7.000 assunzioni entro la fine dell’anno in provincia di Pisa
Il 36% dei posti offerti sarà difficile da coprire: nello stesso periodo del 2018 erano uno su tre. Commercio, turismo e industria della moda i settori che assorbono più manodopera
Nel terzo trimestre 2019 le assunzioni che le imprese pisane con dipendenti contano di effettuare toccano quota 6.850: solo cento unità in meno rispetto allo stesso periodo del 2018. Ad offrire occasioni di lavoro saranno il 20% delle 9.720 imprese pisane con dipendenti. Dei quasi 7mila posti di lavoro il 25% sarà riservato a donne mentre nel 40% gli imprenditori preferiranno una figura maschile. Il 52% delle posizioni offerte sarà appannaggio di persone con più di 30 anni mentre un 30% sarà appannaggio di giovani con meno di trenta anni.
Il dato che desta maggiore preoccupazione è che ben 36 lavoratori su 100 siano difficili da trovare per le imprese: un valore in crescita sia rispetto al medesimo periodo del 2017 (28%) che del 2018 (33%). Questo, in sintesi, quanto emerge dall’analisi della Camera di Commercio di Pisa sui dati del Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere in collaborazione con ANPAL, sulla base delle entrate previste dalle imprese con dipendenti dell’industria e dei servizi negli ultimi tre mesi del 2019: un’indagine che ha coinvolto in provincia di Pisa un campione di 1.720 aziende in diverse tornate di indagine mensili.
Commercio e sistema moda i settori trainanti
Considerando i diversi comparti, le assuzioni si concentreranno nei servizi (4.430 ingressi, pari al 65%), seguite dall’industria (1.980 assunzioni, 29%) per chiudere con le costruzioni (440 ingressi, 6%). Scendendo nel dettaglio settoriale il primo prima posizione confermata per il commercio (1.070 ingressi) seguito ad un’incollatura dall’industria della moda (pelli, calzature e abbigliamento con 1.020 assunzioni). Appena sotto quota mille troviamo i servizi turistici e della ristorazione (970) i servizi alle persone (850 unità) ed i servizi operativi a imprese e persone (540). 380 ingressi si avranno nei servizi di trasporto, logistica e magazzinaggio e 370 nelle industrie metalmeccaniche ed elettroniche, 320 nei servizi avanzati di supporto alle imprese e 250 nei servizi informatici e delle telecomunicazioni.
Maggiori opportunità per i diplomati. Un laureato su due è difficile da trovare
Il titolo di studio più ricercato dalle imprese pisane è il diploma di scuola media superiore (2.490 ingressi). Le professioni per le quali è richiesto il diploma sono il commesso di negozio, l’addetto ai servizi di pulizia, il cameriere di sala, l’addetto alla contabilità, all’amministrazione e alla segreteria, l’assistente alle vendita, l’addetto alla vendita nella GDO ed il cuoco di ristorante. Le preferenze relative a personale assunto con diploma sono essere maggiore di 29 anni (49%) e uomo (39%). Una posizione offerta ad un diplomato sarà, in un caso su tre, difficile da trovare. Considerando i diplomi più gettonati, a 900 neo assunti verrà chiesto un generico diploma, a 410 un diploma in amministrazione, finanza e marketing. A 260 persone sarà chiesto un diploma in meccanica-meccatronica-energia ed uno in ambito turistico, enogastronomico e ospitalità, a 160 assunti sarà richiesto un diploma ad indirizzo sistema moda.
Seconda piazza, con 1.710 assunzioni, per le Qualifiche professionali. In questo caso le professioni disponibili sono il cameriere di sala, l’aiuto cuoco, l’addetto alle pulizie, l’operatore socio sanitario, il muratore, l’orlatore ed il rifinitore di calzature. Anche per le persone con qualifica si preferiscono soggetti più maturi (il 54% sarà over 30 anni) e uomini (42%). Le difficoltà di trovare la figura ricercata, con questo titlo di studio, sale addirittura al 43% a causa sia del ridotto numero di candidati che di inadeguatezza degli stessi.
Terza piazza per i lavori offerti a soggetti in possesso di solo titolo della scuola dell’obbligo (1.560). In questo caso le opportunità sono per addetto alle pulizie, al ricevimento/carico/scarico merci, addetto alle consegne, cameriere di bar, addetto alle vendite nella GDO, aiuto cuoco, cameriere di sala e conducente di mezzi pesanti. Per questa categoria le persone più adulte (oltre 30 anni) hanno maggiori possibilità (43%) e le difficoltà di reperimento scendono al 21%.
Sono 1.090 i laureati ricercati dalle imprese pisane, nel 21% si tratta di posizioni per le quali è preferita una donna mentre la quota di personale over 29 tocca il 65% mentre per i più giovani sono disponibili appena il 21% dei posti. Le difficoltà di reperimento arrivano al 50% delle posizioni disponibili. Le posizioni offerte sono addetto all’amministrazione, tecnico commerciale, esperto in formazione aziendale e sviluppatore di software. Per le lauree, le imprese puntano molto sulla specificità: prima posizione occupata da quelle ad indirizzo economico (250 assunzioni) seguite da quelle in ingegneria elettronica e dell’informazione (120) e ingegneria industriale e ingegneria civile e ambientale (entrambe con 100 ingressi). Gli ingressi per i quali si richiede una laurea qualsiasi sono appena 50.
La piccola impresa fa incetta lavoratori
Piccola e media impresa sono le protagoniste della domanda di lavoro pisana nell’ultimo scorcio del 2019: il 39% delle assunzioni avrà infatti luogo nelle aziende con 10-49 addetti ed un altro 32% in quelle comprese tra 1 e 9 addetti. Il 15% degli ingressi avverrà nelle imprese 50-249 addetti mentre la classe con oltre 250 addetti assorbirà il restante 14%.
Le professioni legate al turismo e alla logistica sono le più richieste
Le prime dieci professioni richieste dalle imprese pisane rappresentano il 27% della domanda di lavoro complessivamente espressa dal sistema.