7 milioni di euro di dividendi agli azionisti. "Decisione inaccettabile di Toscana Aeroporti"
Luigi Sofia contro la società che gestisce gli aeroporti di Pisa e Firenze
Ha scritto Luigi Sofia, capogruppo Sinistra Unita per Pisa.
Desideriamo esprimere il nostro profondo sconcerto e disappunto riguardo alla recente decisione di Toscana Aeroporti di distribuire un dividendo di 7 milioni di euro agli azionisti. È accaduta la stessa cosa nel 2023 e nel 2022, quando, subito dopo aver ricevuto un ristoro Covid di 10 milioni di euro dalla Regione Toscana, si approvò la distribuzione di dividendi. Allora furono l'onorevole Nicola Fratoianni, i sindacati e le forze politiche che compongono la lista "Sinistra Unita per Pisa" a denunciarlo, chiedendo che Toscana Aeroporti restituisse alla Regione i fondi ricevuti.
Questa azione rappresenta una mancanza di rispetto verso i cittadini toscani, che si aspettano che gli utili a cui concorrono i soci pubblici siano utilizzati per il bene comune, e non per arricchire ulteriormente gli azionisti. In un periodo di crisi economica, dove i fondi finanziari aumentano invece i propri guadagni e spazi di manovra, questi fondi avrebbero dovuto essere destinati a sostenere l'occupazione, migliorare i servizi aeroportuali e contribuire al rilancio dell'economia locale.
Distribuire un dividendo in queste circostanze è un'operazione che suona come una beffa verso tutti coloro che soffrono gli effetti della crisi economica e dell'inflazione dovuta alle guerre. Quando viene meno il controllo pubblico all'interno delle aziende partecipate queste sono le tristi e drammatiche conseguenze.
Registriamo come il rappresentante del Comune di Pisa, anziché schierarsi contro questa scellerata decisione, abbia votato a favore, legittimando l'interesse dei pochi a discapito dell'interesse dei molti.
L'obiettivo della partecipazione degli enti pubblici in Toscana Aeroporti deve essere la salvaguardia degli interessi pubblici, concretizzandosi in investimenti sugli scali e sul personale, non l'assecondare il legittimo interesse privato al profitto.
È fondamentale che le istituzioni rivedano il loro approccio e assicurino che le decisioni aziendali siano orientate al benessere collettivo e non agli interessi di pochi privilegiati. Solo così potremo garantire una gestione responsabile e rispettosa delle risorse pubbliche.