Troppi avversari per il Pisa. All'Arena finisce 1-1

Sport
Domenica, 17 Aprile 2016

PISA (4-3-1-2): Bindi (6); Golubovic (6,5), Rozzio (6,5), Lisuzzo (7), Mannini (6,5); Verna (6), Di Tacchio (6,5)(31' st Sanseverino, sv), Ricci (6,5)(17' st Tabanelli, 7); Peralta (6); Eusepi (6) (22' st Montella, 6), Varela (5,5). A disp: Brunelli, Polverini, Forgacs, Fautario, Makris, Provenzano, Cani, Giacobbe. All: Gattuso
PONTEDERA (3-4-2-1): Cardelli (7); Risaliti (6), Vettori (6,5), Videtta, 6(8' st Sorbo, 6); A. Gemignani, (6) D. Gemignani (5,5), Della Latta (5,5), Sane (6); Kabashi (5,5), Disanto (5,5) (12' st Luperini, 6); Scappini (5). A disp: Citti, Bazzoffia, Bonaventura, Cannoni, Chiesi, Gioè, Pizza, Secondo, Tazzari, Tomaselli. All:Indiani
Arbitro: Pillitteri di Palermo (D'Annibale-Cipressa)
Marcatori: 29' st Vettori (PO), 37' st Tabanelli (PI)
Note: angoli: 5-1. Ammoniti: Della Latta, Videtta, Golubovic, Tabanelli, Sorbo. Al 40' st Riccio (Vice allenatore Pisa). Spettatori: 6229

In 90' abbiamo visto materializzarsi tutte le paure di cui il Pisa andava dicendo nelle ultime settimane. In primis il Pontedera, sceso all'Arena per fare la partita della vita nonostante la classifica non lo coinvolga in nessuna lotta. Tutto legittimo, ed infatti il calcio di casa nostra sarebbe molto più bello e con molto più appeal se nelle ultime 3-4 giornate tutti giocassero con il coltello fra i denti a prescindere dalla classifica. Già, sarebbe. Vigileremo per vedere quante squadre negl'ultimi 270' della stagione regolare ci metteranno la foga e l'impegno dei granata di oggi.

Il clima ostile nei confronti dei nerazzurri si è amplificato con una direzione di gara, scadente, sempre ai limiti della provocazione  univoca verso i giocatori del Pisa. nelle ultime due giornate si è avuto la sgradevole sensazione che a togliere i punti al Pisa più che il procuratore federale Palazzi, ci abbiamo pensato delle giacchette nere che non sono assolutamente in condizione di arbitrare la Lega pro, o meglio forse anche si, ma sui campetti di periferia come Pontedera, L'Aquila e Santarcangelo, non certo di fronte ad oltre 6000 presenti. Un rigore solare su Varela nella ripresa non visto, ammonizioni comminate in modo scientifico sempre e comunque per danneggiare il Pisa, partita spezzettata a mestiere per impedire alla squadra più forte, oggi nettamente più forte, di poter esercitare una presione costante e mettere in difficoltà l'avversario.

Vorrei rendere partecipe chi mi legge, di quanto pesante sia per il sottoscritto parlare di direzioni di gara "ad hoc" per togliere punti al Pisa, vorrei e voglio credere all'incapacità, conclamata degl'ultimi due direttori di gara che il Pisa ha incrociato, ma certo due indizi (tre con l'affare fideiussione) possono far pensare che ci sia qualcuno o qualcuna a cui il Pisa da fastidio, li al tavolo dei grandi. Gattuso a metà ripresa per non incappare in un espulsione ha preferito abbandonare volontariamente il campo, a 5' dalla fine invece il suo vice, Riccio, è stato espulso per proteste.

La partita: Il Pisa esercita una supremazia territoriale costante, dovuta alla trazione offensiva, tre attaccanti e Mannini quarto di difesa con la riconferma di un gran bel Di Tacchio a centrocampo, ma anche alla rabbia e cattiveria che questa squadra ha accumulato con tutte le vicende extracalcistiche. Pontedera, che difende in 10, spezzetta il gioco e prova saltuarie ripartenze, lo spauracchio Scappini, non risulta pervenuto grazie alla prestazione maiuscola di Lisuzzo e del rientrante Rozzio.

Nella ripresa prima un miracolo di Cardelli sulla battuta a botta sicura di Verna, ben liberato da Eusepi, poi il direttore di gara che nega un rigore colossale su Varela tengono in partita il Pontedera che nell'unico tiro in porta trova il vantaggio. Sugli sviluppi di una punizione svetta la testa di Vettori che batte Bindi. Ancora un goal da calcio piazzato subito dal Pisa. Parte l'assalto nerazzurro che non produce molto anche perchè l'eccesso di rabbia probabilmente fa mancare la giusta lucidità alla squadra, ma al 37' arriva il pari con Tabanelli (per lui primo centro in nerazzurro) bravo a riprendere una respinta del portiere su punizione calciata da Varela. Subito dopo Nacho di testa manda alto di poco. Fra cadute, palloni allontanati e interruzioni di gioco varie la partita finiosce qui. Neanche la decenza di dare 5' di recupero: per il direttore di gara 4' sono stati più che sufficienti.

Sabato a Macerata sarà un altra battaglia, auguriamoci che possa essere giocata ad armi pari. Intanto oggi il presidente Gravina era ad Ancona twittando e tessendo le lodi di due grandi tifoserie. Dovrebbe spiegare perchè ancora non è mai venuto dove si registrano il maggior numero di spettatori di tutto il girone.

massimo.corsini