"Adesso Calcinaia" chiede un semaforo sul ponte di via papa Giovanni XXIII
La richiesta del gruppo consiliare viene dopo i ritardi con cui un'ambulanza è riuscita a raggiungere l'abitazione di una persona che aveva necessità di essere trasportata al Pronto Soccorso
Questo il comunicato integrale
"I disagi derivanti dalla chiusura parziale del ponte di via Papa Giovanni XXIII sono evidenti e sotto gli occhi di tutti, non tanto per gli automobilisti, ma soprattutto per i mezzi di soccorso, che incontrano gravi difficoltà nello spostamento lungo la dorsale nord-sud della provincia, contando l'attuale chiusura parziale del Ponte della Botte".
"Il 4 luglio si è verificato un grave episodio che ha evidenziato in modo chiaro la criticità della situazione: un cittadino di 73 anni, feritosi gravemente a un avambraccio durante lavori domestici, ha subito un ritardo nei soccorsi proprio a causa della viabilità a senso unico sul ponte" – spiegano i consiglieri comunali di minoranza Daniele Ranfagni, Matteo Becherini, Elisa Venanti, Caterina Crimeni e Marco Buggiani.
"L’automedica, proveniente da via Giovanni XXIII, ha imboccato erroneamente il ponte senza possibilità di inversione di marcia, con conseguente allungamento dei tempi di intervento e rischio concreto per la vita del paziente".
"Attraverso un'interrogazione abbiamo chiesto al Sindaco di valutare l'installazione di un semaforo in via Papa Giovanni XXIII, all’imbocco del ponte, attivabile in caso di emergenza dai mezzi di soccorso o dalla polizia municipale su richiesta degli stessi, al fine di consentire il transito in direzione nord-sud e garantire così tempi rapidi di intervento nelle situazioni di emergenza"
"Non si tratta di una proposta irrealizzabile: un sistema simile è già attivo a Pisa, dove il ponte ciclopedonale di Riglione viene utilizzato dai mezzi di soccorso in caso di emergenza grazie all'attivazione di un semaforo che blocca temporaneamente la circolazione".
Lo dichiarano i consiglieri comunali del gruppo "Adesso Calcinaia" Daniele Ranfagni, Matteo Becherini, Elisa Venanti, Caterina Crimeni e Marco Buggiani.