Acque SpA, inclusività e valorizzazione delle differenze sul luogo di lavoro

Grazie alla collaborazione con Fondazione Libellula. Il gestore idrico racconta la sua esperienza per promuovere una cultura di rispetto all’interno della comunità aziendale

Ha scritto Acque SpA.

Promuovere una cultura inclusiva all’interno della comunità aziendale. Valorizzare le diversità esistenti tra i membri che la compongono. E ancora, favorire un clima di dialogo e comprensione, tra lavoratrici e lavoratori, in un momento in cui ognuno di noi è chiamato a fare la propria parte per combattere le discriminazioni. È con questi obiettivi che Acque, in vista della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne (che si tiene il 25 novembre di ogni anno), ha svolto due incontri formativi rivolti ai propri dipendenti, su temi quali differenze di genere e inclusione. Gli appuntamenti, tenutisi nei giorni scorsi, sono stati organizzati in collaborazione con la Fondazione Libellula, l’ente che dal 2017 opera per disinnescare e prevenire la violenza sul piano culturale a partire dai luoghi di lavoro, tramite la condivisione di una cultura di rispetto, la decostruzione degli stereotipi e uno sguardo attento al linguaggio.

Il primo incontro, dal titolo “Diverso/a da chi?”, aveva lo scopo di identificare le differenze come portatrici di esperienze e vissuti individuali, riflettendo su pregiudizi, stereotipi e abitudini che influenzano gli atteggiamenti verso gli altri. Il secondo, intitolato “Nei tuoi panni, io...”, ha invece fornito ai partecipanti gli strumenti per riflettere sui comportamenti che possono ostacolare o promuovere approcci rispettosi delle differenze, partendo da semplici gesti quotidiani e da un linguaggio inclusivo. “L’iniziativa - dicono da Acque - puntava a focalizzare l’attenzione di tutte le nostre lavoratrici e i nostri lavoratori, da sempre sensibili su questi argomenti, sulla diversità, che non deve essere un ostacolo, quanto piuttosto come un valore aggiunto all’interno di una comunità. Attraverso discussioni e sessioni informative, intendiamo creare un ambiente lavorativo in cui ciascun dipendente possa sentirsi apprezzato, compreso e coinvolto”.

Il progetto con la Fondazione Libellula si inserisce nell’ambito di un percorso intrapreso da anni dal gestore idrico del Basso Valdarno per diffondere in azienda, tramite incontri formativi e informativi rivolti ai dipendenti, una cultura basata sul contrasto alla violenza in famiglia e sui luoghi di lavoro. Ne è un esempio “Smuovere le acque”, progetto svolto con tre importanti organizzazioni del territorio che si dedicano alla salvaguardia dei diritti delle donne (Casa della Donna di Pisa, Centro Aiuto Donna Lilith di Empoli e Trecentosessantacinque Giorni al Femminile di Montecatini Terme). Si tratta delle stesse associazioni alle quali il presidente di Acque, Giuseppe Sardu, ha recentemente deciso di devolvere, per tutto il tempo in cui ricoprirà tale incarico, la parte fissa del proprio compenso, per sostenere la loro preziosa attività sul territorio.