Rifiuti pericolosi, il Comune chiede un sopralluogo urgente ad Arpat

Cronaca
Politica
Cascina
Venerdì, 27 Luglio 2018

Dopo la pubblicazione della lettera di un nostro lettore, il Comune di Cascina chiede un sopralluogo all'Arpat.

Nel testo inviato alla redazione di Cascina Notizie, Roberto Bargellini, architetto in pensione, denunciava la possibilità che sotto i due comuli sorti a ridosso della zona sportiva cascinese (leggi anche: Rifiuti pericolosi a ridosso degli impianti sportivi di Cascina?), fossero stati sepolti anche rifiuti pericolosi per la salute pubblica.

I dubbi sulla natura del materiale stoccato in quella parte della città, erano poi stati confermati anche dall'ex sindaco di Cascina Alessio Antonelli.

Ora, l'amministrazione Ceccardi passa alle vie di fatto e con una nota, comunica di avere chiesto all'Arpat (Agenzia regionale per la protezione ambientale della Toscana) un "sopralluogo urgente congiunto con l'Ufficio ambiente e con il comando della Polizia municipale di Cascina" per capire che cosa i due cumuli celino sotto la vegetazione.


pianta dell'area a cura di Roberto Bargellini

 

Questo di seguito il comnunicato integrale del Comune di Cascina

Il Comune di Cascina ha ufficialmente chiesto al dipartimento di Pisa dell'Arpat (l'Agenzia regionale per la protezione ambientale della Toscana) un sopralluogo urgente congiunto con l'Ufficio ambiente e con il comando della Polizia municipale di Cascina a seguito della segnalazione sulla presenza di rifiuti pericolosi abbandonati in prossimità degli impianti sportivi in via del Fosso Vecchio.

Durante il mandato Antonelli, così come da lui stesso dichiarato alcuni giorni fa alla stampa locale “furono sollevate alcune perplessità sul cumulo nato a ridosso dello stadio Redini e della piscina comunale. Tanto che, quando la società gestrice delle piscine presentò un piano per la realizzazione di una centrale fotovoltaica, gli fu indicato di realizzarlo proprio al di sopra della collinetta. L'intento, era anche quello di capire che cosa ci fosse stato sepolto sotto".

«Quindi ammette di esserne stato per anni a conoscenza, e di non aver mai richiesto agli uffici competenti un intervento per la tutela dei cittadini. Una dichiarazione degna del suo mandato- afferma Susanna Ceccardi, sindaco di Cascina - io e la mia Giunta abbiamo una diversa attenzione per i nostri cittadini, e appena appresa la notizia abbiamo chiesto subito agli uffici di intervenire».

L’articolo con cui la giunta è venuta a conoscenza del fatto riporta anche che “A suo tempo qualcuno della giunta Cacciamano si accorse che gli alberi che piantavano si seccavano tutti. Fece fare dei rilievi e dei sondaggi, una volta avuti i risultati mise tutto in un cassetto”.

«Ci chiediamo quindi, in quanti sapessero del Partito Democratico e quanti fino ad oggi abbiano fatto finta di non sapere? E’ arrivato il momento di capire che cosa nascondono le dune per la salute dei nostri cittadini e per accertare le eventuali responsabilità di chi ha taciuto per tanti, troppi anni» aggiunge l’assessore del Seppia.

carlo.palotti