Addio ad Aldo Agroppi, il maestro del calcio toscano che riportò il Pisa in serie A
"Mai banale nelle sue dichiarazioni, non esitava a dire la sua, anche a costo di attirare critiche"
Oggi il mondo del calcio piange la scomparsa di Aldo Agroppi, figura carismatica e simbolo di una generazione che ha saputo coniugare tecnica, passione e leadership.
Nato a Piombino il 14 aprile 1944, Agroppi ha dedicato la sua vita al calcio, prima come giocatore e poi come allenatore, diventando un punto di riferimento per il panorama sportivo italiano.
LA CARRIERA DA CALCIATORE Centrocampista grintoso e di grande personalità, Agroppi ha militato in diverse squadre italiane, tra cui Torino, Fiorentina e Perugia. Con il Torino ha disputato ben nove stagioni, diventando uno dei pilastri della squadra granata negli anni '60 e '70. La sua abilità nel recuperare palloni e nel guidare il centrocampo gli valse la convocazione in Nazionale, con cui collezionò 6 presenze.
L'ASCESA COME ALLENATORE Terminata la carriera da giocatore, Agroppi intraprese la strada della panchina, dimostrando subito il suo talento anche in questo ruolo. Fu nel 1982 che Agroppi scrisse una delle pagine più importanti della storia del Pisa Sporting Club, riportando la squadra nerazzurra in Serie A al termine di una stagione memorabile che vide i nerazzurri tornare nella massima categoria dopo 13 anni.
IL LEGAME CON PISA Agroppi non è stato solo un allenatore, ma un simbolo di rinascita e ambizione. La stagione 1982/83 rimane impressa nella memoria collettiva come un momento di gloria e di riscatto, grazie anche al carisma e alla determinazione di un tecnico che seppe forgiare un gruppo unito e competitivo.
UN UOMO SCHIETTO E APPASSIONATO Oltre ai successi sportivi, Agroppi è ricordato per la sua schiettezza e il suo spirito combattivo, che lo resero una figura unica nel panorama calcistico. Mai banale nelle sue dichiarazioni, non esitava a dire la sua, anche a costo di attirare critiche. Questo lato autentico del suo carattere gli valse l'affetto di chi lo conosceva e l'ammirazione di chi apprezzava la sua onestà.
L’EREDITA’ La scomparsa di Aldo Agroppi lascia un vuoto nel mondo del calcio, ma il suo insegnamento e il suo esempio continueranno a vivere nei ricordi di chi lo ha amato e nei racconti di chi ha avuto la fortuna di conoscerlo. Pisa, e non solo, saluta un uomo che ha fatto la storia, lasciando un segno indelebile nei cuori dei tifosi.
Nella foto in alto il Pisa Sc 1981-1982 promosso in serie A con Agroppi allenatore