1944, Classe di Ferro, la rimpatriata dei vecchi compagni di scuola
Una vecchia foto ritrovata, un tuffo nella nostalgia e il desiderio di ritrovarsi: così è nata l’idea di un pranzo tra vecchi compagni, ormai ottantenni, della seconda elementare di San Frediano
È iniziato tutto con un semplice ritrovamento. Qualche settimana fa, Ranieri Seppia, noto sanfredianese dal carattere eclettico, si è imbattuto in una foto tra le sue vecchie carte. Non una foto qualunque: era l’immagine sbiadita della sua classe delle elementari, un gruppo di venti bambini della seconda elementare di San Frediano, scattata ben 72 anni fa. Guardando quei volti pieni di vita, Ranieri si è lasciato travolgere dai ricordi e, con un pizzico di malinconia, ha pensato che sarebbe stato bello provare a rintracciare quei bambini, ora diventati ottantenni, e organizzare un ritrovo per riscoprire quei legami lontani nel tempo.
La ricerca è iniziata quasi come un gioco, ma presto si è trasformata in una piccola missione: tra telefonate, visite e vecchie conoscenze, Ranieri è riuscito a contattare dodici dei suoi compagni d'infanzia. Otto di loro, purtroppo, non ci sono più, mentre uno, sebbene felice dell’idea, non ha potuto partecipare per motivi di salute. Ma gli altri undici, ora “arzilli vecchietti”, hanno accettato con entusiasmo, pronti a sedersi di nuovo attorno allo stesso tavolo, questa volta per un pranzo. Il luogo scelto per l’incontro è stato il ristorante La Buca 2 di Riglione, dove hanno trascorso una giornata indimenticabile.
I partecipanti al pranzo sono stati: Franco Barontini, Graziano Cappelli, Giovanni Catarsi, Varo Di Lupo, Sergio Di Sacco, Goliardo Lavinelli, Franco Pasqualetti, Luciano Passetti, Ranieri Seppia, Antonio Ulivi e Antonio Urti. Con loro hanno condiviso i ricordi di un’infanzia passata in un’Italia lontana, segnata dalla guerra ma anche dalla forza e dalla resilienza di una generazione, una vera “classe di ferro” del 1944.
Tra una portata e l’altra, le risate hanno fatto da padrone, mentre ciascuno ricordava aneddoti e storie dei tempi della scuola, ridendo delle marachelle e delle sfide di quegli anni. È stata una giornata all’insegna della memoria, un’occasione per ritrovare quel senso di comunità che, nonostante il passare del tempo, sembrava non essersi mai spento.
Alla fine del pranzo, tra abbracci e promesse di rivedersi ancora, i vecchi amici hanno lasciato il ristorante con il cuore pieno di emozioni, grati a Ranieri per aver risvegliato la magia di quei giorni. Un ricordo di infanzia che si è trasformato in una giornata speciale, capace di riportare alla luce i volti, i sorrisi e l’innocenza di un tempo lontano, ma mai dimenticato.