A 33 anni Nacho Varela lascia il calcio giocato. Il calciatore ospite di Punto Radio, riascolta l'intervista
A Pisa due stagioni, 60 presenze ed una promozione in serie B da protagonista assoluto
RIASCOLTA L'INTERVISTA RILASCIATA A PUNTO RADIO
A 33 anni Lores Varela lascia il calcio giocato nonostante sia tesserato per il Taranto, l’attaccante ha maturato la sua decisione nel bel mezzo della stagione probabilmente anche per la pessima situazione societaria nella quale versa la società pugliese. L’annuncio è arrivato nella giornata di domenica con un post sul suo profilo social:
“Oggi devo chiudere una tappa meravigliosa della mia vita: il sogno che avevo fin da bambino, un sogno che era una promessa a mio padre, alla mia famiglia e a me stesso. Si crede sempre che questi momenti non arriveranno mai, ma oggi decido di ascoltare il mio corpo, la mia mente e le mie emozioni, facendo una delle decisioni più difficili con il cuore in mano. Me ne vado con la soddisfazione di aver dato tutto, di ogni sforzo, di ogni pezzo della mia anima in questo sport che mi ha dato tutto. Ogni momento, dalla gioia più immensa al dolore più profondo, ne è valsa la pena. Oggi mi sento grato, non solo per quello che il calcio mi ha dato, ma per tutto quello che mi ha permesso di vivere e sentire. Il sacrificio è stato grande, più di quanto a volte potessi immaginare. Ci sono stati momenti che non potrò più recuperare, ma me ne vado con il cuore in pace, sapendo di aver fatto le scelte che sentivo giuste in ogni passo del cammino. Ringrazio profondamente mio padre, mia madre e mio fratello, che sono stati al mio fianco sostenendomi in ogni momento di questo viaggio. E voglio ringraziare ogni club e ogni compagno, per avermi aperto le porte, per avermi permesso di crescere come giocatore e soprattutto come persona.
Grazie mille, Nacho”.
Lores Varela ha vestito la maglia del Pisa per due stagioni dal 2015 al 2017, collezionando 60 presenze (è la maglia che più ha vestito in carriera) e realizzando 12 reti conditi da 5 assist, per lui un totale di oltre 4200 minuti giocati, molti dei quali in condizioni difficilissime, con il Pisa di Gattuso che lottava per la sua sopravvivenza contro la gestione scellerata di Petroni e la sua cricca. Nonostante tutto questo Varela ha sempre vestito la maglia del Pisa come una seconda pelle, dando tutto quello che aveva da dare, segnando reti fondamentali per la promozione in serie B, come la tripletta rifilata al Pordenone e la rete realizzata nella finale di andata contro il Foggia. A Pisa ha vissuto anche il dramma personale dell’improvvisa scomparsa del padre, con la città intera che è stata vicina ad uno dei giocatori che più di altri in quel periodo era nel cuore dei tifosi. Chi ama i colori nerazzurri, nascosto nella memoria del suo telefono ha un “selfie” con Nacho Varela, sempre disponibile al contatto con quel pubblico che lo ha amato e che lo ama tutt’ora. Varela entra nel libro dei ricordi e l’augurio è che la nuova vita sia per lui ricca di soddisfazioni come lo è stata quella calcistica. Grazie di tutto Nacho Varela.