È in quarantena per Covid-19, impossibile votare per le comunali di Cascina

Cronaca
Cascina
Domenica, 20 Settembre 2020

Lo strano caso di una cittadina, simile a quello di altri 15 cascinesi e di un numero imprecisato di italiani

Avrebbe voluto votare per eleggere il nuovo sindaco di Cascina, ma un inghippo burocratico non gliel'ha permesso. A poche ore dall'inizio del voto che porta alle urne gli italiani domenica 20 e lunedì 21 settembre, vi raccontiamo la storia di una cittadina cascinese, in queste ore chiamata ad esprimersi su referendum costituzionale, elezioni regionali ed amministrative. Lei, che preferisce restare anonima, al momento e fino alla mezzanotte di lunedì 21 settembre, sarà costretta in casa, in quarantena per Covid-19.

La premessa più importante, comunque, come tiene a sottolineare, è che i tamponi fatti sono risultati negativi e che alla fine, il contatto con il virus, da parte sua non c'è stato. Detto questo, però, la nostra lettrice vuole anche portare alla luce la sua storia, particolare, è certo, ma anche simile a quella di molti altri cittadini italiani.

Entrata in contatto con un positivo al Covid-19, infatti, la nostra lettrice, è rientrata tra le persone coinvolte dalla quarantena preventiva messa in atto dalle autorità sanitarie per prevenire la diffusione del contagio (la famosa bolla sociale).

Avvicinatasi la data del voto, ha quindi seguito tutte le pratiche necessarie per chiedere di votare presso il proprio domicilio ed ha inviato apposita richiesta all'indirizzo elettorale@pec.comune.cascina.pi.it, allegando come prescritto, "un certificato rilasciato dal funzionario medico designato dai componenti organi dell'azienda sanitaria locale in data non anteriore al 6/9/2020".

Tutta la procedura è andata a buon fine e questa mattina due persone si sono presentate sotto casa della nostra lettrice per avviare le procedure di voto domicialiare. "Mi hanno citofonato e chiesto di aprire tutte le finestre di casa - spiege al nostra lettrice al telefono -. Dopo un quarto d'ora e dopo essersi vestite in strada con tute protettive, maschere, guanti e copri scarpre, sono salite e sanificato il tavolo del voto, mi hanno dato due schede (entrambe sigillate) ed ho potuto votare per il referendum costituzionale e le elezioni regionali".

Anche se cascinese, infatti, la nostra lettrice non ha potuto esprimersi sul voto comunale. " - continua - mi sono attivata anche per capire la situazione, anche perché ci tenevo molto a dare il voto amministrativo".

Il problema è nato da una vera e propria falla burocratica, quella che tra le diverse prescrizioni per il voto domicialiare per Covid-19, permette il voto alle amministrative "che si svolgano nel territorio comunale in cui è istituita la sezione ospedaliera cui è assegnato" il cittadino.

La nostra lettrice, cascinese e in quarantena (a Cascina non c'è l'ospedale), è stata assegnata alla sezione ospedaliera di Pisa. A Pisa non si vota per le amministrative e la sezione ospedaliera di Pisa, comunque, non prevede la possibilità di voto per le amministrative di Cascina.

Interpellato, l'ufficio elettorale di Cascina conferma: "Sì la situazione è questa, ed è simile a quella di chi è ricoverato a Cisanello. Se ad esempio un cittadino cascinese oggi e domani è ricoverato a Pisa per un'appendicite, può votare, sì ne ha diritto, ma solo quello che votano nel comune di Pisa. Quindi elezioni regionali e referendum. Non può votare per il comune di Cascina perché le schede le ha solo il Comune di Cascina".

Per il funzionario del Comune di Cascina, però, non si può propriamente parlare di un'inghippo burocratico: "Se io fossi malato di varicella o di normale influenza - spiega - non avrei potuto votare perché impossibilitato a ragiungere il seggio. Tutto sommato, rispetto al "nomale" malato, l'affetto da Covid-19, o chi è in quarantena preventiva, ha avuto un trattamento speciale".

Per quel che riguarda il comune di Cascina, le richieste di voto domicialire per Covid-19 sono state 15 (impossibile per noi invece stabilire quanti siano in totale gli aventi diritto al voto in condizione di Covid-19), 15 elettori potenziali, che potranno esprimersi sul referendum e sulle elezioni regionali toscane, ma non sul nuovo sindaco di Cascina.

 

 

Riporta il sito del Comune di Cascina circa il "Voto domiciliare Covid"

Gli elettori residenti nel Comune di Cascina, sottoposti a trattamento domiciliare o in condizioni di quarantena o di isolamento fiduciario per COVID-19, possono chiedere di votare presso il proprio domicilio inviando apposita richiesta all'indirizzo elettorale@pec.comune.cascina.pi.it (accetta sia PEC che mail ordinaria) con allegato un certificato, rilasciato dal funzionario medico designato dai componenti organi dell'azienda sanitaria locale, in data non anteriore al 6/9/2020, che attesti le condizioni previste dalla normativa vigente (info 050 719377 - 050 719352). La richiesta sarà successivamente inoltrata al Sindaco del Comune di Pisa per l'invio del seggio speciale. Si ricorda che gli elettori ammessi al voto domiciliare potranno votare esclusivamente per il Referendum Costituzionale e le Elezioni Regionali.

 

Questo di seguito è un estratto della circolare del Ministreo degli Interni che tratta la questione (in allegato il pdf)

5. – Esercizio domiciliare del diritto di voto da parte degli elettori sottoposti a trattamento domiciliare o in condizioni di quarantena o isolamento fiduciario per Covid-19 –

Adempimenti e termini
(articolo 3 del decreto-legge n. 103/2020)

Limitatamente alle consultazioni elettorali e referendarie del 2020, gli elettori sottoposti a trattamento domiciliare e quelli che si trovino in condizioni di quarantena o di isolamento fiduciario per Covid-19 sono ammessi ad esprimere il voto presso il proprio domicilio nel comune di residenza.

A tal fine, tra il 10 e il 15 settembre (cioè tra il 10° e il 5° giorno antecedente quello della votazione), l’elettore deve far pervenire al sindaco del comune nelle cui liste è iscritto, con modalità, anche telematiche, individuate dall’ente medesimo, i seguenti documenti:

a) una dichiarazione in cui si attesta la volontà dell’elettore di esprimere il voto presso il
proprio domicilio indicando con precisione l’indirizzo completo del domicilio stesso;
b) un certificato, rilasciato dal funzionario medico designato dai competenti organi dell’azienda sanitaria locale, in data non anteriore al 6 settembre (14° giorno antecedente la data della votazione), che attesti l’esistenza delle condizioni di cui all’articolo 3, comma 1, del decreto-legge (trattamento domiciliare o condizioni di quarantena o isolamento fiduciario per Covid-19).
L’ufficiale elettorale del comune nelle cui liste elettorali è iscritto l’elettore:
• sentita l’azienda sanitaria locale, apporta apposita annotazione sulle liste stesse ed inserisce l’interessato negli elenchi degli ammessi al voto domiciliare di cui all’articolo 3, comma 1, del decreto-legge, promuovendo la collaborazione con gli Enti interessati;
• assegna l’elettore ammesso al voto domiciliare alla sezione ospedaliera, istituita presso strutture sanitarie con almeno 100 posti-letto, con reparto Covid-19, territorialmente più prossima al domicilio del medesimo.
Sulla base delle richieste pervenute, il sindaco del comune in cui sono ubicate le strutture sanitarie, con almeno 100 posti-letto, che ospitano reparti Covid-19:
• provvede a pianificare ed organizzare il supporto tecnico-operativo a disposizione dei seggi per la raccolta del voto domiciliare;
• entro e non oltre il 19 settembre (giorno antecedente la data della votazione), comunica agli elettori che hanno fatto richiesta di esprimere il voto nel proprio domicilio, per il tramite dell’ufficiale elettorale del comune di residenza, la sezione ospedaliera alla quale sono stati assegnati.

In considerazione dei principi dettati dal decreto-legge n. 1/2006, convertito dalla legge n. 22 / 2006, si precisa che l’elettore, il cui voto viene raccolto nella struttura sanitaria in cui è ricoverato o presso il suo domicilio se in condizione di quarantena o isolamento fiduciario, può esprimere il voto per la consultazione referendaria e per le elezioni (suppletive, regionali e comunali) per le quali goda del diritto di elettorato attivo e che si svolgano nel territorio comunale in cui è istituita la sezione ospedaliera cui è assegnato.

 

carlo.palotti
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