Un cascinese, Marco Macelloni, nell'olimpo dei migliori barman italiani

Cronaca
Cascina
Martedì, 8 Novembre 2016

Un cascinese, Marco Macelloni, nell’olimpo dei migliori barman d’Italia, un successo targato “Franklin 33” il locale gestito assieme al socio Tommaso Blandi in quel di Lucca, in Via San Giorgio.

Il locale lucchese è risultato tra i migliori 10 cocktail bar d’Italia, elenco stilato dal Gambero Rosso .

“Sono cascinese a tutti gli effetti, mi sono diplomato all’Istituto d’Arte e poi ho lavorato per 7 anni nella ditta Gronchi, sempre a Cascina” racconta Marco. Ma la sua vera passione era fare cocktail, stare in mezzo alla gente.

“Mal sopportavo di stare 8 ore in un ufficio, da mattina a sera. Già all’epoca andavo la sera per discoteche a shakerare”

Nel 2007 la decisione, lascia il posto sicuro per dedicarsi alla sua passione,“Non molto condivisa dalla mia ex fidanzata che sopportava, mi lasciava fare. Ho iniziato a lavorare in alcune discoteche della Versilia e un po’ in giro per l’Italia. Quando ho ritenuto di essermi fatto la giusta esperienza ho pensato che era giunto il momento di aprire un locale. In Toscana, la scelta era dove, non sapevo se a Firenze, Siena o Lucca. La decisione è caduta sulla città di Giacomo Puccini, commercialmente un locale come lo pensavo non c’era. E, a differenza di quanto si possa credere, ha una buona vita notturna. Molto diversa da Pisa. A Lucca c’è un pubblico che cerca la qualità, che ama le buone cose, sotto la Torre c’è un mercato troppo condizionato dagli studenti. I nostri drink sono di fascia alta, si va dai 6 ai 20 euro.”

Assieme a Marco troviamo anche il suo socio Tommaso Blandi, “Ci siamo conosciuti in uno dei bar della discoteca dove lavoravo, ha deciso anche di lui di investire in questa impresa, una sfida che stiamo portando avanti con soddisfazione, grazie anche ad uno staff di altissima qualità, senza il quale difficilmente avremmo potuto raggiungere questi traguardi.”

Il Franklin 33 ha appena spento le candeline del secondo compleanno. Un successo, lo possiamo dire, senza precedenti, dato dalla cordialità, dal gusto, dalla professionalità, dalla scelta pignola di ogni singolo ingrediente che fa a formare i singolari o i classici cocktail.

“Tra i drink più apprezzati posso citare il Negroni del Presidente, un classico a cui noi aggiungiamo un originale liquore al chinotto fatto a Torino e un bitter al pompelmo. Personalmente poi ho anche il vinto il mondiale di miscelazione dello Cherry che si è tenuto nel maggio scorso a Jerez della Frontera, in Spagna. Li ho portato la mia ricetta di uno Sherry amontillado, proveniente dalla regione di Cordoba, invecchiato 30 anni, assieme ad un brandy spagnolo, un po’ di passion fruit fresco, dello sciroppo di camomilla di nostra produzione, succo di lime e bitter alle prugne. Siamo come degli chef che sperimentano, ma soprattutto cercano e offrono una miscela di prodotti di alta qualità."

A breve, il 14 novembre, sarà a MIlano, dove si terranno le semifinali italiane del "Bacardy Legacy", a cui seguirà, facendo i dovuti scongiuri, la finale europea.

luca.doni