68a Regata delle Antiche Repubbliche Marinare. Genova prima, Pisa ultima
Il galeone pisano parte bene, ma paga alla distanza
Sabato 3 giugno, a Venezia, il galeone di Pisa ha partecipato alla 68a edizione della Regata delle Antiche Repubbliche Marinare Italiane.
Questo l'ordine di arrivo con Genova che bissa l'ultimo sucesso, seguita da Venezia, Amalfi (autrice di una grande rimonta) e Pisa, attardatasi al traguardo dopo un inizio sopraritmo.
Questo l'equipaggio del galeone pisano:
Gabriele Ciulli (timoniere)
Edoardo Pagni
Ferdinando Martirano
Emanuele Giarri
Giulio Francalacci
Daniele Sbrana
Simone Barandoni
Yari Pantani
Federico Franchini
Massimo Dovicchi (allenatore)
Tommaso Antoni (direttore sportivo)
IL PALIO
Il Palio delle Antiche Repubbliche marinare è segno vivo e vitale del legame che Venezia, Pisa, Amalfi e Genova hanno con il proprio elemento: l’acqua, che ancora oggi è fonte di vita e moderna ricchezza. La Regata rappresenta un momento in cui la forza, la competizione, divengono grandi motori dell’orgoglio antico, che fa di questi uomini, di questi vogatori, i rappresentanti di un mondo intero. È la propria identità che simbolicamente viene rappresentata in questa competizione ed ognuno degli equipaggi porta in dote la propria storia e la propria tradizione.
Il Palio delle Antiche Repubbliche marinare è segno vivo e vitale del legame che Venezia, Pisa, Amalfi e Genova hanno con il proprio elemento: l’acqua, che ancora oggi è fonte di vita e moderna ricchezza. La Regata rappresenta un momento in cui la forza, la competizione, divengono grandi motori dell’orgoglio antico, che fa di questi uomini, di questi vogatori, i rappresentanti di un mondo intero. È la propria identità che simbolicamente viene rappresentata in questa competizione ed ognuno degli equipaggi porta in dote la propria storia e la propria tradizione.
Il corteo è ovviamente la parte coreografica più bella della manifestazione, ogni città è impegnata con circa 80 figuranti che sfilano preparando il pubblico al clima della regata. I costumi sono riproduzioni d’epoca e spesso gli stessi sono divenuti, con il tempo, dei pezzi unici tanto da essere usati solo in esposizioni museali statiche. Gli oltre 320 figuranti interpretano al meglio fatti ed avvenimenti dell’epoca e scorrono nel corteo con l’ausilio di cavalli e portantini al tempo scandito da timpanisti, tamburini e trombettieri.