21 ottobre: "Che Pisa insorga contro la nuova base militare"

Politica
PISA e Provincia
Giovedì, 19 Ottobre 2023

Il prossimo sabato manifestazione nazionale a San Piero a Grado. Città divisa, per l'amministrazione risponde il consigliere Nerini: "Sì Base"

Ha scritto Ciccio Auletta, consigliere comunale Diritti in comune.

21 ottobre: che Pisa insorga contro la nuova base militare per fermare l'escalation

Ieri chiusi nelle loro stanze del potere davanti ai loro schermi i rappresentanti del Governo, della Regione Toscana e del Comune di Pisa hanno chiuso la farsa del tavolo interistituzionale decretando che la nuova base militare si farà nel cuore del Parco di Migliarino San Rossore Massaciuccoli, facendo propria la proposta avanzata proprio dallo stesso Presidente del Parco.

A tre giorni dalla grande manifestazione nazionale che si terrà proprio a San Piero Grado per contestare e bloccare questo progetto che potenzierà Pisa come uno degli hub militari più importanti e mortali del nostro paese, l'esito dell'incontro di ieri appare come una evidente provocazione, l'ennesimo tentativo di provare a schiacciare un territorio e la sua comunità.

Ma come un anno e mezzo fa anche questo piano trasversale del centrodestra e del centrosinistra fallirà grazie ad una mobilitazione sempre più ampia e diffusa che il Movimento No Base insieme a moltissime altre realtà locali e nazionali ha costruito giorno dopo giorno.

Sabato in tantissime e tantissimi scendiamo in piazza per la pace, contro la militarizzazionedei nostri territori, per una economia di pace e la difesa del Parco di San Rossore: appuntamento alle 14 alla Basilica di San Piero a Grado.

 

Ha scritto Maurizio Nerini, consigliere comunale Fratelli d'Italia

Sono veramente contento che il tavolo interistituzionale abbia deciso in modo definitivo per base militare tra San Piero a Grado, per i reparti di élite dei Carabinieri, e Pontedera che ospiterà un autodromo di addestramento, chiudendo una polemica che ha raggiunto dei livelli impensabili, con isterismi collettivi e ricostruzioni fantasiose spesso fuorvianti.

Per primo ho avuto l'intuizione che il Cisam poteva assolvere questa funzione, del resto mettere una caserma dentro una caserma appare semplicemente logico.

Se poi si recuperano tutte le strutture, se ne costruiscono altre “green”, non si consuma ulteriore suolo, si smantella una volta per tutte il reattore nucleare, si restaura il borgo di Coltano in tutte le sue parti anche rilevanti storicamente, altrimenti difficilmente recuperabili, si piantano12mila nuovi alberi, si apre alla città con le strutture sportive, ci troviamo avere un indotto stimato in almeno 6 milioni di € annui, e inoltre sulla materia ancora una volta si è spaccato politicamente un PD, già dilaniato dalle vicenda KEU, che vede ora Angori Presidente della Provincia e Sindaco di Vecchiano scontrarsi pesantemente col Governatore Giani oltre ai mal di pancia della Comunità del Parco, a metà tra poltrone e ambientalismo, la vittoria è su tutta la linea.

A questo punto, vista l'agitazione scomposta dei soliti ambientalisti a comando, contrari a qualsiasi sviluppo solo per ideologia, che pensano di sovvertire le scelte democraticamente fatte con manifestazioni e slogan, per far sentire davvero la voce della maggioranza che lavora nei modi e nelle sedi opportune col mandato ricevuto dal popolo, ci sarebbe soltanto da costituire un movimento “Sì base”.

redazione.cascinanotizie