappresentata dal tabagismo, un vizio che presenta molte controindicazioni e che mina la salute sotto molti punti di vista, specialmente a livello del cavo orale. Stando alle statistiche contenute nel report “Sanità e Salute in Toscana 2014-15”, nella regione il numero dei fumatori si mantiene piuttosto elevato, con un tasso pari al 17,6 % della popolazione con età maggiore di 14 anni. Il dato, che pure risulta inferiore alla media nazionale e in calo rispetto alle precedenti rilevazioni, rappresenta un problema evidente per la salute pubblica e fornisce un quadro immediato sul numero delle persone che possono andare incontro a problematiche anche gravi sottoponendosi ad interventi altrimenti di routine, come quelli di implantologia dentale.

Le caratteristiche degli impianti dentali

Per capire perché nei fumatori aumenta il rischio di fallimento degli impianti dentali, occorre comprendere meglio come si articola un intervento di questa tipologia. L'implantologia dentale è una metodica che consente di realizzare vere e proprie “radici artificiali” che, fissate saldamente al tessuto osseo dell'arcata mascellare o mandibolare, offrono un supporto saldo per il posizionamento di protesi dentarie in ceramica realizzate ad hoc. A seconda del numero e della posizione dei denti mancanti, il chirurgo odontoiatra e la sua equipe svolgono un attento studio per valutare lo stato del tessuto osseo e delle gengive. Quindi, nel corso dell'operazione vera e propria, si procede con una prima fase di preparazione dell'alveolo dentale, seguita dall'inserimento dell'impianto, rappresentato da una vite in materiale biocompatibile (in genere, titanio oppure sue leghe). I metodi di intervento più moderni offrono la possibilità di concludere in un'unica seduta il lavoro: con la tecnica definita “a carico immediato”, viene subito posizionata la protesi finale e il paziente può tornare praticamente sin da subito alle sue normali attività. L'efficacia e la sicurezza degli interventi di implantologia dentale dipendono dall'abilità e dall'esperienza dello specialista, dall'adeguatezza della struttura clinica e, infine, dalla qualità dei materiali impiegati. Non a caso, ciascun impianto realizzato in Italia deve essere accompagnato da un “Passaporto di impianto dentale” e da un “Certificato di conformità della protesi”. (Per approfondire il significato e i contenuti di queste certificazioni si può consultare la pagina dedicata agli impianti dentali sul portale di uno studio di Roma).

Il fumo diminuisce la percentuale di successo degli interventi di implantologia

Molti studi scientifici hanno dimostrato una correlazione diretta tra il vizio del fumo e il rischio di fallimento dell'impianto, ovvero l'insorgenza di complicazioni nel post-intervento che culminano con la perdita della vite inserita nell'osso. Gli effetti deleteri del tabagismo sono ben noti, ma nel caso degli interventi di implantologia dentale, specie quando si considerano i soggetti forti fumatori, le conseguenze possono essere immediate.

L'aumento del pericolo di infezione

Il primo problema connesso con l'abitudine al fumo consiste nell'aumento dei tempi di guarigione delle ferite, specie a livello del cavo orale. La nicotina ispirata con il fumo di sigaretta, infatti, viene assimilata anche attraverso le mucose della bocca. Qui, è causa di una diminuzione della microcircolazione che, tra le varie conseguenze, comporta un rallentamento dei normali processi di coagulazione e di rigenerazione dei tessuti. Nei fumatori, gli interventi di implantologia determinano un maggiore rischio di infezioni che, oltre a comportare una sintomatologia particolarmente dolorosa, possono evolvere in una perimplantite, ovvero in una grave infezione dei tessuti che circondano l'impianto dentale e che, spesso, ne comporta la caduta.

Il rallentamento del processo di osteointegrazione

L'azione deleteria del fumo sembrerebbe riguardare anche un importante processo, alla base del successo di qualunque intervento di implantologia dentale: quello di osteointegrazione. Con questo termine, ci si riferisce ad un meccanismo naturale di rigenerazione del tessuto osseo mascellare che, nel ripararsi cresce e avvolge la vite in titanio posizionata nell'alveolo dentale, fino ad inglobarla completamente. Il fumo interferisce con questo processo, rallentandolo e portando alla formazione di tessuto osseo con una scarsa densità, un fenomeno osservato anche nel caso della rimarginazione delle fratture. Anche da questo punto di vista, aumenta la probabilità di fallimento dell'impianto dal momento che la vite in titanio, non essendo saldamente ancorata, può spostarsi e cadere nelle prime settimane successive all'intervento.

Smettere di fumare in vista di un intervento di implantologia

Fortunatamente, i vantaggi offerti dagli impianti dentali non sono preclusi in assoluto ai pazienti fumatori. Le evidenze cliniche dimostrano che sospendendo il consumo di sigarette è possibile ripristinare rapidamente le condizioni necessarie ad assicurare la buona riuscita dell'intervento. Gli attuali protocolli clinici consigliano di smettere completamente di fumare, almeno per un periodo di tempo che va dalla settimana precedente all'operazione fino ai due mesi seguenti. Questo lasso temporale è sufficiente a garantire un corretto svolgimento dei processi di guarigione e di osteointegrazione, portando il tasso di successo degli impianti ad un livello molto simile a quello dei pazienti non fumatori. La valutazione dell'effettiva possibilità di procedere con l'intervento rimane subordinata alla valutazione dello specialista che, come accennato in precedenza, valuta attentamente anche altri fattori, come ad esempio la necessità di procedere con delicati interventi di chirurgia maxillo facciale per il rialzo del seno alveolare, finalizzati al ripristino di un corretto spessore osseo delle arcate mascellari. (Per ulteriori informazioni su questa tipologia di interventi è possibile consultare la pagina di approfondimento sulla chirurgia maxillo facciale di una clinica specializzata di Roma). In ogni caso, la necessità di prendersi cura della propria salute dentale con il posizionamento di una o più protesi fisse rappresenta un'ottima occasione per sconfiggere il vizio del fumo sottoponendosi ad una terapia mirata. La regione Toscana vanta due importanti centri di eccellenza presso i quali è possibile sottoporsi a terapie convenzionate per il trattamento di questa forma di dipendenza. Grazie a percorsi terapeutici mirati e alla collaborazione di un personale medico multi-specialistico, è possibile ricevere tutto il supporto necessario per superare un muro solo in apparenza insormontabile e ritrovare una migliore qualità della vita. (Per ulteriori informazioni e per i contatti dei centri antifumo della regione Toscana si può consultare questa pagina del portale della USL di Pisa.)

Pubbliredazionale 

massimo.corsini