30enne punta con la siringa sui Lungarni. Individuato il maniaco
Ancora sconosciute le generalità dell’uomo, indaga la Questura di Pisa. Le analisi fatte alla donna hanno scongiurato infezioni o contagio da malattie infettive
Il maniaco che avrebbe punto con una siringa una trentenne lo scorso sabato su Lungarno Buozzi a Pisa, ha le ore contate.
Dopo l’episodio segnalato dalla donna sui social e formalmente denunciato alle forze dell’ordine ieri, lunedì 16 settembre, la Polizia di Pisa era passata al setaccio dei filmati della videosorveglianza cittadina, individuando l’uomo autore dell’incredibile gesto (di cui al momento restano sconosciute le generalità ndr).
La trentenne, intanto, ha iniziato la profilassi presso l’ospedale di Pisa e a quanto raccontato da un’amica ai media locali, le prime analisi avrebbero scongiurato qualsiasi forma di contagio da malattie infettive.
Un sospiro di sollievo per la donna, vittima di un’azione improvvisa, inattesa, da parte di una persona che una volta avvicinatasi sul Lungarno, l’avrebbe punta al gluteo con una siringa, aggiungendo la frase “Ti ho fatto una puntura” prima di fuggire.
La Questura di Pisa che coordina le indagini, oltre al primo obiettivo, quello di rintracciare il maniaco, starebbe anche cercando il movente del gesto, non del tutto sconosciuto alle forze dell’ordine di mezza Europa.
Un fenomeno, quello di bucare sconosciuti con l'ago di una siringa, incasellato a livello internazionale con l’inglese “needle spiking”.
Più frequente nei locali della movida notturna e che prevede l’iniezione di droghe o peggio ancora, di malattie infettive quali epatite e Hiv, a tradimento o all’insaputa della vittima.