Acqua: sempre più preziosa e scarsa. Sardu (Acque SpA): "Sarà una lunga guerra"

Cronaca
PISA e Provincia
Lunedì, 20 Marzo 2023

L'emergenza climatica incombe con effetti devastanti e già attuali, appare necessario intervenire, subito e a più livelli, per affrontare "una lunga guerra" con mezzi e decisioni anche scomode, "coraggiose", strutturali

A margine della conferenza stampa di presentazione dell'intervento di Acque SpA presso il depuratore di San Prospero, nel comune di Cascina, abbiamo intervistato Giuseppe Sardu, presidente di Acque SpA (il gestore delle rete idrica del Basso Valdarno), circa la "crisi idrica" e la situazione attuale nel nostro territorio.

La risorsa acqua, ci ha detto Sardu, sarà sempre più preziosa e scarsa.

Per questo motivo, dato che l'emergenza climatica incombe con effetti devastanti e già attuali, appare necessario intervenire, subito e a più livelli, per affrontare "una lunga guerra" con mezzi e decisioni anche scomode, "coraggiose", strutturali.

Che situazione stiamo attraversando?

“Non credo – spiega Giuseppe Sardu - soprattutto nel nostro caso, ad un’emergenza idrica singola. In realtà Acque SpA è in gestione dell’emergenza da anni. L’emergenza idrica l’affronti programmando gli interventi, anno dopo anno, mese dopo mese. Noi dobbiamo essere consapevoli che l’acqua sarà sempre più una risorsa preziosa e scarsa. Questo dobbiamo mettercelo nella testa. E questo deve incidere anche sulle nostre abitudini, quindi dobbiamo convincerci ad usarla nel migliore dei modi”.

Il lavoro del gestore della rete idrica è continuo. “Acque SpA - prosegue Sardu - questa problematica l’affronta combattendo le perdite durante tutto l’anno. Andando alla ricerca di nuovi pozzi per sostituire quelli più vecchi o anche per integrarli. Interconnettendo le reti, quindi facendo in modo che un punto della rete non sia approvvigionato solo da una parte, ma anche da un’altra”. “Quindi – insite il presidente di Acque spA - serve un lavoro costante, poiché abbiamo presente che purtroppo questa sarà una battaglia di lunga durata”.

“Poi – dice Giuseppe Sardu sull’andamento climatico generale - alcune estati potrà andare peggio, qualche altra estate potrà andare un pochino meglio, ma viviamo comunque in uno stato di emergenza continua per quanto riguarda la risorsa acqua. Non possiamo permetterci di combattere battaglia per battaglia, dobbiamo sapere che abbiamo davanti a noi una lunga guerra e che abbiamo bisogno di interventi strutturali”.

Il lavoro costante di Acque SpA ha già prodotto i primi effetti. “Per ora – specifica Sardu - siamo riusciti ad evitare le ultime crisi in modo, devo dire, eccellente. Speriamo di continuare sempre con questo passo e di migliorare il nostro servizio. Nel prossimo futuro occorrerà fare una riflessione più complessiva, anche per quel che riguarda la nostra regione”.

Data la situazione attuale, per il presidente di Acque SpA, fin da ora, è necessario che le istituzioni regionali e nazionali inizino ad affrontare il problema, anche con scelte coraggiose. “A livello regionale e nazionale bisogna avere il coraggio di cambiare determinate abitudini, di prevedere in modo deciso un investimento rilevante sulle infrastrutture poiché oggi, a livello nazionale, siamo complessivamente molto indietro”.

Sul piatto, il tema delle fonti di approvvigionamento idrico. “Non possiamo permetterci – dice ancora - di continuare a saccheggiare i nostri fiumi e le nostre falde. Perché le falde, così come i fiumi, sono organismi viventi e se troppo sfruttati si esauriscono. Dobbiamo avere il coraggio di guardare anche oltre e provare ad ipotizzare anche sistemi più intelligenti”.

“La politica dei nuovi invasi, ad esempio, dove è possibile raccogliere l’acqua, è una misura essenziale. Abbiamo alcuni fiumi, nella nostra regione, che sono carichi di acqua in determinate stagioni e che sono dei rigagnoli in altre. Quindi l’acqua va immagazzinata”.

Una soluzione può essere anche la desalinizzazione dell’acqua di mare. “Poi abbiamo una risorsa come il mare – conclude Giuseppe Sardu –. Mi rendo conto che aprire questo fronte possa fare drizzare i capelli in capo a qualcuno. Ma abbiamo disponibilità di energia solare ed eolica, il necessario per guardare al mare come ad una soluzione in prospettiva, non a tutti i problemi, ma ad una corretta integrazione per evitare che ci possano essere problemi più gravi di quelli che abbiamo adesso. Per come la vedo io, dobbiamo pensarci seriamente ed iniziare a prepararci”.

carlo.palotti