26 nuovi casi a Pisa e provincia, speranze per una nuova terapia

Cronaca
PISA e Provincia
Sabato, 28 Marzo 2020

Mentre il numero dei contagiati è sostanzialmente stazionario rispetto a ieri, da una sperimentazione della Usl Toscana Nord Ovest arriva un raggio di speranza per una cura che eviti il ricorso alla terapia intensiva

26 sono i nuovi casi positivi registrati nella giornata di oggi a Pisa e nella sua provincia. Il totale sale così a 398. Tre i decessi che riguardano altrettanti uomini, più precisamente un 98enne di Cascina Terme, un 87enne di S anta Croce sull’Arno e un 78enne di Santa Maria a Monte.

In Toscana il numero dei contagi segna invece un incremento di 252 nuovi casi positivi al Coronavirus rispetto al precedente bollettino,

Salgono dunque a 3.817 i contagiati dall’inizio dell’emergenza. 28 sono finora le guarigioni virali (i cosiddetti "negativizzati"), 80 le guarigioni cliniche e 198 i decessi. I casi attualmente positivi in cura rimangono dunque 3.511. Spetterà in ogni caso all’Istituto superiore di sanità attribuire le morti al Coronavirus: nella quasi totalità dei casi, si tratta infatti di persone che avevano patologie concomitanti.

Per quanto riguarda i ricoveri, ad oggi sono in totale 1.370, di cui 277 in terapia intensiva.

Di 3.817 tamponi fino ad oggi risultati positivi al test, questa è la suddivisione per provincia di segnalazione, che non sempre corrisponde necessariamente a quella di residenza: 855 Firenze, 298 Pistoia, 217 Prato (totale Asl centro: 1.370), 618 Lucca, 470 Massa-Carrara, 398 Pisa, 220 Livorno (totale Asl nord ovest: 1.706), 234 Grosseto, 235 Siena, 272 Arezzo (totale sud est: 741).

Buone notizie arrivano dalla Usl Toscana Nord Ovest e dalla sperimentazione che sta conducendo presso l’ospedale di Livorno di un farmaco, usato su pazienti ematologici affetti dalla sindrome emofagocitica acuta e la graft versus host disease, per impedire l’evoluzione critica dell’infezione da Covid-19 e, quindi, il ricorso alle terapie intensive, non è quindi un vaccino, ma un farmaco che aiuta a superare la malattia.

L'ematologo della ASL Toscana nord ovest, dott. Enrico Capochiani (direttore dell’ematologia dell’ASL Toscana nord ovest), anche grazie al confronto culturale e scientifico con l’Università, il CNR e con l’apporto del dott. Spartaco Sani (direttore dell’infettivologia della ASL nord ovest), hanno definito specifici criteri per selezionare i pazienti potenzialmente idonei.

«I pazienti ad oggi già trattati sono 4: 3 uomini e una donna (nel rispetto delle percentuali di genere tipiche della malattia) di età comprese tra i 28 e i 72 anni. Altri 2 hanno avviato oggi (28 marzo) la fase di sperimentazione, spiega il dottor Enrico Capochiani. Tutti e 4 i pazienti avevano malattia di recente insorgenza con dati clinici confermanti la polmonite da Covid-19, ma con un quadro ancora non evoluto verso la respirazione polmonare assistita, anche se le condizioni cliniche facevano già intravvedere il ricorso imminente alla terapia intensiva ed una prossima intubazione. Il primo paziente trattato è in procinto di superare qualunque forma di respirazione assistita, la seconda è in deciso miglioramento e gli ultimi due, che hanno iniziato da poco, sembrano seguire il medesimo decorso».

«La Regione Toscana, afferma Letizia Casani direttore generale della Usl Toscana Nord Ovest, sta seguendo con attenzione questa opportunità e ci auguriamo, che questo farmaco consenta di non fare arrivare i pazienti, con un inizio di crisi respiratoria, alla terapia intensiva garantendone invece una loro più rapida guarigione, comportando anche una possibilità in più per coloro che invece avranno comunque necessità di terapie intensive»

massimo.corsini