Aeroporto Galilei: "la ripartenza non la paghino i lavoratori"
Presa di posizione di Lega e Fratelli d'Italia sulla mancanza di personale a fronte dell'aumento dei passeggeri
Riportiamo i comunicati giunti in redazione di Lega e Fratelli d'Italia
“Aeroporto di Pisa: aumentano i passeggeri e diminuisce il personale. Un’equazione che non accettiamo.”
“Se, da una parte, siamo lieti che il traffico dei viaggiatori all’aeroporto di Pisa sia in aumento, dall’altra non ammettiamo che si riducano gli organici, con tutte le inevitabili conseguenze del caso - afferma Elena Meini, Consigliere regionale della Lega.”
“I Sindacati, per sensibilizzare l’attenzione sulla predetta problematica - prosegue il Consigliere - hanno indetto una manifestazione per sabato ed anche noi chiediamo spiegazioni all’azienda che pare non abbia valutato con la giusta misura, come una crescita dei passeggeri, avrebbe necessariamente comportato il dover rimpinguare gli organici.”
“Con personale non in linea con le attuali esigenze-precisa l’esponente leghista-è chiaro che gli utenti non possano essere adeguatamente supportati nelle normali incombenze aeroportuali, scatenando, quindi, talvolta le proteste degli stessi viaggiatori contro gli incolpevoli lavoratori.”
“Insomma - conclude la rappresentante della Lega - è bene che Toscana Aeroporti focalizzi immediatamente la criticità e la risolva, affinchè il problema, col passare del tempo, non si acuisca sempre più, risultando, poi, ingestibile.”
Elena Meini(Lega)
L'entusiasmo per la tanto attesa ripartenza del traffico aereo, dopo due anni di pandemia e di grave crisi del settore aereo, è turbato dalle condizioni nelle quali lo scalo del Galilei svolge il servizio, con gravi carenze di organiche che vanno ad incidere pesantemente sullo stesso e sulle condizioni dei lavoratori. Lo scalo aeroportuale di Pisa, nonostante sembri essere unanime la volontà di renderlo lo scalo principale del sistema aeroportuale toscano, anche se da parte di alcune istituzioni come la Regione tale volontà ad oggi sia solo sulla carta, in questa fase di ripresa rapida dei flussi sta mostrando gravi criticità. Ad oggi mancano ancora gli importanti investimenti strutturali che il Galilei attende da anni, a partire dalla realizzazione del nuovo terminal che consentirebbe finalmente di gestire il traffico aereo e i flussi che gravitano sullo scalo con efficenza, mettendo in grado i lavoratori di garantire il servizio all'altezza del ruolo che il Galilei merita di svolgere tenuto conto degli importanti numeri di passeggeri che vi transitano e che attualmente hanno raggiunto i livelli del 2019 precovid. Quelli che il Galilei attende da anni e che sarebbe stato opportuno eseguire nella fase di stasi del traffico aereo sono interventi necessari ed urgenti perché è chiaro che la struttura del Galilei si mostra inadeguata ed insufficiente al servizio di livello che è chiamata a svolgere. Abbiamo visto l'inizio del cantiere al Galilei in pompa magna ma ad oggi tutto sembra essersi fermato salvo gli interventi che erano di competenza del Comune. Non dimentichiamo però che chi gestisce lo scalo ha beneficiato di un finanziamento di soldi pubblici di 10 milioni di euro finalizzati al mantenimento del livello occupazionale e ha recentemente approvato, scelta inopportuna e prontamente stigmatizzata da un punto di vista morale e sociale, di distribuire 7 milioni di dividendi, con il voto contrario del Comune di Pisa socio pubblico. A questo tipo di scelte la società avrebbe dovuto anteporre la valorizzazione dello scalo e la tutela dei lavoratori, molto dei quali ricordiamo sono precari da moltissimi anni. Mancano inoltre gli investimenti legati al personale e le scelte prese fino ad oggi dalla società TA sono in controtendenza: al posto dell'implementazione e del potenziamento si va verso l'esternalizzazione del settore handling e non si va ad intervenire per colmare le carenze di personale, criticità queste che oltre a riflettersi negativamente sulle condizioni dei lavoratori vanno anche a pesare sulla qualità del servizio con gravi rischi per la sicurezza. Se davvero si vuole che lo scalo di Pisa cresca e assuma finalmente la posizione di rilievo e centralità del sistema aeroportuale toscano che si proclama a gran voce si deve avere la responsabilità di invertire immediatamente la tendenza, agendo sulle politiche occupazionali e lavorative e sulla struttura perché altrimenti si continuerà a lavorare a favore degli scali delle regioni limitrofe che fino ad oggi hanno beneficiato dell'atteggiamento di inerzia ed immobilismo nei confronti dell'aeroporto di Pisa che ha origini lontane a partire dalla scellerata decisione di privatizzazione.
Giulia Gambini Capogruppo Fratelli d'Italia Pisa