108 anni fa Marconi collegò Coltano a New York
Una ricorrenza storica nella storia delle comunicazioni mondiali e tutto partì da Pisa
Sono passati 108 anni esatti, era il 19 novembre 1911 quando un neanche 40enne Guglielmo Marconi, alla presenza del Re Vittorio Emanuele III, inaugurava ufficialmente a Coltano la stazione radiotelegrafica intercontinentale ad onde lunghe. Guglielmo Marconi, fra lo stupore generale invia a mezzo telegrafo, un messaggio che raggiunge la sede del New York Times a New York, attraverso un ricevitore installato in “Nuova Scozia”. Il messaggio diceva: «i miei migliori saluti trasmessi dal telegrafo senza fili dall’Italia in America – G. Marconi.5:47 PM». Un messaggio semplice ma di impatto mondiale se si considera che per la prima volta l’impulso del telegrafo percorre ben 6.500 km, quasi il doppio di quanto ne aveva percorsi in precedenza.
A Guglielmo Marconi, Premio Nobel per la Fisica nel 1909, è dovuta la prima trasmissione radiotelegrafica effettuata il 1903 con un trasmettitore a scintilla. Marconi individuò nella zona di Coltano tra Pisa e Livorno il luogo adatto per costruire la prima stazione radio italiana a onde lunghe. Quest'area infatti, che originariamente era di proprietà di Casa Savoia, si prestava molto bene alle trasmissioni ad onde lunghe, in quanto zona acquitrinosa che minimizzava le dispersioni del segnale; era inoltre sul mar Tirreno e cioè in ottima posizione per trasmettere sia con l'Africa, dove allora l'Italia aveva molte colonie, che con l'America dove vivevano molte comunità di immigrati italiani. La stazione, le cui antenne avevano uno sviluppo enorme e i ricevitori utilizzano il diodo di Fleming, venne completata in ritardo a causa di alcuni intoppi burocratici presenti già allora.
108 anni e sentirli tutti per la cara vecchia stazione radio che versa in condizioni disastrose. Oggi a Pisa nessuna cerimonia ricorderà questo evento di portata mondiale, il degrado continua ad imperare figlio di rimpalli di responsabilità fra enti e amministrazioni. Così, mentre in Inghilterra a Chelmsford, cittadina dell’Essex a mezz’ora di treno dal centro di Londra, dove Marconi ha condotto altri studi, il fisico bolognese è ricordato con un museo, a Pisa anche un anniversario importante come questo passa inesorabile, sotto traccia.