150 anni dalla morte di giuseppe Mazzini: Pisa apre le celebrazioni
La cerimonia si terrà giovedì 10 alla presenza del Presidente della Camera dei Deputati, Roberto Fico. Iniziativa analoga anche a Genova
Saranno Genova e Pisa ad aprire giovedì 10 marzo le celebrazioni nazionali per il 150° anniversario della scomparsa di Giuseppe Mazzini, con una doppia cerimonia che unisce simbolicamente i luoghi in cui il patriota risorgimentale nacque e morì. Le due città saranno unite dall’emissione congiunta di un francobollo commemorativo voluto da Poste Italiane e da due mostre inaugurate contemporaneamente a Casa Mazzini a Genova sull’epistolario mazziniano e alla Domus Mazziniana di Pisa sull’immagine di Mazzini nella filatelia.
A Pisa sarà il Presidente della Camera dei Deputati, Roberto Fico, a rendere il solenne omaggio della Repubblica italiana al suo “padre” spirituale.
Alle ore 11,30, nella sede della Domus Mazziniana il Presidente della Camera sarà presente all’inaugurazione della mostra dal titolo “Dare un volto all’idea. L’immagine di Mazzini nella filatelia” e all’emissione del francobollo commemorativo da parte di Poste Italiane con annullo filatelico ‘primo giorno’.
Alle 12,15 seguirà la solenne apertura delle celebrazioni agli antichi Arsenali repubblicani. Gli interventi saranno aperti dal rettore dell’Università di Pisa, Paolo Maria Mancarella, che è anche il presidente della Domus Mazziniana e del Comitato Nazionale. Dopo l’indirizzo di saluto del Presidente Roberto Fico, parlerà il professor Roberto Balzani, ordinario di Storia contemporanea all’Università di Bologna, già presidente dell’Associazione Mazziniana e membro del Comitato Scientifico della Domus Mazziniana. Il professore terrà una Lectio Magistralis dal titolo “1872-2022: l’Italia allo specchio di Mazzini”. La cerimonia, a cui prenderanno parte il Coro dell’Università di Pisa e una delegazione studentesca, sarà chiusa dal presidente nazionale dell’Associazione Mazziniana Italiana, Michele Finelli.
Per partecipare all’evento, che è aperto al pubblico con le limitazioni dovute al periodo di pandemia, è necessario prenotarsi all’indirizzo: eventi@domusmazziniana.it o telefonare allo 050/24174.
Le celebrazioni proseguiranno con visite guidate alla Domus Mazziniana e alla mostra filatelica per concludersi alle ore 19 nel salone storico della Stazione Leopolda con “Eco di un mondo invisibile. Viaggio musicale in compagnia della chitarra di Giuseppe Mazzini” del Maestro Marco Battaglia, introdotto dal direttore della Domus Mazziniana, Pietro Finelli. L’ingresso è libero.
Alle celebrazioni di Pisa e Genova si affiancherà lo stesso 10 marzo una serie di eventi diffusi, da Roma, dove vi sarà l’omaggio al monumento nazionale a Mazzini, e debutterà uno spettacolo teatrale dedicato alla vita di Mazzini, alle città simbolo del mazzinianesimo come Carrara, Forlì e Ravenna e a numerosi altri centri anche minori, arrivando fuori dai confini italiani fino a Copenaghen con una conferenza organizzata dall’Istituto Italiano di Cultura con il patrocinio del Comitato Nazionale e della Domus Mazziniana. Le manifestazioni proseguiranno poi nelle settimane e nei mesi successivi, con appuntamenti già fissati a Praga, Genova, Padova e Benevento, e con convegni e iniziative rivolte alle scuole in Italia a all’estero.
Le iniziative sono coordinate dal Comitato nazionale, riconosciuto dal Ministero della Cultura, su iniziativa della Domus Mazziniana e cui partecipano i Comuni e le Università di Pisa e di Genova, la Scuola Normale Superiore e la Scuola Superiore Sant’Anna, l’Istituto Mazziniano di Genova e l’Istituto per la Storia del Risorgimento Italiano, oltre all’Associazione Mazziniana Italiana, che con le sue sezioni diffuse in tutta Italia rappresenta la colonna portante delle celebrazioni e il ‘cuore pulsante’ della tradizione mazziniana.
“Ricordare Giuseppe Mazzini, oggi – ha detto il professor Pietro Finelli, direttore della Domus Mazziniana - non è un’operazione esclusivamente scientifica e storiografica, ma rimanda al senso profondo dell’Italia e dell’Europa come comunità politiche unite da un destino comune. Animata da una religiosità laica e non dogmatica, la concezione etica del vivere civile, basata sui valori di Dovere e Solidarietà, propria di Giuseppe Mazzini e il suo patriottismo democratico e solidale aperto a una dimensione europea e internazionale, hanno ispirato, nel corso degli ultimi due secoli, le lotte per la libertà, l’indipendenza e la democrazia nel mondo e costituiscono ancora oggi, di fronte alle sfide globali che la società contemporanea si trova ad affrontare, un punto di riferimento fondamentale”.