Aborto, "Una sentenza regressiva. L’erosione dei diritti nello spazio democratico"

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Mercoledì, 13 Luglio 2022

Giovedì 14 luglio seminario aperto al pubblico al Sant'Anna di Pisa, dopo la sentenza della Corte Suprema degli Stati Uniti d’America 

Aborto: “Una sentenza regressiva. L’erosione dei diritti nello spazio democratico”: seminario (aperto al pubblico) alla Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa, dopo la sentenza della Corte Suprema degli Stati Uniti d’America

“Una sentenza regressiva. L’erosione dei diritti nello spazio democratico” è il seminario aperto al pubblico, promosso per giovedì 14 luglio (ore 11.00, aula 3 della sede centrale) dalla Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa, in particolare da Anna Loretoni, preside della Classe di Scienze Sociali e docente di Filosofia Politica, per riflettere sulla recente sentenza della Corte Suprema degli Stati Uniti d’America, sull’aborto.

Il seminario vede la partecipazione di Susanna Mancini (Università di Bologna) e Nadia Urbinati (Columbia University, New York), ed è un'occasione di riflessione, con il contributo di relatrici esperte del contesto statunitense, interventi programmati di ricercatori e ricercatrici e discussione libera, per riflettere sulla sentenza della Corte Suprema U.S. Dobbs v. Jackson Women's Health Organization, che ha ribaltato la storica sentenza Roe v. Wade del 1973.

Tale sentenza, quella recente, ha fatto venire meno il diritto costituzionale all'aborto, lasciando così all'autonomia dei singoli stati della federazione discrezione circa il suo riconoscimento. Al seminario di giovedì 13 luglio, sono previste relazioni di Valeria Dubini (Azienda Usl Toscana Centro), Alessandro Ferrara (Università Roma Tor Vergata), Federica Merenda (Scuola Superiore Sant’Anna), Elisa Piras (Scuola Superiore Sant’Anna), Elettra Stradella (Università di Pisa).  
 Anna Loretoni, organizzatrice, chiamata a introdurre e coordinare i lavori, annuncia così questo evento: “Una sentenza regressiva, che lede il principio di eguaglianza, delegando ai singoli Stati la decisione in materia, minando i diritti sessuali e riproduttivi e attaccando l'autodeterminazione femminile e il diritto di scelta sul proprio corpo”.
  

redazione.cascinanotizie